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Informazione e controlli in caso di gelate notturne

MOZIONE.

Da anni si verifica sempre più spesso che la primavera arriva molto presto, poi però un’ondata di freddo investe la provincia e per breve tempo ripiombiamo in inverno. Le temperature spesso
estremamente basse sono un problema per gli alberi da frutta che sono già in fioritura. Questo fa sì che per diverse notti di fila da una parte all’altra della provincia si senta il ronzio dei motori dell’irrigazione antigelo. La mattina le piante dei frutteti appaiono avvolte da una copertura di ghiaccio. Dove non è possibile usare questo sistema, si ricorre spesso ai cosiddetti fuochi antigelo, tra cui le candele, per dare calore alle piante.

Mentre i frutteti ghiacciati non sono solo ben protetti, ma formano anche un paesaggio di rara bellezza, le candele e i fuochi antigelo hanno effetti ben più sgradevoli. Il giorno dopo le nottate di gelo le valli sono coperte da nuvole di fumo scuro che emanano un cattivo odore e causano difficoltà respiratorie alle persone. Accanto alle candele antigelo, che normalmente contengono cera paraffina, viene spesso bruciato materiale assai più dannoso per l’ambiente: si tratta di combustibili composti in parte da legno che però contengono anche gasolio e oli esausti per l’accensione. La
normativa vigente consente l’uso di candele antigelo realizzate con paraffina, se impiegate in modo corretto, mentre invece vieta l’utilizzo di miscele di oli esausti, legno e gasolio. Queste miscele sono verosimilmente le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico con fumo, fuliggine e polveri sottili.

Questa produzione di fumo e fuliggine fa aumentare in modo esponenziale le polveri sottili, come documentano le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria nei giorni in cui vengono impiegate

La legge provinciale 16 marzo 2000, n. 8, prevede regole per l’accensione di fuochi antigelo. Il comma 3 dell’articolo 13 recita: “Sono in ogni caso consentiti i fuochi accesi con combustibili idonei nelle colture agricole, al solo scopo di prevenire le gelate.” La finalità di questi fuochi non è quindi la produzione di fumo, ma piuttosto di calore.

È ammesso l’utilizzo di
• candele antigelo
• legno secco anche in forma di cippato, pellet o bricchetti di legno pressato.

La regolamentazione è stata illustrata alle associazioni di categoria nella circolare dell’Ufficio aria e rumore e dell’Ufficio frutti-viticoltura del 21/4/2020.

Come si osservava all’inizio, per via del cambiamento climatico in atto, nei prossimi anni assisteremo ancora spesso a questo tipo di fenomeni. Bisogna quindi trovare una strategia utile per la
popolazione e per l’industria della frutta.

Per questi motivi, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

1. di fare in modo che la popolazione coinvolta sia tempestivamente informata attraverso i mezzi di comunicazione e i social network nei casi in cui si preveda di utilizzare candele antigelo;
2. di informare e sensibilizzare gli agricoltori sulle norme vigenti per quanto riguarda i combustibili che si possono utilizzare e quelli invece vietati;
3. di impiegare l’autorità forestale per controlli nelle notti di gelo al fine di evitare abusi nell’utilizzo di combustibili e a tutela della salute di chi vive nelle vallate.

BZ, 17.05.2021

Consiglieri provinciali
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Author: Heidi

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