Home2013Settembre (Page 2)

[SlideDeck2 id=4900 iframe=1]

Politica pulita, ambiente sano.

I candidate e le candidate verdi per le provinciali 2013 hanno scelto due temi principali attorno a cui svolgere una campagna elettorale concentrata sui contenuti e le proposte: il primo tema è l’ambiente, il secondo la democrazia.

Questi due temi da un lato riassumono l’eccellente lavoro fatto in questa legislatura dai Verdi, innanzitutto dal Gruppo Verde in Consiglio provinciale (si pensi al contributo determinante dato dai Consiglieri provinciali Verdi nella scoperta dello scandalo SEL) e dall’altro sottolineano i grandi deficit dell’attuale situazione in Alto Adige e indicano le sfide più importanti che ci stanno di fronte. Dall’aeroporto al BBT, dall’arroganza del potere a Sesto Pusteria fino alla discussione sui pesticidi in Venosta: tutto ciò che interroga in questo momento le nostre coscienze ha a che fare con la tematica dell’ambiente e la necessità di un agire più democratico.

Di qui la decisione di dare vita a una campagna che non sia la semplice enunciazione di un’identità verde, ma che sia centrata su temi concreti e fondamentali e che proponga per ciascuno un’affermazione positiva che faccia da contraltare alla diffusa percezione negativa legata a questi argomenti. I Verdi suggeriscono soluzioni e lo fanno con spirito ed ironia.

Presentazione campagna elezioni provinciali 2013

La nostra campagna consta di 4 motivi, due per ognuno dei temi scelti.

  • Ambiente 1: I voli che sosteniamo.

Viene così affrontato il tema dell’impopolare aeroporto, in cui sono stati gettati milioni e milioni di denaro pubblico e che viene ancora finanziato nonostante sia ecologicamente ed economicamente insostenibile. L’immagine delle api rappresenta quegli „esseri volanti“ che i Verdi vogliono sostenere al posto dell’insensato aeroporto. E qui l’immagine ci porta al dibattito sui pesticidi in Alta Venosta, dove le nuvole di veleni spruzzati sulle colture intensive di mele mettono in pericolo le produzioni biologiche e l’apicultura.

  • Ambiente 2: Il traffico che sosteniamo.

L’Alto Adige è una terra di transiti attraversata da milioni di mezzi pesanti con tutte le negative conseguenze sulle persone e l’ambiente. Contemporaneamente, col BBT e l’aeroporto viene sostenuta una mobilità che non ha nessun rapporto con i veri bisogni di muoversi di ogni cittadino e cittadina. Al contempo, la mobilità in bicicletta è uno di quei fattori che migliorano immediatamente la qualità della vita delle persone. La città di Bolzano, che viene governata da molti anni anche dai Verdi, è non a caso una di quelle città italiane che può vantare il record di chilometri per abitante percorsi in bici.

  • Democrazia 1: Le cordate che sosteniamo!

L’Alto Adige può “arrivare in alto” solo con un serioso e trasparente lavoro di squadra. Quello che serve sono motivazione, credibilità e rendimento, non appartenenza a partiti o assimilazione. È per troppo tempo che nella nostra provincia le decisioni sono state prese nelle stanze segrete del potere e seguendo le retrovie di un solo partito di maggioranza.

Proponiamo invece, per un Alto Adige – Südtirol rinnovato, delle funzionanti reti di solidarietà. Per non perdere lungo la strada i più deboli. Queste sono, appunto, le cordate che sosteniamo noi!

  • Democrazia 2: I privilegi che sosteniamo

La „cittadinanza sprint“ per una particolare candidata ha per l’ennesima volta dimostrato che in Alto Adige la legge non sempre è uguale per tutti. Per chi milita nel partito giusto, per chi ha qualche santo in paradiso, per chi ha soldi e influenza, si aprono strade che per le persone normali sono sbarrate. Così una ristretta casta di privilegiati ha finora comandato e si è enormemente arricchita. Altri sono invece i privilegi che noi Verdi vorremmo sostenere: la fortuna di poter bere dal rubinetto di casa un’acqua migliore di quelle minerali, per esempio, a poco prezzo e salvaguardando l’ambiente. Acqua, aria, paesaggio, suolo sono tra i beni comuni che noi Verdi vogliamo restino pubblici e che siano a disposizione in modo uguale e democratico per tutti e tutte.

  • Inoltre: Coraggiose, rispettosi, responsabili.

Infine c’è anche un manifesto sulla nostra „testa di lista“ e la coscienza che abbiamo di noi stessi/e. Per questo abbiamo scelto le parole: „Coraggiose, rispettosi, responsabili“. Le consideriamo le nostre vocazioni: amiamo le altre persone e la natura, amiamo la nostra terra con tutte le sue sfumature e le sue potenzialità, ma anche con tutte le sue fragilità. E alziamo la voce ogni volta che devono essere difese.

Queste sono le promesse verdi per le elezioni provinciali 2013: serve una politica pulita e un ambiente sano. E chi, se non noi Verdi, ne può essere la garanzia?

Fra poco qui saranno disponibili i download dei manifesti.

Parlare di sanità spesso vuol dire parlare di strutture, numeri, costi e fattibilità. Le Donne Verdi hanno sempre sottolineato di avere un’idea di “salute” più ampia e completa, anche e soprattutto al di là dei servizi del sistema sanitario.

In una tavola rotonda dal titolo “Salute a misura d’uomo – e di donna!” i/le Verdi hanno affrontato, su invito delle Donne Verdi, la questione di quanto la programmazione sia necessaria e quanta responsabilità personale sia possibile.

Il sistema sanitario è un erogatore di servizi, ma prestazioni e medicinali non fanno automaticamente sì che una persona si senta davvero bene. Noi vogliamo che l’educazione alla salute venga ridefinita, perché molte volte la paura della malattia si sviluppa proprio a causa dell’ideale del corpo eternamente giovane e sano. La mancanza di educazione sessuale (o informazione inadeguata) è un altra componente che mette a rischio persone di ogni età e impedisce una sessualità auto-determinata e soddisfacente. Per quanto riguarda le cure palliative, siamo di fronte a una serie di ostacoli che impediscono di morire e dire addio in pace (burocrazia, la mancanza di personale qualificato per il supporto a casa ecc.).

Chiediamo quindi:

  • Un modo dignitoso per venire al mondo ma anche per lasciarlo: rendere possibili luoghi comuni di nascita e di morte.
  • Garantire la libertà di decisione per la gravidanza, in tutti i sensi.
  • La promozione di centri di nascita, il sostegno finanziario e di personale per i parti in casa e la reintroduzione e l’ampliamento del servizio di ostetricia per la sensibilizzazione prima e dopo la nascita, oltre alla consulenza per l’allattamento.
  • L’introduzione di una “cartella clinica della salute” comprensibile, derivato dalla “cartella clinica della malattia”, gestita direttamente da ogni cittadino/a e dove possa essere raccolta tutta la documentazione dei vari esami, ecc.
  • Promuovere competenze in comunicazione e psicologia nella formazione e nell’aggiornamento del personale ospedaliero: quando si tratta di salute, la relazione personale tra paziente, medici e personale paramedico deve essere centrale.
  • Valorizzazione della “formazione sessuale” per adulti e anziani.
  • I Medici di base dovrebbero essere “medici di famiglia” – quindi nessuna scelta obbligatoria del pediatra.

Evelyn Gruber-Fischnaller, Brigitte Foppa e Gerda Gius per le Donne Verdi

Brigitte FoppaIn queste ore ci si confronta tutti e tutte con il caso Mǻve. I cittadini scuotono la testa per questa forma di “cittadinanza veloce” concessa alla signora Mǻve all’ultimo momento, con una perfetta drammaturgia.

Nessuno crede alla SVP che smentisce ogni intervento. Molti altoatesini invece credono che purtroppo questo fatto sia segnale che la vecchia prassi secondo al quale “tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri” venga perseguita anche sotto la nuova dirigenza.

Rimane un forte risentimento in tutte quelle persone che aspettano da molti anni la cittadinanza italiana e le cui pratiche non vengono mandate avanti da nessuno.

Come Verdi siamo colpiti anche direttamente: anche da noi c’erano candidate/i di provenienza extraitaliana che non possono presentarsi alle elezioni perché la LORO cittadinanza non è arrivata in tempo. Che sfortuna!

Brigitte Foppa, Capolista

Come complemento al programma ufficiale del partito di Verdi Grüne Vёrc, il gruppo di lavoro “verdECOnomia – economia verde” presenta il suo programma elettorale d’economia.

 

Klaus Egger e Christoph Moar, i due rappresentanti del gruppo di lavoro che parteciperanno alle elezioni provinciali, spiegano le priorità del programma che si basa su quattro aree:

 

1. Uno sviluppo economico qualitativo. Dalla crisi all’economia del bene comune.

Quotidianamente la crisi odierna dimostra quanto una crescita puramente quantitativa ci porti sempre più rapidamente sull’argine di un baratro. Dobbiamo spezzare questo circolo vizioso, con decisioni coraggiose e lungimiranti.

 

2. Regionale e internazionale. Creare posti di lavoro per uno sviluppo sostenibile.

In un raggio d’azione di 500 km intorno al Sudtirolo c’è un mercato con venti milioni di persone. Dobbiamo sviluppare l’accesso a questo mercato.

 

3. Sgravare le aziende. Promuovere il lavoro piuttosto che la burocrazia.

Il lavoro e le attività economiche devono fornire significato e piacere. È necessario semplificare o abolire le norme esageratamente burocratiche.

 

4. Le aziende hanno bisogno di clienti. Con un reddito disponibile.

Il rafforzamento del reddito disponibile è il presupposto fondamentale per un mercato funzionante.

 

Bolzano, 9 September 2013

 

Klaus Egger

Portavoce “verdECOnomia – Grüne Wirtschaft”

339 6219025

 

Qui il programma in PDF:

[gview file=”http://www.verdi.bz.it/wp-content/uploads/2013/09/20130905_Wahlprogramm-GW_def1.pdf”]

Melicoltura

Da molti anni gli ambientalisti si preoccupano per la salute di persone, animali e suoli di fronte all’uso massiccio di pesticidi in agricoltura.

I timori ora vengono sempre più confermati e il grido d’allarme lanciato da una lista impressionante di esperti (medici, biologi, farmacisti, veterinari) dell’Alta Val Venosta fa riflettere.

Non si tratta di una „guerra di religione“ tra agricoltori biologici e convenzionali, ma di una paura sempre più diffusa nella popolazione riguardo agli effetti dell’uso intenso di pesticidi. Per via del vento i “medicinali”, usati nell’agricoltura convenzionale ed integrata attraversano i limiti dei propri campi e passano negli orti degli abitanti dei paesi e nei campi di agricoltura biologica confinanti.

Si è già iniziato a formare un fronte di resistenza contro questa prassi e la richiesta di zone libere da pesticidi, nel concreto la richiesta di referendum nel comune di Malles, è assolutamente legittima e trova il nostro pieno appoggio.

Del resto anche in questa questione dovrebbe valere il principio di prevenzione: se sussiste il sospetto di possibili danni a persone o alla natura, allora si dovrebbe procedere al divieto di uso di sostanze nocive.

Dalla giunta provinciale ci aspettiamo chiare azioni in questo senso e dal capolista SVP Kompatscher un chiaro pronunciamento su cosa fare per salvaguardare la salute di persone, animali e suoli.

 

Brigitte Foppa, capolista Verdi‐Grüne‐Vërc – SEL

Foto di gruppo_LVI Verdi Grüne Vërc del Sudtirolo hanno presentato oggi alla loro assemblea provinciale le candidate e i candidati sulla liste per le elezioni provinciali 2013.

Sotto le presentazioni brevi e divertenti come vennero letti all’assemblea provinciale. Le biografie complete e i progetti politici delle singole candidate e dei singoli candidati verranno pubblicati qui nella prossima settimana.

Qui le foto dell’assemblea.

 

1 Brigitte Foppa

Eine Politik mit Herz, Hand und Kopf!

Das ist es, was wir Grünen anderen voraus haben (sollten): Den Mut zu Neuem und den Blick für das Ganze. Für unsere begrenzten Ressourcen und für die Bedürfnisse aller. Es ist jetzt der Moment gekommen, umzusteigen von der Logik des unbegrenzten Wachstums auf jene des „guten Lebens“.

Unser kleines Land, mit seinem Reichtum an Vielfalt und Schönheit, kann eine nachhaltige Modellregion werden, in der wir auf ökologisch und sozial gerechte Weise zusammenleben. Wenn wir es nur zu denken wagen, dann erkennen wir, welche neue Chancen entstehen ‐ für Wirtschaft und Arbeitswelt, für Tourismus und Kultur und für den Alltag von uns BürgerInnen. Partizipation und demokratische Erneuerung sind die übrigen Ingredienzien für ein besseres, grüneres Südtirol. Kritischen Geist, Kreativität, Humor ‐ das ist das, was Brigitte für das Entwerfen und Umsetzen dieser Zukunftsvision zur Verfügung stellen will.

 

2 Hans Heiss

Hans will seine Erfahrung als Abgeordneter und seine Rolle als Mentor einer neuen Polit‐Generation und als Garant einer bürgerlich‐liberalen Ausrichtung der GVV in den Wahlkampf und in die anlaufende Umbruchsphase einbringen.

Hierzu unterstützt er den Generationswechsel und will durch seine Präsenz auf der Liste die notwendige Attraktion auf Wähler der Liga 45 + entfalten. Falls gewählt, will er anlaufende Reformprozesse unterstützen, vorab im Bereich Autonomie und im kulturellen Sektor. Insgesamt liegt die Mission seiner verbleibenden Polit‐Laufbahn in der Festigung der Grünen auf dem Weg zu einer stabilen und regierungsfähigen politischen Kraft und in der Unterstützung der unersetzlichen Arbeit von seinem Kollegen Riccardo Dello Sbarba.

 

3 Riccardo dello Sbarba

Da giornalista sa fare inchieste, scoprire la verità e poi comunicarla al pubblico. Da Consigliere ha rivelato lo scandalo SEL e raccontato i „contratti segreti“ in assemblee popolari in ogni valle e città. Così è diventato „esperto d’energia“. Vorrebbe continuare a battersi per la trasparenza e la legalità. Ma è anche orgoglioso d’aver salvato la Roda de Vale dall’ennesima brutta funivia, aver difeso i diritti delle persone migranti, o le ragioni della democrazia diretta. Per molte proposte è riuscito a trovare maggioranze: dall’acqua bene comune a più asili nido nella legge‐famiglia. Vuole un Sudtirolo indiviso, della convivenza, dei diritti civili, della natura e della giustizia sociale. Se rieletto, vorrebbe fare da traghettatore affidabile di una nuova generazione di Verdi in Consiglio e di una svolta verde al governo del Sudtirolo.

 

4 Evelyn Gruber-Fischnaller

Evelyns letzter Zwischenstopp, bevor sie ihr unbeschreibliches Ausmaß an Engagement uns Grünen zur Verfügung stellte, war die Österreichische HochschülerInnenschaft an ihrem Studienort Salzburg. Sie ist Co-Sprecherin der Grünen Frauen und hat auch die letzten Widerständler unter den Grünen zur geschlechtergerechten Sprache bekehrt. Die emsige Netzwerkerin kann sich aber mächtig aufregen, wenn sie Ungerechtigkeiten und Benachteiligungen wittert. Dann geht’s auf!

 

5 Patrizia Trincanato

Quando a Bolzano sentite chiamare „Buon giorno, assessora!” e poi una voce allegra rispondere da una bicicletta che passa veloce, stiate certi: è stata Patrizia. La nostra assessora alla cultura (e alla convivenza, come ha voluto lei) e all’ambiente è tanto radicata nella sua città, quanto sa portarne fuori i suoi successi – dal ministero per le pari opportunità ai vari premi per l’ambiente, in tutta Italia hanno capito il calibro di Patrizia. Che diventi profeta anche in patria.

 

6 Tobias „Tobe“ Planer

Selbstdefinition: Berufsjugendlicher. Tobe ist seit 3 Jahren Bozner Gemeinderat und kümmert sich hartnäckig um seine Wahlversprechen: den Skatepark (sogar verwirklicht), ein Festival der Straßenmusik (kommt in Kürze) und das interkulturelle Jugendzentrum (das dauert noch). In seiner beruflichen Laufbahn finden sich viele Jobs, vom Konditor bis zum Jugendarbeiter. Erwies sich bei den Parlamentswahlen als der beste Plakatierer des Landes.

 

7 Lorenzo Sola

In genere, un candidato che non si conosca, ha un problema. Nel caso di Lorenzo Sola, il problema ce l’ha chi non lo conosce. O siamo arrivati al punto che non si debba più conoscere il segretario generale della CGIL/AGB?

Lorenzo non ci porta un mondo, ce ne porta due: il mondo del sindacato e in più il partito amico di Sinistra Ecologia Libertà. Uno di sinistra, un sindacalista che canta nel coro parrocchiale. Se questi non è un uomo?

 

8 Elena Farruggia

C’è ancora chi crede nella buona scuola. Elena, da una vita impegnata per garantire il diritto all’istruzione di tutti, ma proprio di tutti, è attualmente referente per gli alunni con background mi-gratorio in una grande scuola di Bolzano. Per lei, ogni buona politica, anche politica di autonomia, deve partire dal buon insegnamento. All’uopo, Elena ritiene indispensabile rivalutare l’autonomia dei singoli istituti.

 

9 Michaela Verena Abate

Una biografia diventata progetto di vita. Bilingue di nascita, bilinguismo per professione. Michaela si è laureata sul simbolo del ponte nella vita di Alexander Langer e in segno di rispetto per il terzo minore della comunità sudtirolese si è messa a studiare pure il ladino. Una sudtirolese compiuta, insomma. Michaela führt mit der Nummer 9 auf der Grünen Liste die Gruppe der Young Greens an.

 

10 Martina Goller

Martina ist unsere Großmacht. Martina ist die Sprecherin der Bürgerliste St. Ulrich. Das ist kein Listlein, das ist eine siebenköpfige Ratsgruppe, fünf Frauen und zwei Männer. Eine stärkere Opposition gibt es in diesem Land nicht. Martina ist die Ladinerin auf der Grünen Liste. Was sie kann und wofür sie steht, hat sie bereits bewiesen. Ladinien bekommt eine starke, ein glaubwürdige, eine fröhliche Stimme. Mit Martina.

 

11 Gaudenz Kripp

Das Grüne Projekt ist nachhaltig, erstreckt sich über mehrere Generationen und reicht tief in die Geschichte zurück. Niemand verkörpert dies besser als Gaudenz Kripp aus Partschins, der – ebenso 20 geworden – die Grünen ordentlich verjüngt. Als Studierender der Wirtschaftswissenschaften, als entschiedene Persönlichkeit mit klarem Urteil trägt er einen Schub Verjüngung in unsere Partei: Eine neue Jugendpolitik, bessere Öffis und Mobilität und eine Neue Wirtschaft liegen ihm beson-ders am Herzen.

 

12 Valentino Liberto

La mente più politica di tutta la lista probabilmente è Valentino Liberto. Brillante osservatore, scrive le sue analisi acute e pungenti sui vari social media. Conosce tutti gli scritti di Alex Langer, di cui ha spesso sviluppato il pensiero, specie per quel che riguarda il tema della convivenza. Valentino studia scienze politiche a Pisa, ma speriamo che presto torni stabilmente in Sudtirolo. Abbiamo bisogno della sua testa pensante.

 

13 Olfa Sassi

Olfa è un ponte attraverso il Mediterraneo. Nata a Tunisi, il suo primo lavoro da noi è a Vilpiano in quella che lei chiama ancora “una fabbrica di mele”. Ma la studente di letteratura al liceo tunisino ha la stoffa della mediatrice culturale. La chiama il tribunale, la chiamano i distretti sociali e le scuole. La chiamano soprattutto tante donne che lei accompagna sulla strada dei diritti e della dignità. Collabora con Donne Nissà. E’ fin dall’inizio nella Rete dei diritti dei senza voce. In ospedale insegna al personale medico come si devono usare le mani, gli occhi, le parole nei confronti degli uomini, e soprattutto delle donne di altra cultura e religione. Olfa, il ponte sul Mediterraneo.

 

14 Christian Pasquale Tomaino

Che cosa non fa Christian Tomaino? Vicepresidente del gruppo giovani di Bronzolo, dove ha cominciato a interessarsi di politica. Consigliere comunale della lista “Unito per l’Ulivo”. Membro dei Vigili del Fuoco. Presidente della sezione Cai del paese. Studioso di archeologia e lavora alla Würth nel reparto vendite. E’ stato nominato nel Consorzio per la raccolta e l’asporto dei rifiuti dei Comuni di Ora, Termeno, Bronzolo ed Aldino e al precedentemente nella Commissione Edilizia Comunale. Chi pensa che i giovani non si interessino più alla vita sociale, vada a conoscere Christian Tomaino, 28 anni compiuti il 20 agosto scorso!

 

15 Ana Agolli

Svolgere cento progetti, ovviamente interculturali, trovare il tempo per l’impegno politico e per la famiglia, – e non perdere mai la risata… questa è Ana Agolli. Venuta dall’Albania tanti anni fa si è ben impiantata a Bolzano e anche nei Verdi, dove ha svolto il ruolo di co-portavoce delle Donne Verdi e si è candidata alle Provinciali e alle Comunali. Ana ha a cuore i temi della migrazione e del femminismo “universale” e vi dedica tutta la sua grinta.

 

16 Sybille Friederike Antonia Atz

“Se non ora, quando? – Es ist Zeit”. Der Aufruf ist der Name der Frauengruppe, in der Sybille sich engagiert. Er könnte aber auch als Leitspruch über ihrer Kandidatur für die Grünen zum Südtiroler Landtag stehen. Se non ora, quando? Frauenrechte, die ökologische Wende, die Befriedung unter den Sprachgruppen im Land, – all das soll nicht warten müssen. Es ist Zeit! Die Lehrerin aus dem Unterland ist gestartet.

 

17 Rudolf „Rudi“ Benedikter

Seit 1989 im Bozner Gemeinderat, ist Rudi sozusagen „historisch gewachsen“ an den denkwürdigen Schlachten, die er als Umweltanwalt geschlagen hat. Von seinen Träumen hat er nie abgelassen, etwa jenen von einer Tram ins Überetsch. Wird es eine solche dereinst geben, und rollt nicht doch nur der Metrobus auf Gummirädern aus der City, so soll diese Tram den Namen „Rudi“ tragen. Soviel Dank muss sein.

 

18 Elena Calliari

Prendersi cura. Che cosa vuol dire Elena l’ha imparato in Bolivia, tra contadini e minatori avvelenati dalla silicosi delle miniere. Oggi Elena Calliari è medica di base nel distretto Laives-Bronzolo-Vadena. Il suo non è solo un ambulatorio, è un servizio sociale. Elena si prende cura della sua Bassa Atesina sfregiata da autostrada, inceneritore, aeroporto. Negli anni ’90 fermò un mostruoso impianto di riciclaggio che la Provincia voleva imporre a Bronzolo. Oggi, da consigliera comunale del gruppo “Uniti per l’Ulivo”, si batte contro il progetto di una mega-centrale a pompaggio privata che bucherebbe per 14 km la montagna e preleverebbe 850.000 milioni di litri dalla falda. Prendersi cura è la sua passione.

 

19 Martin Daniel

Dopo anni di università a Firenze, Martin Daniel è la Toskana Fraktion della val Venosta. Come tale, non poteva che essere un Verde, e un Verde come si deve. Con ironica partecipazione ha assistito alle vicende dei Verdi italiani come delegato sudtirolese nel Consiglio della Federazione. Ma la sua anima autentica è quella indipendente della Venosta. E’ consigliere comunale a Silandro per la lista Für Schlanders-Per Silandro. Laureato in giurisprudenza, è convinto che più diritti, più democrazia, più giustizia sociale e un fisco più equo facciano bene anche a una sana economia.

 

20 Giorgio de Vuono

Politisches Engagement als Bürgerpflicht. Das ist die Überzeugung von Giorgio, unserem Kandidaten aus Leifers. Das Vorbild der grünen Gemeinderäte seiner Stadt waren für Giorgio der Anstoß, selber den Sprung in die aktive Politik zu wagen. Um sein Programm gefragt, antwortet der Vater von drei Kindern: Mit Verantwortung und Ehrlichkeit mitarbeiten zum Wohle von uns allen – auch der Bäume.

 

21 Norbert Dejori

Norbert ist, um es auf sprachgruppenübergreifend Südtirolerisch zu sagen: „uno che l’ha vista lunga“. Wer sonst noch kann von sich sagen wie er: Die Besetzung der Donau-Auen bei Hainburg, die Rettung des Innrains in Innsbruck, Alexander Langers Kampagne gegen die ethnischen Käfige, Umwelt- und Jugendassessor in Welschnofen, Initiative Pro Rosengarten – Norbert Dejori kann sagen: „Ich war dabei“. Und jetzt wieder.

 

22 Klaus Egger

Auch Klaus gehört zur Generation 2.0 der Grünen, die neue Bewegung und Visionen in unsere Partei trägt. Die von ihm begründete „Grüne Wirtschaft“ hat sich mit systematischer Programm- und Öffentlichkeitsarbeit profiliert und unser Themenspektrum erweitert. Auch von seinem Talent als Kommunikationsberater können wir uns eine Scheibe abschneiden Wir hoffen, dass der erfolgreiche Campingunternehmer aus Moritzing nicht nur kurz sein Zelt bei uns aufschlägt, sondern einen Daueraufenthalt im Grünen Bereich einlegt.

 

23 Erica Fassa

“Ich habe nichts zu verlieren”, “Non ho niente da perdere”. Dieser edel bescheidene Grundsatz lässt Erica auch manche unbequeme Entscheidung durchstehen. Etwa sie ihren Stadtviertelrat dazu gezwungen hat, die Bevölkerung zum ungeliebten Fiume-Parkplatz zu befragen. Bevor Erica vor wenigen Jahren zu den Grünen kam und dort Karriere machte (sie ist heute Co-Schatzmeisterin, Vorstandsmitglied und Stadtviertelrätin in Gries-Quirein), war sie Deutschlehrerin im Ausland, Lehrerin und Schulinspektorin bei uns. Sie kümmert sich um das Thema der mehrsprachigen Schule und ist überzeugt: Sie kommt.

 

24 Iris Fransceschini Fera

Global denken – lokal handen. Iris ist die Weltläufigste auf Südtirols Grünen-Liste. Als Psychologin und Erzieherin hat sie sämtliche Kontinente bereist, und das immer auf der Suche nach neuen, noch besseren Denkweisen und Methoden für ihre Arbeit. Frieden schaffen auf der Grundlage von Offenheit und Gastfreundschaft, das ist das Lebensmotto von Iris. Damit engagiert sie sich für BürgerInnen- gleich wie für Tierrechte.

 

25 Marialaura Lorenzini

Con tutto rispetto per i giovani, non può nuocere se qualcuno ha imparato qualcosa e magari ha anche dimostrato di saper fare, prima di buttarsi in politica. Fosse giustizia e dovessimo domani prendere in mano il potere in questa Provincia, Marialaura ne sarebbe la naturale assessora all’urbanistica, tutela dell’ambiente compresa. Incorruttibile, combattiva, preparata, – sarebbe l’Alfons Benedikter del secolo dopo, insomma.

 

26 Christoph Moar

Ein erfolgreicher Unternehmer, der sich bei den Grünen engagiert? Ausgeschlossen! hätte es noch vor kurzem geheißen. Christoph Moar ist der Gegenbeweis: Seine Kompetenz als IT-Ingenieur zeichnet ihn nicht nur beruflich aus, sondern hat auch unsere Vorwahlen entscheidend begleitet und das Referendum der Südtiroler Freiheit in Turbulenzen gestürzt: Seit er 2010 seine Liste „Frischluft“ in Klausen gegründet hat, hat die Gemeindepolitik einen Qualitätssprung genommen, ganz so wie bei uns Grünen.

 

27 Hanspeter Niederkofler

Wenige Grüne verkörpern Zuverlässigkeit, Kontinuität und Kompetenz in so idealer Form wie Hans-peter Niederkofler. Seit vielen Jahren in den Grünen Gremien, vor allem aber im Gemeinderat Bruneck genießt er hohen Respekt und Anerkennung. Sein Wort hat Gewicht, sein Urteil ist nicht nur in Verkehrsfragen weitum und parteiübergreifend geschätzt. Und Hanspeter ist nicht nur Experte,. sondern auch Visionär eines neuen Wirtschaftsmodells jenseits der Logik von Wachstum und Neoliberalismus.

 

28 Germana Nitz

Boznerin in Innichen, Innichnerin in Bozen. Städterin auf dem Dorfe. Naturfreundin, Sprachenlehrerin, Expertin für Zweisprachigkeit. Politisch denkend und engagiert bis hinein in die Familie. Südtirolerisch ganzheitlicher geht nicht. Germana ist kompetent, konfliktstark, solidarisch. Eine Frau mit diesen drei Grundtugenden des politischen Engagements zu gewinnen, würde jede Liste ehren. Die Grünen haben das Glück, sie zu haben.

 

29 Klaudia Resch

Klaudia ist grünes Urgestein. Ihre Leidensfähigkeit, eine Eigenschaft, die Hans Heiss als Voraussetzung ansieht für grüne Militanz, bewies sie als grüne Büroleiterin, als Meraner Gemeinderätin und als Parlamentskandidatin 2008 mit Sinistra Arcobaleno. Den Compagni bleibt sie seitdem verbunden. Zusammen mit den KandidatInnen von SEL wird sie in diesem Wahlkampf die Fahne der sozialen Gerechtigkeit hoch halten. Und wir mit ihr.

 

30 Silvia Rier

„Habt ihr den neuesten post von Silvia Rier gelesen, die auf salto immer so gescheite Sachen schreibt?“ Diese haben uns bewogen, Silvia für die Landtagswahlen auf unsere KandidatInnen-Liste zu bitten. Sie selber hat ihre Kandidatur damit begründet, dass die Grünen die einzige Partei sind, wo Frauen was zählen. Ihre Themen sind die Frauen, das Soziale, eine gerechtere Welt, in der besser gewirtschaftet wird als in der jetzigen.

 

31 Klaus Schuster

Klaus Schuster ist ein Kandidat der S-Klasse: Sportlich und streitbar, setzt unser Wipptaler Kandidat seit vielen Jahren wichtige Wegmarken. Nicht nur als erfolgreicher Fußballtrainer dies- und jenseits des Brenners, sondern als fundierter Kritiker bürokratischen Reformwahns in der Schule und als legendärer Vorkämpfer von Stopp-BBT in Wiesen. Seine wortgewaltigen Statements haben den Zugangsstollen in Afens wesentlich mit verhindert, leider wird das Ersparte problemlos anderweitig verbuddelt. Aber Klaus ist dann mit dabei, wenn er an einen Wettkampf glaubt und so ist seine Grünen-Kandidatur ein gutes Vorzeichen.

 

32 Irene Senfter

Irene rennt! Das wissen alle. Irene hat aber auch sonst im Leben ein prächtiges Tempo drauf und ist bereit, immer wieder neu anzufangen. So wechselte sie von der Seite des Bozner Bürgermeisters ins Hotelfach. Einen Teil ihrer Lebenszeit hat sie bei den Grünen verbracht, ist als Organisationstalent des Grünen Büros in Erinnerung geblieben. Irene ist Gemeinderätin der Bürgerliste Lana. Wann immer sie was stört im Land, Irene ist nicht aufs Maul gefallen.

 

33 Hans Peter Stauder

Ein Name, ein Programm. Hans Peter Stauder ist die Verkörperung des Widerstands gegen Naturverhunzung und Machtwillkür. Es wird die Zeit kommen, da Sexten diesem Mann ein Denkmal setzen wird. So wie es einem berühmten anderen, früher gehassten, heute allseits vereinnahmten Landsmann eines gesetzt hat. Der Frevel von Sexten muss gesühnt werden. Eine Stimme für die Grünen und Hans Peter Stauder heißt: So tut man nicht.

 

34 Franca Toffol

Il sociale è la sua vocazione. Ha lavorato all’Istituto per la promozione dei lavoratori (aggiungendoci ogni volta: e lavoratrici!). E’ presidente della Rete donne-lavoro e vicepresidente della Commis-sione provinciale pari opportunità. Fa volontariato. Progetta iniziative nel Comitato culturale del Teatro Cristallo di Bolzano. Convivere, dice, è prendersi cura. E’ rigore nelle scelte di vita. E’ diritto a una morte dignitosa. E’ imparare dalle donne. Franca parla poco e lavora molto. Se deve muoversi, cammina. I suoi passi sono leggeri sulla terra.

 

35 Andreas Unterkircher

Andreas Unterkircher steht für Vielfalt und Offenheit der Grünen, vor allem aber ist er ein beharrli-cher Anwalt der Bürgerrechte. Es braucht auch heute noch Mut, für die Rechte von Schwulen und Lesben einzutreten und dies in vorderster Front zu tun, als Präsident von Centaurus, der schwul-lesbischen Initiative Südtirols. Andreas überzeugt durch Argumente, zugleich durch die ihm eigene Freundlichkeit und Beharrlichkeit. Er ist jung genug, um zu erleben, wie Schwule und Lesben auch in Italien über die Rechte aller Bürger verfügen werden. Und sein Anteil daran wird wesentlich sein, er ist Teil unseres „Green Pride“.

 

 

 

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAINTERROGAZIONE

Nella seduta del 27/11/2012 è stata approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale la mozione 475/17 che impegna la Giunta “nel caso che il prossimo anno il numero di domande presentate per posti letto superi la disponibilità, a introdurre a partire dal bando successivo per l’accesso alle case dello studente della provincia di Bolzano realizzate dalla mano pubblica, o da essa finanziate, i criteri del bisogno e della condizione economica dello/della studente/essa e della sua famiglia tra gli elementi fondamentali che determinano la posizione dei/delle richiedenti nelle graduatorie”.

Si chiede:

  1. Quante domande per posti letto sono state presentate per l’anno accademico 2013-2014, quanti posti sono disponibili e di quanto, eventualmente, il bisogno eccede la disponibilità?
  2. La Giunta provinciale intende introdurre – e da quando – i criteri del bisogno e della condizione economica dello/della studente/studentessa e della sua famiglia tra gli elementi fondamentali che determinano la posizione dei/delle richiedenti nelle graduatorie?

Firmato Consiglieri

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Bolzano, 5 settembre 2013

 

Serve un sistema sanitario che consideri tutti gli esseri umani nella loro pienezza e che abbia come unico obiettivo il benessere di donne, uomini e bambini. E la loro crescente autodeterminazione. Come fare per raggiungere questo obbiettivo?

Le Donne Verdi invitano tutte e tutti a una serata sulla salute.  

Discutono con noi:

  • Ingrid Windisch, Medico di base a Bolzano
  • Bruno Engl, Primario della ripartizione ginecologia dell’Ospedale di Brunico
  • Gaia Mureda, Collegio delle Ostetriche

Moderazione: Sabina Frei

Dove e quando?
Lunedì, 9 settembre 2013, ore 18-20
Fondazione Alexander Langer
Via Bottai 5, Bolzano

Vi aspettiamo!

Brigitte Foppa Festa SEL 31.08.13

Dopo lunga discussione il Consiglio Comunale di Bolzano ha approvato la mozione di Brigitte Foppa sul “Bilancio Partecipato”.

 

Il Bilancio partecipato è uno strumento di coinvolgimento politico dei cittadini con l’obbiettivo volto agli investimenti della città. Sviluppato in Brasile e Nuova Zelanda viene praticato oggiggiorno in grandi città come Seviglia, in singoli quartieri di città come Londra, Berlino, Parigi e Roma come anche in comuni più piccoli come Grottammare o Altidona.

Si tratta di una procedura duratura e ripetuta che si basa su un processo di discussione autonomo svolto attraverso Internet o assemblee e/o incontri. Sulle proposte emerse da questo processo il Comune deve rendere conto rispetto al fatto di averle considerate e/o messe in atto o no.

Premesso ciò il Consiglio Comunale delibera

1. di riconoscere il principio del Bilancio Partecipato e di volerlo applicare, come linea di indirizzo, per il Comune di Bolzano;

2. di incaricare la Giunta di far elaborare un piano concettuale per l’implementazione del Bilancio Partecipato

3. di applicare, nell’anno di bilancio successivo, il Bilancio Partecipato per la Città di Bolzano.

 

Bolzano/Bozen, 22.02.2012

 

Consigliera Brigitte Foppa, Gemeinderätin

 

 

Il partenariato sociale è una gran bella parola. Spesso e felicemente usata dai politici per attirare l’attenzione sul dibattito sempre aperto tra politici, imprenditori e sindacati.

Ma il fatto è che, purtroppo, in Sudtirolo questa forma di comunicazione non è così presente come invece sembrerebbe a prima vista. Per questo motivo, i rappresentanti della “verdECOnomia – Grüne Wirtschaft” si sono incontrati con l’AFI-IPL per studiare i fatti.

Il modello di “partenariato sociale” nasce in Austria, dove c’è uno scambio di idee e proposte sulla base di gruppi di interesse giuridicamente definiti. La controparte simile in Italia sarebbe la “concertazione”, che purtroppo ha avuto un breve periodo di esistenza solo negli anni ’90. Il motivo era la necessità di una politica coordinata sul reddito e sulle politiche sociali, al fine di soddisfare i criteri per l’adesione all’Unione economica e monetaria. In Sudtirolo il “partenariato sociale” ha avuto un unico caso di specifica applicazione nei primi anni ’80 per lo sviluppo del Lerop (piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale).

Da allora, le parti sociali, le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro sono diventate sempre più delle istituzioni che si limitano a esprimere i loro interessi politici verso la giunta provinciale. Un precedente scambio tra le parti sociali, e un successivo portare avanti in ambito politico di compromessi già elaborati, in Sudtirolo non si svolge più.

Il gruppo “verdECOnomia – Grüne Wirtschaft” richiede che lo scambio tra le associazioni di categoria di tutti e tre i gruppi linguistici deve nuovamente avere luogo in un modo e in una intensità che sia degna del termine “partenariato sociale”. La politica deve creare le condizioni in modo che le parti sociali ottengano di nuovo il ruolo che li spetta nella definizione della nostra società economica e sociale.

 

Klaus Egger

portavoce „verdECOnomia – Grüne Wirtschaft“

+39 339 6219025

Verdi Grüne Vёrc