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Cava di S. Floriano: rispettare la data di chiusura

MOZIONE.

Il 7 settembre 2022 scadrà la concessione per la Cava di S. Floriano a Laghetti di Egna. La data di chiusura della cava è attesa da anni dalla popolazione che ha pagato un caro prezzo ambientale per questo impianto, con grossi disagi dovuti soprattutto a rumore e polvere.

Questa mozione intende dare voce alla volontà della popolazione, espressa ultimamente con una lettera aperta rivolta a noi consigliere e consiglieri provinciali. La lettera è stata firmata da 14 cittadine e cittadini confinanti con la cava ed era accompagnata dall’elenco completo delle oltre 500 firme con cui, nel 2016, la popolazione di Egna e Laghetti già aveva espresso chiaramente la richiesta della chiusura della cava alla data prevista.

Negli anni l’areale della cava si è espanso sempre di più, addirittura oltrepassando i confini del Parco naturale (circostanza che è stata segnalata anche al Tribunale di Bolzano).

La cava si trova in prossimità della zona abitativa di Laghetti/S. Floriano e dell’Ospizio per pellegrini Klösterle, vero gioiello storico-architettonico ed apprezzato centro culturale, per il quale l’attività di cava rappresenta una minaccia e un danno permanente.

La preoccupazione delle cittadine e dei cittadini di Laghetti ed Egna sono giustificate da voci insistenti che sembrano mettere in discussione il rispetto del temine citato per la chiusura della cava. I media hanno riferito che l’assessore provinciale competente starebbe valutando la possibilità di prorogare la concessione e di questo sarebbe stata già informata la sindaca di Egna Karin Jost.

Del resto, la volontà di ottenere la proroga da parte della società titolare della concessione ci è stata confermata dalla risposta data dall’assessore Achhammer alla nostra interrogazione n. 278 del luglio 2019. In essa si legge: “In data 24.04.2018 la società San Floriano Srl in persona del legale rappresentante ha inviato una lettera via PEC a più indirizzi della Provincia indicando come oggetto: ‘richiesta proroga autorizzazione cava San Floriano’. Nella lettera si chiede una proroga di otto anni dell’autorizzazione in scadenza il 07.09.2022. I motivi indicati nella lettera si riferiscono soprattutto al rallentamento dei lavori di estrazione e ai disagi provocati dalla presenza di reperti archeologici e del relativo personale dell’ufficio beni culturali, nonché ai danni subiti dal vincolo posto alle particelle di proprietà della società dove è ubicata la cava”.

Sono argomenti che i cittadini e le cittadine confinanti conoscono bene e contestano con forza, affermando che cava e reperti “sono due cose in nessun modo collegate. Gli abitanti della zona hanno potuto infatti constatare che i lavori di sfruttamento della cava, anche dopo il ritrovamento dei reperti, sono proseguiti senza alcuna interruzione”.

E così continuano nella loro lettera: “Già ora i lavori di sfruttamento della cava rappresentano un rilevante carico ambientale per gli abitanti di Laghetti, una proroga della concessione aggraverebbe ulteriormente la situazione. Risulta evidente che la società che detiene la concessione di sfruttamento della cava intende puntare ad un futuro utilizzo collegato agli scavi della tratta di accesso al Tunnel di Base del Brennero. Questa eventualità è assolutamente da impedire. Un nuovo cantiere porterebbe ad un ulteriore decadimento della qualità della vita oltre ad una sensibile svalutazione del valore degli immobili”.

Noi riteniamo che l’appello della popolazione debba ricevere dal Consiglio provinciale ascolto e una risposta positiva.

Tutto ciò considerato, il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale:

  1. A non prolungare la concessione della cava per non causare alle e agli abitanti di Laghetti di Egna ulteriori disagi derivanti dalla attività di estrazione e lavorazione della ghiaia.
  2. Non prevedere ulteriori attrezzature di cantiere nel sito della cava collegate ai lavori della tratta di accesso sud al BBT.
  3. Adottare una procedura trasparente nei confronti della popolazione, attraverso una tempestiva informazione e un’attiva partecipazione, sia per quanto riguarda la cava che per i futuri cantieri collegati alla tratta di accesso al BBT in Bassa atesina.

 

Bolzano, 10.11.2021

 

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

Author: Heidi

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