Bolzano, 18 gennaio 2013

Finchè la Provincia pretende per sé il monopolio dell’energia, nessun accordo sarà possibile.

Dopo che l’ex assessore Laimer – con la sua richiesta di patteggiamento – ha ammesso di aver gravemente alterato – per favorire SEL – le procedure di gara di tutte le concessioni idroelettriche, la SEL stessa e la Provincia non sono più interlocutori credibili in una trattativa nella quale finora la Provincia ha cercato semplicemente, con piccoli passi e qualche faccia nuova, di mantenere inalterato il monpopolio provinciale sull’energia e il conseguente conflitto di interessi che ha portato allo scandalo SEL e ha tagliato fuori i Comuni e le loro società pubbliche.

La Giunta provinciale e l’assessore Mussner, infatti, non hanno ancora capito la gravità e la profondità dello scandalo SEL e si sono finora dimostrati indisponibili a mettere in discussione la causa di fondo del fallimento della loro politica idroelettrica: il conflitto di interessi costituito dalla società SEL nella sua attuale configurazione (93% proprietà della stessa Provincia) che fa accordi fallimentari con i colossi ENEL ed EDISON e fa la guerra ai Comuni e alle loro società pubbliche.
Finché questo dominio provinciale continuerà, sarà impossibile coinvolgere i Comuni in un accordo. I Comuni non sono più disposti a subire lo strapotere di una Giunta provinciale che non è stata in grado di gestire correttamente le competenze sull’energia ed ha provocato lo scandalo più grave della storia dell’autonomia.

Solo una trattativa basata sulla pari dignità, che apra la strada all’uscita della Provincia dalla produzione idroelettrica, attraverso la cessione gratuita ai Comuni (tramite legge finanziaria) delle sue quote in SEL, e un complessivo riassetto dell’intero settore, che veda la Provincia limitarsi al ruolo di arbitro neutrale e rigoroso e i Comuni a gestire produzione e distribuzione, può gettare le basi per un accordo tra tutti i soggetti pubblici del territorio che ponga rimedio anche allo scandalo delle concessioni.

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

L’ Autobrennero ha comunicato oggi che intende investire 753 milioni di Euro per la costruzione di una terza corsia autostradale fino al confine della regione Trentino-Alto Adige.

Certamente un aumento del traffico porterà nuovi introiti per la società che gestisce l’autostrada. Nel calcolo dei costi però generalmente non viene preso in considerazione anche quanto è alto il prezzo che pagano la natura e la collettività.

Allargando l’autostrada a nord di Verona crescerà la pressione per avviare la terza corsia anche verso Bolzano, e sarà sempre più difficile impedirla una volta che il traffico sarà stato incanalato verso la nostra regione.

La A22 è una società le cui azioni sono per la maggioranza in mano all’amministrazione pubblica del Trentino Alto Adige. Curioso che chi governa reputa sempre molto importante affidarne gli incarichi alle persone – gli amici – giusti… e poi quando si tratta di gestire la politica della mobilità finge di non avere voce in capitolo.

 Per cui ribadiamo un’altra volta che la responsabilità di ciò che si fa della nostra terra, della nostra natura e della nostra salute ce l’ha chi ci governa – anche localmente!

 Per i Verdi-Grüne-Vërc

Brigitte Foppa e Sepp Kusstatscher, Portavoce Provinciali
Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, Consiglieri Provinciali

 

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Presentazione di Cristina Kury, Candidata per il Senato, collegio elettorale Burgraviato-Val Venosta

Lo so: non sono “il nuovo” che va di moda. Ma c’è un vantaggio: si conoscono con precisione i pregi e difetti di chi da più di vent’anni si impegna in politica. Quel che mi si addice è di essere battagliera, puntigliosa, coraggiosa e preparata, ma anche pignola, emotiva e di parte. Certamente di parte lo sono e con convinzione: dalla parte dei più deboli e dalla parte di chi non sa difendersi con la propria voce.

Nata a Cermes nel 1949, vive a Merano; laurea in lingue e letterature straniere; dal 1972 al 1993 insegnante nelle scuole superiori. Impegnata in diverse iniziative culturali. Nel 1990 eletta sulla lista verde-alternativa al Consiglio comunale di Merano. Nel 1993 eletta come capolista dei “Verdi-Grüne-Vërc” al Consiglio provinciale. Nel 1998 e 2003 riconfermata consigliera nonché capogruppo del suo gruppo politico nel Consiglio provinciale e regionale. Nel 2008 rinuncia ad un’ulteriore candidatura. Nel 2010 eletta al Consiglio comunale di Merano arrivando al ballottaggio col sindaco della SVP.

Homepage: http://meranmerano.wordpress.com/

 

Presentazione di Michil Costa, Candidato per il Senato, collegio elettorale Val Pusteria-Valle Isarco

Michil è un nome ladino. Io sono un ladino.

Faccio l’oste. Assieme alla mia famiglia gestisco l’Hotel La Perla di Corvara.
Amo il rock, e sono uomo di natura. Tutti noi siamo natura. Sono profondamente legato alle nostre montagne, per cui desidero un turismo sostenibile. Non credo in un’economia dalla crescita smisurata, ma in un’Economia del Bene Comune, nel rispetto di Pachamama, la nostra Madre Terra, a cui vorrei fosse riconosciuto il diritto di difendersi da sfruttamento ed abuso.

Vivo con Joe, mia ispiratrice e fonte di gioia continua.

Michil é n inom ladin. Iö sun n ladin.

Iö fesc l’ustì. Adüm a mia familia condüji l’Hotel La Perla a Corvara. L’rock me sa bel, mo i sun ince om de natüra. Düc nos sun natüra. I sun dassën tachè a nostes muntes, i ures n turism sustenibl tles Elpes. I ne crëi nia a na economia co crësc zënza fin, mo a na Economia dl Bëgnester de Düc, tl respet de Pachamama, nosta Uma Tera. Pur ëla uressi l’dërt de podëi se defënn da sola, da sfrutamënt y da abus.

Iö vir cun Joe, mia ispiraziun y gran ligrëza.

Homepage: http://michilcosta.wordpress.com/
facebook: http://www.facebook.com/michil.costa
twitter: https://twitter.com/michilcosta

Presentazione di Florian Kronbichler, Capolista dei Verdi dell’Alto Adige con Sinistra Ecologia Libertà

  • Nato il 17 luglio 1951 a Riscone di Brunico, terzo di otto figli maschi e una femmina di famiglia contadina;
  • Dal 1981 residente a Bolzano, sposato con Rosmarie Spornberger, insegnante di diritto ed economia, con tre figli: Thomas, Jakob e Judith;
  • 1971 maturità classica al Vincentinum di Bressanone;
  • 1975 laurea in scienze politiche all’Università di Padova;
  • Anni 1970, per due volte eletto presidente degli Universitari Sudtirolesi (SH);
  • Fine anni 70, impegno politico nel Partito Socialdemocratico Sudtirolese.
  • Dipendente provinciale prima da responsabile al riconoscimento di titoli di studi esteri, poi alla programmazione economica;
  • Dal 1980 al 1988 redattore presso il quotidiano „Alto Adige“, addetto al „Deutsches Blatt“;
  • Dal 1988 al 2000 redattore e per due volte direttore del settimanale FF;
  • Dal 2000, uscito dall’FF, lavoro da giornalista freelance e autore di libri;
  • Dal 2001 collaboratore libero del quotidiano „Neue Südtiroler Tageszeitung“;
  • Da 2001 al 2002 autore del quotidiano „Il mattino“;
  • Dal 2003 editorialista del „Corriere dell’Alto Adige“;
  • Pubblicazioni di rilievo: una biografia di Alexander Langer; la storia dei Verdi sudtirolesi, un libro-ritratto degli Amici della lirica, testi ai libri con foto di Flavio Faganello, Othmar Seehauser e (in fase di elaborazione) un nuovo libro-reportage sui contadini di alta montagna;
  • La mia specialità sono commenti, corsivi e rubriche di ogni tipo;
  • La mia massima giornalistica: scrivere bene, significa lasciar via.—Homepage: http://www.floriankronbichler.it/
    facebook: http://www.facebook.com/florkronbichler
    twitter: https://twitter.com/florkronbichler

Le tasse sono uno strumento importante

L´obiettivo di una buona politica fiscale è di contribuire a un´equa distribuzione della ricchezza, in modo da diminuire il divario tra ricchi e poveri. I Verdi si pronunciano a favore di uno spazio di manovra locale e nazionale nella politica fiscale . In particolare:

  • Rivedere il DURP (per esempio contemplare le attività aziendali), trattare contributi a persone e famiglie e rivedere determinate sovvenzioni come quelle, ad esempio, per i libri scolastici.
  • Coinvolgere le parti sociali (datori di lavoro, dipendenti e il terzo settore) nella determinazione delle tasse.
  • Usare la libertà d´azione nella determinazione del l´IMU, ad esempio, tramite un incremento di tassazione in un secondo immobile non abitato.
  • Cooperare con le autorità fiscali dello stato per combattere l´evasione fiscale e la fuga di capitale. La provincia dovrebbe controllare e, dove possibile, proclamarsi come parte civile.
  • Nessuna autonomia fiscale totale altrimenti confrontiamo pericoli di distorsioni di concorrenza tra le Regioni (ad esempio la dichiarazione auto)
  • Pretese della Provincia allo Stato: introdurre la tassazione dell’eredità, tassare il capitale e le transazioni finanziarie.

Alloggio decente e alla portata tutti

Alloggiare in Alto Adige in media è troppo caro. Spesso, una percentuale molto elevata di reddito (anche 50%) deve essere spesa in affitto nel mercato immobiliare privato in Alto Adige. Il bisogno fondamentale di alloggi sociali richiede più interesse pubblico.

Proposte concrete sono:

  • Una forte iniziativa edilizia sociale che coinvolge le comunità.
  • Ristrutturazioni ad alta efficienza energetica di edifici esistenti con nuovi modelli di finanziamento (Provincia, banche, cittadine e cittadini).
  • Gli alloggi a prezzi accessibili iniziano con l’edilizia sociale – l’edilizia sostenibile riduce il costo di costruzione e di manutenzione, inoltre fa bene alla salute (offre un clima migliore, richiede meno calore d´inverno e meno energia elettrica per cittadine e cittadine più sane e più felici)
  • Vivere nella natura, rinverdire la città: No! Ai nuovi edifici, senza orti e giardini ( anche sui tetti, ….)
  • Affidare gli appartamenti non abitati all’edilizia sociale per affittarli, e nei casi non vi sia alcuna volontà di affittare questi appartamenti a lungo termine – vengano espropriati.
  • Riconsiderare i sussidi per la : meno proprietà, più affitti.
  • Costruire in modo più facile ed economico.

Educazione, Professione e formazione professionale

Il settore pubblico dovrebbe diffondere lo slogan europeo Life Long Learning (L.L.L.) a tutti i livelli in modo più chiaro e per fornire migliori requisiti di accesso.

  • Incentivi per le imprese che investono in istruzione e formazione per creare apprendistato.
  • Non ci devono essere tagli alle istituzioni che promuovono educazione e formazione professionale.

Sanità

  • Mantenere il sistema finanziario della sanità pubblica.
  • Rafforzare e riconoscere la prevenzione e un sano stile di vita per le cittadine e i cittadini,
  • Facilitare la discussione su temi come: il senso della vita, lavoro, tempo libero, altre attività e occupazioni, alimentazione, stress, ecc.
  • Migliorare la sicurezza sul lavoro.
  • Non avere medici del servizio sanitario che esercitano contemporaneamente la professione da privato.

Sulla strada per un reddito base incondizionato

Un problema della politica sociale altoatesina è che ci sarà una divisione tra prevenzione e cura, e le competenze giuridiche e amministrative tra l´UE, lo Stato, la regione e la provincia (gestione dei distretti comunali) saranno suddivise in modo impreciso. Inoltre, c´e una confusione tra le misure a base fiscale e la copertura di contributi. I Verdi sono a favore di una fusione della previdenza e dell’assistenza socialee per una maggiore trasparenza nelle competenze di base fiscale e sicurezza a tutte/i le/i cittadine/i. In particolare:

  • La creazione di un fondo di reddito d’imposta – finanziato che comprende il reddito minimo, la salute, servizi alla famiglia, cura, l´istruzione e il sostegno all’alloggio.
  • Una fusione degli organi per il benessere sociale e i piani pensionistici a un reddito minimo a competenza nazionale ( Stato: pensione sociale, la disoccupazione, la cassa di compensazione salariale. Regione: La mobilità, i soldi, la disoccupazione. La provincia: pensione d´invalidità civile, minimo sociale, istituzioni come l´INPS) ridurre la burocrazia in un unico banco di servizio.
  • Reddito di base incondizionato per tutti i minori
  • Promuovere l´equità, le iniziative dei cittadini finanziato attraverso fondi aggiuntivi per previdenza complementare, assistenza e servizi sanitari.

I nostri servizi sociali hanno bisogno di fornitori sia privati che pubblici.

I servizi sociali sono delegati dallo Stato ai comuni , agli enti territoriali e in parte vengono gestiti da fondazioni e dalle organizzazioni senza scopo di lucro. I Verdi sono a favore della diversità nei servizi sociali, anche se questo ha bisogno di una governance accurata. L’assunzione di responsabilità deve venire incoraggiata, l’iniziativa consentita e la solidarietà rafforzata. Associazioni, fondazioni, cooperative sociali e altre organizzazioni senza scopo di lucro sono una risorsa per i servizi sociali pubblici e permettono e rafforzano il coinvolgimento della comunità, l’innovazione sociale, l’assunzione di responsabilità e la solidarietà. In concreto:

  • Controllo della LG 13/91 sulla riorganizzazione dei servizi sociali
  • Una maggiore autorevolezza agli enti pubblici. Allo stesso tempo, ci vuole la partecipazione nella pianificazione e nei processi decisionali degli individui e delle organizzazioni non-profit.
  • Rafforzare la cultura dell’attenzione, della semplicità, della lentezza della professionalità, della partecipazione, acquisizioni di responsabilità, le reti sociali, valorizzare le cose nel loro contesto.
  • I comuni dovrebbero finanziare organi intercomunali nell´ambito della previdenza sociale e dei servizi sociali con una quota pro capite solidale.
  • L’approvazione e l’accettazione di diverse logiche d’azione e dei risultati.
  • Assistente sociale è una professione “nascosta” nella vita quotidiana dei cittadini; vista dal basso; Empowerment; coinvolgimento.
  • Controlli e incentivi fiscali per un’occupazione regolare della cura privata
  • Accordi integrativi regionali per i dipendenti del terzo settore
  • Regole di outsourcing con pensieri di cooperazione e non di competizione contro il dumping a gare d’appalto nel settore sociale e per l’apertura e il controllo della qualità dei servizi.

Economia per le persone – a livello locale e in modo sostenibile

Obiettivo di qualsiasi attività economica è quello di soddisfare le esigenze delle persone, non di massimizzazione del profitto. Non è il denaro e il consumo che ci rendono felici, ma soddisfare i bisogni di base, la salute fisica e il benessere mentale, l’educazione, la cultura, le reti sociali, l’autorealizzazione e le buone relazioni. Noi sosteniamo le filiere economiche regionali e società democraticamente organizzate. La crescita economica non significa prosperità per tutti, ma il consumo di risorse, il consumo di energia, lunghe distanze di trasporto, aumento delle emissioni, aumento del consumo … cicli economici regionali e piccole imprese di lavoro funzionano anche senza una grande crescita. In particolare, chiediamo:

  • Incentivi fiscali per imprese radicate sul territorio, rispettose dell’ambiente e democraticamente strutturate
  • Produzione di prodotti durevoli, riparabili, riciclabili
  • Riciclaggio regionale
  • Tassazione dei consumi energetici
  • Incentivi per il consumo sostenibile secondo i principi della permacultura: rifiutare, ridurre, riutilizzare, riparare, reciclare(evitare, ridurre, riutilizzare, riparare, reimmettere nel ciclo)

Prestazioni familiari

In famiglia si intrecciano il sostegno individuale e l’incentivazione di una comunità solidale. Abbiamo bisogno di:

  • Una combinazione di servizi di prestazioni e di cassa
  • Una netta separazione tra gli assegni familiari e le prestazioni di assistenza all’infanzia
  • La fusione dei tre fondi della famiglia (paese, regione, paese)
  • Cura neonati come l’assistenza sociale e l’istruzione
  • Indennità per i membri a carico della famiglia (quota esente).
  • L’agenzia della famiglia deve essere un luogo d’incontro e di riflessioni.

Diritto ad assistenza e cura

Cura e assistenza vengono garantite all’interno delle famiglie, attraverso il lavoro professionale e dalle reti sociali. Tutte queste prestazioni devono essere ugualmente riconosciute e incoraggiate:

  • Analisi degli effetti degli assegni di accompagnamento: per che cosa vengono usati? Che impatto hanno sull’occupazione e la previdenza per le donne?
  • Reti sociali e al sistema integrato di professionisti, familiari e reti sociali locali
  • Attenzione ai diritti del lavoro nell’assistenza e nella cura sanitaria.

Migrazione

La presenza di stranieri (UE, extra UE, rifugiati) è un dato di fatto. Questo è un processo non reversibile, che ha bisogno di essere digestito con consapevolezza:

  • L’accoglienzacome espressione di impegno per i diritti umani universali e di solidarietà attraverso le frontiere
  • La migrazione è causata da esigenze politiche, umane e sociali. Culturalismo è spesso confusione ideologica. È necessario discutere in questa direzione.
  • I diritti sociali devono essere negoziati da questo punto di vista
  • Collegare maggiormente la cooperazione internazionale con le politiche rivolte all’integrazione in Sudtirolo(vedi possibili strategie d’uscita per l’emergenza profughi dal Nord Africa).

Bolzano 30/09/2012

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