COMUNICATO STAMPA.

Le donne lavorano. L’impressione è che lavorino sempre. Che sia in maniera retribuita al lavoro oppure non retribuita, a casa, nell’istruzione, nell’assistenza alle persone. Per questo lavoro percepiscono in media il 17% in meno rispetto agli uomini. Le ragioni di questa sproporzione sono svariate. Le donne svolgono spesso mansioni meno retribuite, le donne lavorano più frequentemente part time e vengono tuttavia spesso pagate meno rispetto ai propri colleghi uomini per lo stesso lavoro. Anche se siamo in grado di indicare le ragioni di questa disuguaglianza, risulta difficile risolvere il problema.

Bisogna agire preventivamente, affinché il Pay-Gap non sfoci nel peggior scenario possibile, cioè nella povertà in età pensionistica che costituisce un grande problema sociale. Le donne rischiano di accumulare meno contribuiti pensionistici rispetto agli uomini, soprattutto a causa di determinati automatismi d’azione in specifiche situazioni della vita. Nelle giovani famiglie, accade spesso e senza troppa discussione, che la donna riduca la propria attività professionale dopo la nascita del bambino. La mano pubblica è chiamata a rispondere.

I Verdi hanno già fatto diverse proposte su questa tematica. A maggio presenteranno una mozione in Consiglio Provinciale per incaricare la Giunta Provinciale di sviluppare un modello di finanziamento che riduca le disuguaglianze economiche derivanti dal lavoro educativo e assistenziale.

“Da giovani prendiamo spesso delle decisioni senza essere consapevoli delle conseguenze a lungo termine. Spesso con fatali conseguenze. Bisogna quindi creare consapevolezza e incentivi per modelli paritari di convivenza, vita di coppia e congedo parentale” afferma la prima firmataria della mozione in Consiglio Provinciale, Brigitte Foppa.

In quanto società non possiamo più lasciare scoperta la metà della popolazione sotto il profilo economico. In occasione dell’Equal Pay Day 2024 i Verdi, con i consiglieri Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler ricordano a tutti questa missione.

 

Bolzano, 19/04/2024

 

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Madeleine Rohrer

Zeno Oberkofler

 

Qui la nostra mozione.

 

COMUNICATO STAMPA

Settimana scorsa il consiglio provinciale ha approvata una proposta che affronta un problema importante del nostro sistema sanitario: come rafforzare l’assistenza sanitaria pubblica? 

Un’assistenza sanitaria accessibile è un diritto fondamentale e non deve essere un privilegio di pochi. Per rafforzare la sanità pubblica, ieri è stata discussa in consiglio provinciale una mozione del gruppo Verde, che riguarda la formazione del personale medico.

La Provincia sta progettando un nuovo corso di laurea in medicina (in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore) a Bolzano, che dovrebbe iniziare in autunno. Studenti in possesso del patentino di bilinguismo saranno sostenuti dalla Provincia con una borsa di studio. In cambio i borsisti si impegnano a lavorare nel sistema sanitario provinciale per almeno quattro anni entro 10 anni dalla conclusione degli studi. Tuttavia, ad oggi questo obbligo di servizio può essere svolto anche in strutture private.

Dobbiamo contrastare la carenza di personale nel sistema sanitario pubblico. Un primo passo verso questo obiettivo è attrarre i giovani medici ed infermieri nel servizio sanitario pubblico. È quindi logico che gli obblighi di servizio dei giovani medici e giovani infermieri ed infermiere riguardino esclusivamente le strutture pubbliche.“ così i consiglieri verdi Zeno Oberkofler, Brigitte Foppa e Madeleine Rohrer. Il consiglio provinciale ha impegnato con la Mozione dei Verdi la giunta di cambiare la normativa in questo senso.

“Abbiamo bisogno di un sistema sanitario pubblico su cui poter contare e di cui potersi fidare. L’approvazione della nostra mozione è un passo importante in questa direzione. Continueremo a lavorare per rafforzare l’assistenza sanitaria pubblica e siamo soddisfatti che la giunta abbia riconosciuto l’importanza della nostra proposta”, afferma il primo firmatario Zeno Oberkofler.

 

Bolzano, 17/04/2024

 

Cons. prov.

Zeno Oberkofler

Brigitte Foppa

Madeleine Rohrer

 

COMUNICATO STAMPA.

In Val Gardena la lobby degli impiantisti continua a fare pressione per la costruzione di un impianto di collegamento tra Monte Pana e Saltria. Questa volta attraverso organi della pubblica amministrazione adibiti a palco per i loro progetti.

Come previsto dal Masterplan Gherdëina Vision 2014 i comuni di Castelrotto e di Santa Cristina hanno avviato un gruppo di lavoro sovracomunale tra tutti i comuni della Val Gardena, per la valutazione di tutte le alternative possibili per un eventuale collegamento tra Saltria e Monte Pana. Un gruppo di lavoro che si è rivelato di parte e di dubbia trasparenza, con un oggetto di lavoro tutt’altro che oggettivo. Come appreso dall’articolo della Neue Südtiroler Tageszeitung dell’11/04/2024 infatti, già durante il primo incontro sono state messe sul tavolo e discusse le sei varianti di progetto proposte dalla Gröden-Seiseralm-Express srl, una società privata. Interessante che tra i membri del gruppo di lavoro si trovi proprio anche un rappresentante della Gröden-Seiseralm-Express srl: un evidente conflitto di interessi.

“Il capriccio di qualche imprenditore privato da anni continua ad ostentarsi. Si continua a voler porre gli interessi privati al di sopra della salvaguardia dell’ambiente ma anche e soprattutto al di sopra della volontà di gran parte della popolazione locale di preservare e tutelare i Plans de Cunfin da ogni tipo di speculazione. Questa discussione sta dividendo la vallata.”, dice Elide Mussner, co-portavoce dei Verdi altoatesini. Due sono i comuni fermamente contrati a un progetto di collegamento: Ortisei e Selva. Nei Plans de Cunfin si trovano le fonti di acqua potabile per il comune di Ortisei, le quali di fronte al riscaldamento climatico e alla sempre più precaria disponibilità di acqua anche in Alto Adige, oggi più che mai vanno protette. Per Selva invece un collegamento tra Saltria e Monte Pana significherebbe un ulteriore massa di sciatori che si muovono dall’Alpe di Siusi alle piste della Sellaronda. Se oggi il collegamento via autobus porta ca. 600 persone al giorno, un nuovo impianto ne porterebbe fino a 1.200 all’ora. Da non sottovalutare anche l’aumento di traffico che un tale collegamento provocherebbe per la frazione di Siusi nel comune di Castelrotto, che diventerebbe porta di accesso alla Sellaronda e quindi punto di partenza per molti sciatori di giornata. Un altro punto focale è il Monte Pana, ambito e amato parco ricreativo per famiglie; con un collegamento impiantistico con l’Alpe di Siusi sarebbe declassato a puro punto di passaggio per la massa di sciatori che arriva da Castelrotto, perdendo attrattività e qualità nell’offerta attualmente ampiamente profilata.

“Un approccio olistico rimane nuovamente appannaggio all’interno di una categoria economica che continua a non voler guardare oltre il proprio naso. Da parte di un gruppo di impiantisti siamo ad un livello di capricci che da tempo va ben oltre il buonsenso e la propria responsabilità sociale.”, chiude Elide Mussner.

“I Verdi dell’Alto Adige fanno propria questo timore e questi rischi correlati e continueranno a farsi sentire per evitare che una delle ultime zone naturalmente intatte ai piedi del Sassolungo, diventi anche luogo di espansione per l’industria sciistica, per uno sviluppo che sta guidando ormai contromano e verso un totale burn-out”  aggiunge Luca Bertolini Co-portavoce dei Verdi.

Elide Mussner & Luca Bertolini

Membri e attivisti dei gruppi comunali di Verdi ed Ecosociali si sono riuniti lo scorso fine settimana ad Appiano, per affrontatare questioni cruciali e delineare strategie per la prossima campagna elettorale, secondo il motto “Elezioni Comunali 2025: tra un anno si vota!”

I partecipanti hanno lavorato allo sviluppo di strategie chiare per le prossime elezioni comunali del 2025. Si è discusso di come continuare a coinvolgere attivamente la popolazione nel lavoro dei comuni e quali priorità debbano essere stabilite a livello locale, nonché di come il Partito Provinciale e i consiglieri provinciali possano sostenerle attivamente.

“Questi incontri rappresentano un’ottima opportunità per lo scambio di idee ed esperienze dei singoli Comuni e per discutere e sviluppare strategie comuni”, afferma Greta Klotz, consigliera comunale di Appiano e coordinatrice del Forum dei Comuni.

Oltre ai temi e alle strategie, l’attenzione si è concentrata anche sulla squadra, dalla ricerca dei candidati al coinvolgimento degli interessati nel lavoro dei rispettivi gruppi comunali.

I Verdi dell’Alto Adige invitano tutti gli interessati ad una partecipazione attiva per plasmare il futuro dei nostri comuni.

Venerdì 12.04.2024, i Verdi hanno presentato la loro candidata per le elezioni europee di giugno. La capogruppo in consiglio provinciale, Brigitte Foppa, sarà in lizza e correrà il 9 giugno nell’ambito dell’alleanza Alleanza Verdi-Sinistra.

È stato un momento emozionante quando i Verdi hanno presentato la loro candidata nella sala Alexander Langer di Bolzano. Per la prima volta da 15 anni c’è una reale possibilità (dopo Langer, Messner e Kusstatscher) di mandare una Verde altoatesina a Bruxelles. “Con Brigitte, come più eletta e figura di riferimento dei Verdi in Alto Adige, mandiamo in corsa il meglio che abbiamo”, ha dichiarato il coportavoce Luca Bertolini in apertura della conferenza stampa.

Brigitte Foppa ha spiegato come si è arrivati a questa candidatura: “Il mio nome è stato ripetutamente citato sia all’interno che all’esterno, tanto che io e il mio partito siamo giunti alla seguente conclusione: Mi candiderò! Il mio credo è da sempre stato che la politica e il mio partito debbano essere coltivati come un orto. Sono orgogliosa dei nostri giovani talenti politici. La nuova generazione dei Verdi altoatesini è pronta ad assumersi le proprie responsabilità. E io sono pronta per un nuovo progetto” afferma Foppa.

Le sue radici sono in Alto Adige/Südtirol, la sua casa è l’Europa, ha spiegato Brigitte Foppa, ripercorrendo le tappe più importanti del suo rapporto biografico e politico con l’UE.

Il punto di partenza della politica dei Verdi europei è l’impegno per l’UE come spazio culturale ed economico, per l’UE come progetto di pace. “L’UE è una grande entità di cui dobbiamo proteggere le fondamenta. La vulnerabilità dell’Europa ci è stata drammaticamente dimostrata negli ultimi anni, così come le sue numerose interdipendenze e contraddizioni. L’Europa è il punto di partenza per le soluzioni necessarie. Ad esempio, una crisi della portata della catastrofe climatica può essere affrontata solo a livello sovranazionale”, ha spiegato Foppa.

Parlando dei suoi obiettivi politici, la candidata ha detto: “Come Verdi del Sudtirolo facciamo parte di una strategia complessiva dei Verdi europei, che si sono posti l’obiettivo di far finalmente eleggere di nuovo dei deputati italiani al Parlamento europeo. Il motto della campagna elettorale dei Verdi europei è: “Coraggio” e noi ci rispecchiamo in esso. Abbiamo il coraggio di candidarci. Abbiamo il coraggio di mirare a un mandato al Parlamento europeo. Crediamo che l’Alto Adige/Südtirol meriti di avere più di un’unica rappresentanza a Bruxelles. Vogliamo rappresentare il 100% dei sudtirolesi: città e campagna, uomini e donne, giovani e anziani; sarebbe bello essere rappresentati a Bruxelles con più di una voce, e sarebbe bello poter riferire da Bruxelles con più di una voce. In questo vedo il mio compito, anche in questa campagna elettorale”.

I consiglieri provinciali Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler hanno confermato la decisione della collega e le hanno assicurato: “Questa candidatura è un lavoro di squadra, proprio come il nostro lavoro in Consiglio Provinciale. Un ponte verso l’Europa offre anche un’enorme opportunità per il nostro lavoro in Consiglio Provinciale e nei Comuni. La prospettiva europea è di importanza centrale per il nostro lavoro politico”.

Luca Di Biasio di Sinistra Italiana ha confermato l’alleanza: “La collaborazione tra Sinistra Italiana e i Verdi si basa sulla solidarietà e sul rispetto e si è dimostrata di successo sia nelle ultime elezioni parlamentari che nelle elezioni provinciali”.

La co-portavoce Elide Mussner ha concluso la conferenza stampa con un appello: “Votare Verde alle elezioni europee è un investimento per un’Europa aperta al mondo, vivibile ed inclusiva. Solo insieme potremo raggiungere questo obiettivo”.

 

COMUNICATO STAMPA

Transito: l’Alto Adige pianta in asso il Tirolo

 

No alla mozione dei Verdi in consiglio provinciale: i consiglieri della SVP rompono con la collaborazione con il Tirolo nella controversia sul transito e si schierano con Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti ha avviato una procedura contro l’Austria per le misure di riduzione del traffico al Brennero. I Verdi avevano chiesto che gli impegni finora intrapresi per il sistema comune di gestione digitale del traffico proseguissero rapidamente, per migliorare la qualità di vita di chi abita lungo il corridoio del Brennero.

 

È passato un anno da quando i presidenti dell’Alto Adige, del Tirolo e della Baviera hanno firmato una dichiarazione d’intenti per un sistema di gestione digitale del traffico lungo il corridoio del Brennero. Lo studio di fattibilità su cui si basa il sistema SLOT è stato ampiamente pubblicizzato in Alto Adige. Ora il presidente Anton Mattle ha annunciato che il Tirolo intende realizzare il sistema SLOT tra Kufstein e il Brennero senza coinvolgere l’Alto Adige. Un sistema di gestione transfrontaliera richiederebbe la firma del Ministro dei Trasporti Salvini, che è notoriamente contrario alla limitazione del traffico merci lungo l’autostrada del Brennero.

 

In una mozione, i consiglieri dei Verdi Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa e Zeno Oberkofler hanno chiesto alla giunta di esaminare in un ulteriore studio come il numero di slot liberi in autostrada possa essere collegato alla disponibilità di capacità del trasporto su rotaia.

 

“Abbiamo anche bisogno di un chiaro limite massimo di slot che possono essere prenotati. Questo dovrebbe tenere conto dell’infrastruttura di trasporto e, soprattutto, dell’impatto sulla salute delle persone che abitano lungo l’autostrada”, afferma Madeleine Rohrer. La SVP, bocciando la mozione dei Verdi e allineandosi alla posizione della Lega per Salvini e Fratelli d’Italia limita le sue possibilità per proteggere la salute dei propri cittadini e cittadine. Gebi Mair, consigliere Verde del Tirolo, è dello stesso avviso: “La SVP ha abbandonato il sistema SLOT e si è messa nelle mani delle lobby del transito”.

 

I consiglieri verdi dell’Alto Adige e del Tirolo si rammaricano del fatto che una soluzione comune e transfrontaliera al problema del transito sia ormai di nuovo una prospettiva lontana.

 

 

Bolzano, 11/04/2024

 

Cons. prov.

Madeleine Rohrer

Zeno Oberkofler

Brigitte Foppa

COMUNICATO STAMPA.

Per la prima volta, uno stato è stato condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per misure insufficienti per quanto riguarda la tutela del clima.

Un gruppo di cittadini:e in Svizzera ha intentato una causa contro il proprio governo accusandolo di non agire in modo adeguato di fronte alla crisi climatica.

Le cosiddette “Anziane per il Clima”, un’associazione di più di 2.000 attiviste, sostiene che la loro età avanzata le rende particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici, ad esempio a causa di ondate di calore estreme. La Corte di Strasburgo ha dato ragione alle anziane e ha condannato la Svizzera per aver violato la Convenzione sui diritti umani.

“Questa sentenza è una pietra miliare perché dimostra chiaramente che la crisi climatica non è qualcosa di astratto, ma ha un impatto reale su tutte le nostre vite. Se continuiamo a mettere in secondo piano la protezione del clima, questo avrà un grande impatto sulla salute di molte persone, soprattutto dei gruppi vulnerabili della nostra società, come le anziane e gli anziani. Le conseguenze per la coesione sociale e lo sviluppo economico saranno gravose”, così i consiglieri dei Verdi Zeno Oberkofler, Brigitte Foppa e Madeleine Rohrer.

Questa sentenza è un chiaro invito a tutta l’Europa, compreso l’Alto Adige, ad affrontare finalmente la crisi climatica nella sua urgenza con misure concrete.

 

 

BZ, 09.04.2024

 

Landtagsabgeordnete
Zeno Oberkofler
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer

 

 

 

 

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ

Nella risposta all’interrogazione n. 33/maggio 21 presentata dai Verdi la Giunta provinciale afferma di sapere che la rete di drenaggio delle acque a Sinigo va ottimizzata e che il Comune di Merano ha commissionato uno studio di fattibilità. Nella stessa interrogazione la Giunta afferma che l’Agenzia demanio provinciale garantisce la pulizia di alcune fosse di bonifica.

Si chiede pertanto:

1. Che misure ha attuato la Giunta provinciale tramite l’Azienda Laimburg per migliorare lo smaltimento delle acque?
2. A seguito dell’archiviazione dell’esposto presentato da un gruppo di cittadini di Sinigo, si evince che sia necessario, comunque, intervenire per la messa in sicurezza del territorio. La Giunta è ancora dell’idea di NON mettere fondi a disposizione come dichiarato nel 2021?
3. La Giunta meranese ha recentemente stralciato dal piano paesaggistico comunale i percorsi di interesse storico – culturale, le rogge e i “Waalwege”. Ciò significa che i proprietari non potranno più avere contributi per conservare e manutenere questi elementi e mettere a rischio la fondamentale funzione dei canali nella regolazione delle acque. L’iscrizione nel piano paesaggistico garantisce infatti che i canali non possano essere chiusi o interrati. La decisione ora spetta alla Giunta provinciale: Porrà sotto tutela i canali ad oggi ancora aperti a Sinigo e in altre zone della città, includendoli nel piano paesaggistico?

 

Bolzano, 03/04/2024

Cons. prov.
Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler

COMUNICATO STAMPA

Il progetto si chiama Cura-Resort e si tratta veramente di un piano che prevede “dosi da cavallo”, in stile meranese: una casa di riposo privata con 100 posti letto, un parcheggio sotterraneo con 650 posti auto, i soliti noti promotori privati e 185 milioni di euro dalla Provincia, nonché un edificio storico in un quartiere valorizzato da palazzi architettonicamente rilevanti. Una serie di interrogazioni del gruppo consiliare dei Verdi metterà a dura prova la nuova Giunta provinciale.

Il Cura-Resort, attorno al quale ruotano tutte le domande, è un progetto di partenariato pubblico-privato (PPP) per una casa di riposo da realizzare accanto all’ospedale di Merano. I promotori sono imprese che fanno capo anche al gruppo di aziende di Siegfried Unterberger, con Karl Zeller come consulente legale. La realizzazione del Cura-Resort costerà alla Provincia 185 milioni di euro. La strada per il controverso progetto è stata discutibilmente spianata dalla vecchia Giunta provinciale in un momento (novembre 2023) in cui tre dei suoi membri, ossia Bessone, Vettorato e Hochgruber-Kuenzer, non erano più stati riconfermati. La nuova Giunta ha deliberato, la scorsa settimana, la prima trance di fondi nel recente bilancio.

I consilgieri dei Verdi, Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa e Zeno Oberkofler hanno presentato diverse interrogazioni sulla delicata questione della struttura, del finanziamento e della futura gestione del Cura-resort. Chiedono risposte quali: chi gestirà il Cura-Resort in futuro? Esiste un concetto di assistenza? Sembra che finora non ci sia. Cosa accadrà alla clinica S. Antonio, di valore storico, a Maia Alta, che sarà sostituita dal nuovo Cura Resort? Verrà demolita? Che ne sarà del parcheggio dell’ospedale? E il Comune di Merano, che vuole contribuire con 15 milioni di euro, ha almeno voce in capitolo?

Nel pacchetto di interrogazioni dei Verdi la consigliera Madeleine Rohrer, prima firmataria, elenca dettagliatamente gli importi, i contesti e le scadenze dell’accordo tra la Provincia e le imprese private offerenti. I vari assessori coinvolti dovranno chiarire con urgenza tutti gli aspetti non ancora trasparenti.

Bolzano, 27/03/2024

Cons. prov.

Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler

COMUNICATO STAMPA

Oggi, nel dibattito sul bilancio in consiglio provinciale sono stati approvati due ordini del giorno del gruppo Verde. Il primo riguarda l’aumento delle indennità di tirocinio, il secondo la situazione abitativa in Alto Adige.

A partire dall’anno scolastico 2024/2025, il compenso per il tirocinio delle studentesse e degli studenti della Scuola professionale provinciale per le professioni sociali “Hannah Arendt” e quelli della Scuola provinciale per le professioni sociali “Lévinas” sarà raddoppiato. Questa misura era urgentemente necessaria, poiché in precedenza gli studenti ricevevano solo una retribuzione di circa 2 o 3 euro per ogni ora di tirocinio. Un adeguamento era atteso da tempo. “Essere pagati adeguatamente per il lavoro che si svolge è un diritto. Non possiamo accettare tirocini mal retribuiti. L’aumento della retribuzione per gli studenti e le studentesse delle professioni sociali è un primo passo importante”, ha dichiarato il primo firmatario Zeno Oberkofler. Tuttavia, dobbiamo anche essere consapevoli che ci sono ancora molte situazioni in cui la retribuzione è ancora lontana dall’essere adeguata. Soprattutto nelle professioni sanitarie devono essere aumentati i salari.

Inoltre, gli stipendi dei tirocini devono essere aumentati per tutti gli studenti nel settore. Per gli studenti del corso di laurea in infermieristica della Claudiana questo è diventato recentemente una realtà. Tutti gli altri corsi di laurea della Claudiana sono ancora in attesa di un adeguamento. L’aumento delle indennità di tirocinio per gli studenti delle scuole “Hannah Arendt” e “Lévinas” è un inizio: per una soluzione veramente sostenibile per il futuro bisogna aumentare i salari delle professioni infermieristiche nel loro complesso.

La seconda proposta riguarda il problema dei 326 controlli effettuati in 40 comuni dall’Agenzia di vigilanza sull’edilizia nel 2023. Ciò significa che l’anno scorso sono state effettuate ispezioni solo in circa la metà dei comuni che avevano stipulato un accordo con l’agenzia. Tuttavia, queste ispezioni sono necessarie. L’anno scorso, l’Agenzia di vigilanza sull’edilizia ha riscontrato una violazione delle condizioni associate alla convenzione in un appartamento su otto ispezionato in media. Un numero particolarmente elevato di violazioni è stato riscontrato in comuni turistici come Ortisei, Badia e Corvara. “La mancanza di alloggi in affitto e il costo elevato degli alloggi sono un peso che grava soprattutto per i giovani e le famiglie. La violazione dell’obbligo della convenzione porta con sé una mancanza di alloggi per chi ne ha bisogno urgentemente. Ciò significa che chi ha diritto a un appartamento sovvenzionato non lo ottiene perché viene affittato a un prezzo troppo alto o a persone che non ne hanno diritto”, afferma la prima firmataria Madeleine Rohrer. La mozione dei Verdi mirava a rafforzare l’Agenzia di vigilanza sull’edilizia con più personale, ad esempio, in modo che i Comuni con carenza di alloggi possano contare sull’agenzia per effettuare le relative ispezioni ogni anno.

Come la mozione sugli stipendi dei tirocinanti, si tratta di un primo passo. In questo caso, un primo passo verso alloggi a prezzi accessibili. Anche qui c’è ancora molto da fare. Ci impegneremo a fondo per garantire che il settore pubblico stesso costruisca più appartamenti in affitto.

 

Due grandi successi oggi in Consiglio provinciale. Per stipendi migliori e alloggi a prezzi accessibili. Noi Verdi non molliamo.

 

Bolzano, 20/03/2024

Cons. prov.

Madeleine Rohrer
Zeno Oberkofler
Brigitte Foppa