HomeComunicati stampaLimiti al turismo: soluzioni efficaci e giuste, non fiacchi compromessi

Limiti al turismo: soluzioni efficaci e giuste, non fiacchi compromessi

COMUNICATO STAMPA.

La legge sul “limite ai letti turistici” arriva la prossima settimana in aula. Per noi Verdi è fondamentale la trasparenza e una legge senza eccezioni a gogò e privilegi di lobby. Perché l’obbiettivo è un turismo sostenibile ed equo per ospiti e residenti – e anche per chi di turismo vive! Nulla di più, ma anche nulla di meno.

 

  1. COSA PREVEDE LA LEGGE SCHULER E COSA È SUCCESSO IN 2 COMMISSIONE

Con l’intento di fissare un “Limite massimo” (“Obergrenze”) alla capacità ricettiva del turismo in Alto Adige, la legge presentata da Schuler all’interno dell’Omnibus prevedeva:

Una nuova procedura di autorizzazione per fissare un limite massimo alla capacità ricettiva.

Il limite massimo di posti letto veniva fissato cominciando da ogni singola impresa turistica: o sulla base della licenza, o, a scelta dell’impresa, in base al numero di ospiti effettivamente presenti nella struttura in un giorno a scelta dell’anno-record 2019.

La Provincia esaminava la richiesta del numero dei letti alla luce dei criteri fissati dalle norme di attuazione alla legge e in base a questi decide sul contingente assegnato ad ogni impresa turistica.

Il limite comunale era dato dalla somma del numero massimo di letti delle imprese turistiche nel comune. Il limite provinciale dalla somma del numero massino di letti per comune.

Attraverso questa procedura veniva assegnato un CONTINGENTE MASSIMO in termini di turisti ospitabili e letti utilizzabili. Entro fine 2022 questo contingente viene trascritto in una nuova licenza.

La 2. Commissione ha bocciato questa proposta col voto dei componenti dell’ala contadina sia della Svp (Locher e Vallazza) che dell’opposizione (Leiter Reber e Faistnauer). La legge approvata dalla commissione prevede semplicemente la compitazione di una statistica su quanti letti ci siano in Sudtirolo e rimanda a un secondo momento la valutazione se e come serva un limite.

 

  1. LA POSIZIONE DEI VERDI E L’EMENDAMENTO CONCORDATO CON SCHULER

Per i Verdi il punto più critico sono le norme di attuazione a cui rimanda la legge: è da queste che dipenderà infatti se il limite sarà efficace ed equo, oppure se – tra ricatti di lobby ed eccezioni a gogò – si avrà una moltiplicazione di letti. Le norme di attuazione non possono essere delegate solo alla Giunta provinciale, chiedendo al consiglio di firmare una cambiale in bianco.

Per questo abbiamo chiesto che venga previsto in legge che le norme di attuazione siano sottoposte al parere obbligatorio del Consiglio provinciale, che consente un dibattito pubblico e trasparente. L’assessore Schuler e l’assessora Hochgruber Kuenzer hanno accettato queste proposte di modifica, ma esse sono state respinte dal voto congiunto della identica Bauernfraktion: Locher, Vallazza, L. Reber E Faistnauer.

IL GRUPPO VERDE HA IMMEDIATAMENTE RIPRESENTATO GLI STESSI EMENDAMENTI PER L’AULA. Vedremo quale sarà la proposta della maggioranza e da qui decideremo il nostro voto.

 

  1. IL RISCHIO: DI DEROGA IN DEROGA, I LETTI SI MOLTIPLICANO

Da quanto anticipato dai media, ma anche da Schuler in commissione, il rischio è che di compromesso in compromesso la legge che doveva fissare un limite massimo ai posti letto si trasformi nel suo opposto: in una legge per la moltiplicazione dei posti letto.

 

ECCO ALCUNE DELLE ECCEZIONI DI CUI SI PARLA:

  1. Vengono riconosciuti tutti i “diritti acquisiti” per la realizzazione di nuovi letti, anche diritti vecchi di anni (non c’è limite) ma mai realizzati: si tratta di 10.000 letti in più, subito!
  2. È prevista la concessione di un “anticipo” di 8.000 nuovi letti da elargire, di cui 7.000 a disposizione dei comuni e 1.000 della Provincia. Da restituire in dieci anni: chi ci crede?
  1. Gli ospiti fino a 14 anni sono esclusi da qualsiasi limite, non vengono neanche contati per il contingente. Qui c’è margine per un’ulteriore “moltiplicazione” dei letti.
  1. È previsto un “regolamento transitorio” che apre le porte a nuove richieste di autorizzazione. Del resto, è già in corso un assalto ai comuni per comunicare l’inizio di nuove attività. In 6 mesi sono spuntati oltre 5.000 letti in più, di cui oltre 4.000 Airbnb, affittacamere e agriturismi (vedi Astat).
  1. Deroghe per gli agriturismi: con le eccezioni prospettate (masi a frutteto e vigneto da 1,5 a 6 ettari e TUTTI i masi di allevamento e foraggio), solo una piccolissima parte degli agriturismi verrà sottoposta al limite.
  1. Centri storici: nessun limite ai letti per gli esercizi ricettivi che si trovano in questi 1024 ettari (ex zone A). E’ scomparsa l’esclusione delle città a “tensione abitativa”, come Bolzano o Merano: tutti liberi anche qui!
  1. Letti dismessi: ci doveva essere un principio di redistribuzione solidale, col 50% che la Provincia avrebbe assegnato alle aree deboli. Adesso pare che solo 5% il vada alla Provincia e il 95% resta nei comuni. Vince la logica del più forte.

 

Se tutte le eccezioni venissero davvero inserite nei regolamenti attuativi, il numero di letti – oggi di 234.420 – rischierebbe di saltare in alto, oltre i 250.000 e forse toccare i 270.000! Per questo le eccezioni e le deroghe ci preoccupano: segnerebbero il fallimento dell’operazione “turismo sostenibile” della giunta provinciale.

 

  1. CONCLUSIONE: SERVE UNA BUONA LEGGE

Noi Verdi siamo stati i primi a proporre la discussione sui pericoli dell’”Eccesso di turismo” in Alto Adige e la necessità di un limite. Per questo non vogliono che questo primo tentativo, pur parziale, fallisca.

Ci siamo impegnati in commissione, e ci impegneremo in aula, per una legge efficace, equa e lungimirante.

 

BZ, 22.07.2022

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Qui la relazione di minoranza.

Author: Heidi

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