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20140626_PressekonferenzConferenzaStampa_LeibrentenVitalizi
Un breve flashback
I primi atti dello scandalo sui vitalizi sono ormai alle nostre spalle. Nell‘inverno 2014 l’opinione pubblica ha potuto constatare che, nell’attuazione della nuova legge che regolava i vitalizi dei consiglieri e consigliere provinciali, erano stati fatti una serie di errori molto gravi con inaccettabili concessioni soprattutto ai vecchi consiglieri e consigliere.
I consiglieri provinciali verdi, Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba che nel 2012 erano in carica, hanno subito riconosciuto l’errore e hanno fatto pubblica ammenda senza esitazione (27.2.2014). Entrambi poi, insieme alla ex consigliera Cristina Kury, hanno restituito al Consiglio regionale l’anticipo ricevuto (11.3.2014). I Consiglieri verdi si sono anche mostrati per primi alla manifestazione pubblica fuori dal consiglio, non sottraendosi alle domande e alla giusta rabbia della gente.
Anche il vertice del partito ha reagito con prontezza, annunciando un congresso straordinario. Il 22 marzo molte persone hanno seguito con attenzione la ricostruzione dei fatti riportata dai consiglieri che nel frattempo avevano già iniziato a fare chiarezza su quanto accaduto e a valutare la consistenza e le conseguenze degli anticipi. In quell’occasione il partito ha rinnovato la fiducia nei suoi rappresentanti eletti e ha posto le basi per le azioni successive nel processo di elaborazione della nuova legge.
E oggi siamo a questo punto.
In questi ultimi mesi ci siamo confrontati molto sulla nuova legge e abbiamo tentato di trovare delle possibilità di miglioramento.
La condizione: il voto palese
Sono in tutto 14 gli emendamenti dal Gruppo Verde per i due disegni di legge e una modifica del regolamento interno. Quest’ultima è stata approvata dal Consiglio regionale proprio nell’ultima seduta ottenendo la quasi unanimità. Il cambiamento prevede il voto palese nella votazione finale per l’approvazione delle leggi. Per l’approvazione della legge sui vitalizi, questo provvedimento ha come conseguenza che tutti e tutte dovranno metterci la faccia e come effetto collaterale positivo si eviteranno i franchi tiratori.
I presupposti principali
Gli emendamenti alle due proposte di legge riguardano essenzialmente, oltre ad alcuni dettagli, i seguenti punti:

  • l’introduzione di criteri di calcolo basati sui contributi versati,
  • l’età pensionabile,
  • il limite massimo e il divieto di accumulo di vitalizi,
  • la limitazione del principio degli anticipi
  • la riduzione dei vitalizi.

I punto cruciale: gli anticipi
La nuova legge (N. 8, Art. 2) mantiene il principio degli anticipi come compensazione per la riduzione dei vitalizi. Noi Verdi riteniamo che questo principio, cioè che oltre alla pensione vengano riscossi anche degli “anticipi”, non sia giusto, poiché i consiglieri e le consigliere regionali, in confronto ad altri cittadini si trovano già in una situazione privilegiata. Siccome però la legge mantiene tali anticipi, proponiamo le seguenti alternative:

  1. Accanto ai due criteri già presenti per il calcolo degli anticipi, ne viene inserito un terzo, cioè un coefficiente (tra 0,51 e 0,88) derivato dai contributi effettivamente versati nelle diverse legislature. Con questo coefficiente, gli anticipi verrebbero ridotti in media di un ulteriore 50% (proposta Dello Sbarba).
  2. Accanto a entrambi i criteri di calcolo per gli anticipi vale anche un criterio di tetto massimo: la somma complessiva dell’anticipo non può superare la somma complessiva dei contributi versati durante gli anni di consigliatura (proposta Foppa)

II punto cruciale: anticipo dell’anticipo
La nuova legge (RGE N. 8, Art. 3) prevedeva la possibilità, per casi motivati, di non restituire l’anticipo già ricevuto, considerandolo come una sorta di acconto. Questa possibilità è già stata eliminata su nostra proposta in commissione.
Rimane la possibilità di farsi versare la somma dei contributi versati (RGE N. 8, Art. 8). Noi vogliamo eliminare anche questa possibilità. Gli altri normali cittadini non hanno questa opzione.
III punto cruciale: età pensionabile – “La vita inizia a 66 anni!”
La nuova legge (RGE Nr. 9, Art. 1) nella nuova versione (è stata cambiata in commissione dai consiglieri SVP) prevede la possibilità di andare in pensione già a 60 anni. Scegliendo questa possibilità, viene trattenuto il 18% (3% all’anno) dal vitalizio e/o dall’anticipo. Poiché però in questo caso si riceve la pensione per 6 anni in più, rimane comunque conveniente. In più facciamo notare anche che si incorre nel rischio di un massiccio ritorno al vitalizio che, in questo modo, potrà essere riscosso già a 60 anni. E questo comprometterebbe di molto il risparmio di spesa previsto dalla legge. Noi restiamo quindi irremovibili per fissare l’età pensionabile a 66 anni.
IV punto cruciale: tetto massimo e accumulo dei vitalizi
La legge (RGE N. 9, Art. 3) prevede una possibilità di accumulo di vitalizi da mandati politici molto generosa: 9.000 Euro lordi.
A questo proposito proponiamo diverse possibilità:
a) Includere nel criterio del tetto massimo tutte le forme di trattamento pensionistico e di vitalizio (quindi anche le pensioni non di natura politica) (Proposta Dello Sbarba);
b) Abbassare il tetto massimo a 5000 Euro lordi, ovvero a 7.000 Euro lordi, di tutti i vitalizi di natura politica (proposta Foppa).
V punto cruciale: Il contributo di solidarietà
Nella nuova legge (RGE N. 9, Art. 4) comporta, per quanto riguarda i vitalizi, una regolamentazione alquanto curiosa: in generale tutti i vitalizi vengono decurtati del 20%(Art. 2), a questo si aggiunge un contributo di solidarietà che viene sottratto separatamente. Questo ultimo provvedimento riguarda però solo due categorie, cioè quei consiglieri che ricevono una pensione più bassa (sotto i 2.800 Euro) – i quali devono dare il 5% – e quelle di reversibilità da cui viene trattenuto il 12%. Tutti gli altri, quindi i “grandi pensionati” sono esclusi da queste detrazioni. In commissione siamo riusciti a inserire un miglioramento: ora c’è il contributo di solidarietà del 10% su tutti i vitalizi, ma limitato a coloro che non hanno ricevuto l’anticipo. Nel dibattito in Consiglio faremo pressione affinché venga inserita la detrazione del 10% per tutti.
VI punto cruciale: il regolamento per i/le nuovi/e consiglieri/e
Su proposta del consigliere Renzler tutto l’articolo (art. 5) che riguarda i vitalizi dei nuovi consiglieri è stato tolto completamente dalla legge. Per il momento non si sa se ci sarà un articolo sostitutivo. Noi ci riserviamo di presentare una nostra proposta nel dibattito in Consiglio. In ogni caso noi proponiamo che i vitalizi dei nuovi consiglieri non superino i 2.300 Euro – nostro valore di riferimento per una pensione più che dignitosa – il contributo della Regione dovrà comunque essere ridotto al 17,60%.
VII punto cruciale: indennità di funzione
Per quelle indenbnità di funzione riguardanti la Presidenza del consiglio regionale, la legge prevede alcuni tagli. Anche in questi casi noi vorremmo andare oltre e proponiamo di tagliare dal 45 al 25% per il presidente, dal 22,5 al 12,5% per il vicepresidente. Ai/alle segretari/e questori/e il supplemento viene tolto, poiché riteniamo che l’indennità da consigliere sia più che sufficiente per esercitare una funzione che non prevede attività o responsabilità gravose.
Conclusione:
In generale riconosciamo gli sforzi per raddrizzare la legge sui vitalizi del 2012 e vediamo che sono possibili risparmi. Ciononostante rimangono anche in questa legge molte lacune e i consiglieri e le consigliere regionali mantengono una posizione privilegiata. Se i nostri emendamenti non saranno approvati, voteremo contro la legge e comunque chiederemo il voto per appello nominale.
Bolzano, 26.06.14

Hopfinger chiede un servizio di telecamere di sorveglianza: per i Verdi nelle stazioni servono più servizi e non misure di sicurezza esagerate

ÜberwachungskameraIl capo delle ferrovie Roger Hopfinger, di cui da un po’ non si sentiva parlare, ci fa drizzare le orecchie con una richiesta improvvisa: pretende che l’amministrazione provinciale garantisca maggiore sicurezza nelle stazioni installando un servizio di telecamere di sorveglianza, chiaramente a spese delle casse pubbliche. La richiesta viene motivata soprattutto perché negli edifici delle stazioni cercano riparo sempre più spesso migranti e profughi.
I Verdi esprimono il loro sollievo nel constatare che grazie a questo segnale di vita il signor Hopfinger non sia più tra le persone scomparse. Quelle stazioni gestite ancora da RFI/Centostazioni, però, hanno bisogno di altro piuttosto che di esagerate misure di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la pulizia e il servizio: un esempio fra tutti, la stazione del Brennero, la più pietosa e peggio attrezzata stazione di confine dell’Europa centrale. Questa stazione di confine viene messa poi a rischio da passaggi praticamente settimanali di trasporti di rifiuti e di materiali pericolosi. E contro questa situazione il signor Hopfinger non si lascia sfuggire nemmeno una parola. Ma anche nella stazione di Bolzano sarebbe più urgente un deposito bagagli piuttosto che telecamere di sorveglianza. E la stazione di Bressanone avrebbe ben più bisogno di una presenza di personale adeguata e di una gestione più accurata del parcheggio oggi completamente trascurato.
In breve: ci sarebbero altri compiti ben più urgenti per il capo delle ferrovie piuttosto che la richiesta di sorveglianza che dovrebbe essere garantita dal personale. In più il signor Hopfinger, richiedendo di liberare le stazioni da profughi spesso disperati, dimostra una assoluta mancanza di sensibilità umanitaria.
Dal capo delle ferrovie sudtirolesi ci aspettiamo ben altre dichiarazioni e un vero impegno per migliorare la qualità del servizio offerto ai viaggiatori.
Hans Heiss
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Bolzano, 23. giugno 2014

Interrogazione su temi di attualità: È permesso l’abuso di immagini delle Dolomiti e del Sudtirolo per stimolare l’appetito di estremisti di destra neonazista?

antisemLa homepage del sito internet www.antisem.it, dedicato a spedizioni di prodotti inneggianti all’estrema destra, pubblicizza i suoi articoli (adesivi, bandiere, magliette con sproloqui neonazisti) sotto uno splendido panorama dell’Alpe di Siusi e delle Dolomiti. In questo modo si dà l’impressione che il Sudtirolo e le sue montagne siano l’Eden di intrighi neonazisti. È nell’interesse della giunta e di tutta la provincia porre subito fine a questi collegamenti tra l’Alto Adige e movimenti di estrema destra, attivarsi per vie legali con il supporto della procura contro i gestori del sito e cancellare gli echi sudtirolesi da www.antisem.it.
Si chiede pertanto alla Giunta provinciale:

  1. La Giunta è a conoscenza di tale sito internet?
  2. Si attiverà immediatamente con tutti i mezzi legali per cancellare l’immagine dell’Alto Adige da questi messaggi di estrema destra?
  3. Attraverso l’autore della fotografia, è possibile impedirne un ulteriore utilizzo?

Bolzano, 19. giugno 2014
Hans Heiss Riccardo Dello Sbarba Brigitte Foppa
Consiglieri provinciali

Hans Heiss, Brigitte Foppa, Riccardo Dello SbarbaCon 49 voti a favore, uno contrario e due astenuti è stato approvata oggi in Consiglio regionale la proposta dei Verdi che prevede il voto palese per l’approvazione di ogni legge. Da ora in poi non sarà più possibile nascondersi dietro il voto segreto. Con questa proposta abbiamo voluto dare un segnale concreto in risposta alle esigenze della gente che sempre più, e con maggior forza dopo lo scandalo delle pensioni, ci chiede una politica più aperta, trasparente e comprensibile. L’era delle tattiche, fino a ora possibile grazie al voto segreto, secondo noi è tramontata definitivamente. Dai politici e dalle politiche ci si aspetta sempre più che agiscano con responsabilità e che ricoprano il loro mandato con senso civico e chiarezza. In definitiva è diritto di ogni cittadina e cittadino sapere in che modo votano i/le loro eletti/e per poterli poi valutare di conseguenza.
Siamo quindi molto soddisfatti per il largo consenso ottenuto oggi in Consiglio Regionale. Con questo provvedimento tutti i consiglieri e le consigliere si prendereanno le proprie responsabilità nel momento in cui, a luglio, dovremo votare la legge sulle pensioni dei politici. Tutti dovranno metterci la faccia, scegliendo o meno di dare un segnale per un‘era politica nuova.
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss
Regionalratsabgeordnete – Consiglieri regionali

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITA’

SELCon la delibera n. 562 del 15 aprile 2013 la Giunta provinciale approvò le proposte del prof. Caia sulle concessioni idroelettriche manipolate: la Provincia avrebbe dovuto riassegnare le concessioni ammettendo anche la SEL recuperando i “progetti originari” da Sel consegnati ufficialmente in forma cartacea il 30 dicembre 2005. Da allora non si è saputo più nulla e, data l’impossibilità – a nostro parere – di stabilire quali fossero i “ progetti originari”, ne avevamo dedotto che tutto fosse finito lì. Con stupore abbiamo però ascoltato un’intervista al Mittagsmagazin Rai di venerdì 13 giugno in cui l’assessore Theiner ha sostenuto invece che tali “progetti originari” sarebbero disponibili e dunque la procedura di rassegnazione ancora attuale.
Si chiede: 

  1. Sono stati dunque trovati i “progetti originari” di SEL? Dove e come sono stati trovati? Chi si è assunto la bella responsabilità di stabilire quali fossero?
  2. La Giunta ritiene di avere ora tutta la documentazione necessaria per riassegnare le concessioni idroelettriche del 2010? A che punto è questa procedura e quando si prevede di concluderla?
  3. La Giunta ha nominato il “collegio di esperti esterni” previsto dalla delibera 562/2013?
  4. Se invece i “progetti originari” non sono stati trovati, perché l’assessore dichiara l’opposto? Siamo alle solite nella politica dell’energia? Dov’è il “nuovo stile”?

Bolzano, 17 giugno 2014
Firmato Cons.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

INTERROGAZIONE

Muellverbrennungsanlage_artikelBoxCon la delibera n. 586 del 20 maggio 2014 la Giunta provinciale ha approvato la convenzione con Eco-center Spa per la gestione dell’inceneritore e il recupero dell’investimento fatto per costruirlo. Nella delibera vi è però una parte importante che è lasciata in bianco: il “Piano economico gestionale (25 anni)”. Si tratta della base della stessa convenzione che regola in gran parte i rapporti finanziari Provincia-Ecocenter, i coti e i ricavi dell’impianto, la restituzione del mutuo fatto per costruirlo, i costi per i comuni e per i cittadini. Non si comprende come la convenzione sia potuta essere approvata lasciando in bianco questa parte.
Si chiede:

  1. La Giunta provinciale, nell’approvare la delibera 586/2014, aveva in mano il “Piano economico gestionale (25 anni)” con tutte le cifre che lo schema di Piano prevede?
  2. Se non lo aveva, con quale base di informazioni la Giunta ha potuto approvare la Convenzione con Eco-center Spa?
  3. Se invece lo aveva, come mai non è stato allegato alla delibera?

Si chiede copia del “Piano economico gestionale (25 anni)”. La presente richiesta vale come richiesta di accesso agli atti dei/lla sottoscritti/a consiglieri/a provinciali nell’esercizio della propria funzione.
Bolzano, 17 giugno 2014
Firmato Cons.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

I posti in alto seguono la proporzionale partitica: l’uomo del PD Andrea Felis è vicepresidente?

Freie-Universitaet-BozenCome annunciato da settimane, la Giunta provinciale ha nominato i membri del Consiglio dell’Università. Konrad Bergmeister, la cui fama accademica è stata ultimamente adombrata a causa del suo impegno per i progetti BBT e Benko, è stato confermato, al posto del manager IVECO Pietro Borgo è stato nominato Andrea Felis, dirigente scolastico, uomo del PD e per grazia di Tommasini nominato vicepresidente. Queste nomine sono un oltraggio ai principi che stanno alla base di una “Libera” Università, per la quale, più di ogni altra istituzione, bisogna investire sulla qualifica e fama scientifica. La nomina di Felis dimostra ancora una volta la strumentalizzazione sempre più chiara dell’università, la qual cosa lascerà tracce evidenti quando si tratterà di prendere decisioni importanti e nell’assegnazione delle docenze.
Per la nuova era Kompatscher, che voleva partire nel segno della separazione tra politica e amministrazione, tra politica ed economia, questa nomina è un ulteriore segnale di debolezza. Dopo il trasferimento di Brandstätter a capo della Cassa di Risparmio, dopo la nomina di Reiner Steger nel cda di Pensplan, l’occupazione dell’università da parte dei partiti è il terzo segnale che il vecchio sistema è ancora in forze e tutt’ora valido, nonostante tutti i discorsi di rinnovamento!
Hans Heiss Riccardo Dello Sbarba Brigitte Foppa
Bolzano, 4. giugno 2014