HomeBuon climaDell’ape mellifera se ne occupa l’apicoltore. Dell’ape selvatica dobbiamo occuparcene tutti/e.

Dell’ape mellifera se ne occupa l’apicoltore. Dell’ape selvatica dobbiamo occuparcene tutti/e.

COMUNICATO STAMPA

Che bello che il 20 maggio sia la Giornata internazionale delle api! È una ricorrenza che ci fa ricordare dell’importanza delle api mellifere, quelle che, impollinando i fiori e producendo il miele, fanno tanto bene al genere umano. Ma ci fa ricordare anche che in Sudtirolo ci sono più di 500 specie di api selvatiche, di cui spesso non sappiamo nemmeno dell’esistenza.

La maggior parte delle specie di api selvatiche non vivono in alveari, ma sono solitarie e da sole si occupano della propria riproduzione. Gli ambienti dove ripararsi e riprodursi vengono scelti con cura nelle crepe dei muri a secco, nel legno morto pieno di fori, tra cumuli di sassi. Dopo un anno, escono le giovani api che si occupano a loro volta della generazione successiva.

Ogni anno però spariscono un’infinità di ambienti per la loro nidificazione, perché tanti muri a secco, il legname morto e tanti cespugli spariscono dal paesaggio rurale. In più, il massiccio uso di pesticidi in agricoltura le tormenta e le distrugge.

Eppure, anche le api selvatiche sono, proprio come quelle mellifere, delle lavoratrici instancabili e impollinano innumerevoli piante spontanee e coltivate. Per le persone sono poco pericolose, perché, a differenza dell’ape mellifera, quelle selvatiche hanno un pungiglione poco sviluppato che usano di rado.

Che cosa può fare ognuno di noi per migliorare la situazione delle api selvatiche? “Nel proprio giardino, basta lasciare un angolo selvatico, con pietre, pezzi di legno e piante spontanee. Si possono acquistare i cosiddetti “hotel degli insetti”, o è anche facile realizzarli con materiali naturali di recupero e appesi al balcone. Le api selvatiche ne saranno ben contente” commenta Hanspeter Staffler.

Anche gli agricoltori possono fare molto, ad esempio riducendo l’uso dei pesticidi, oppure lasciando delle aree di compensazione ecologica, così come previsto nelle direttive Agrios.

E anche i Comuni hanno una grande responsabilità: superfici non usate o “improduttive” non devono essere cementificate, perché offrono delle preziose possibilità di nidificazione per altri tipi di api, come le andrene.

Il Gruppo Verde si impegna da sempre per la tutela delle api e della biodiversità. Prossimamente speriamo di presentare e discutere in Consiglio provinciale la nostra proposta di legge per una “Svolta ecologica” e la nostra mozione dedicata alla tutela di questi piccoli e importanti insetti.

19/5/2020

Author: Serena

Kommunikationsbeauftragte der Grüne Fraktion.

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