INTERROGAZIONE.

L’arte e la cultura hanno bisogno di spazi per l’attività creativa, e questi spazi costano. Per chi lavora nel mondo dell’arte e della cultura, la ricerca di un atelier o di uno studio adeguato, e soprattutto a prezzi accessibili, si sta rivelando più difficile che mai.

Soprattutto nelle città stiamo assistendo a un surriscaldamento del mercato immobiliare. Lì dove molte persone non trovano più alloggi da comprare o affittare a prezzi accessibili, anche molte artiste e molti artisti non riescono più a pagarsi locali adeguati in cui lavorare.

Uno sguardo a nord ci mostra cosa potrebbe fare la mano pubblica per sostenere il settore creativo. Molti Comuni e Länder della Germania e dell’Austria sostengono artiste/artisti e professioniste/professionisti della cultura dando loro in affitto atelier, spazi di lavoro e uffici a canoni vantaggiosi, mettendo loro a disposizione locali non utilizzati per un uso temporaneo oppure offrendo loro atelier agevolati.

La città di Vienna, per esempio, assegna ai diplomati delle accademie di belle arti e di arti applicate, a titolo gratuito e per un tempo determinato, spazi in cui lavorare nei cosiddetti START-Atelier. A Berlino invece esiste un ufficio apposito con una incaricata o un incaricato, e quindi un servizio al quale le artiste e gli artisti in cerca di un atelier possono rivolgersi e avere consulenza. La Baviera poi utilizza parte dei fondi destinati alla cultura per un sostegno a chi cerca un atelier, assegnando aiuti mensili a copertura delle relative spese di locazione.

Visto che anche nella nostra provincia si cercano disperatamente spazi in cui chi svolge un’attività in ambito artistico e culturale possa operare, urge un intervento della Provincia. L’arte ha bisogno di un ulteriore elemento di sostegno, vale a dire di avere spazi in cui creare e lavorare.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di individuare adeguati locali vuoti di proprietà della Provincia, e di metterli a disposizione di artiste/artisti e professioniste/professionisti del settore culturale come spazio di lavoro fisso o temporaneo;
  2. di individuare, nel corso del censimento degli edifici non utilizzati previsto nei programmi di sviluppo comunale di cui alla legge provinciale n. 9/2018, gli immobili vuoti di proprietà comunale che potrebbero essere usati come locali di lavoro da artiste e artisti e da professioniste e professionisti del settore culturale nonché come spazi espositivi e luoghi di rappresentazione;
  3. di incoraggiare, con un’apposita campagna, persone private proprietarie di immobili a mettere a disposizione in modo stabile o temporaneamente locali vuoti e non utilizzati affinché vengano usati come atelier o spazi espositivi;
  4. di istituire uno sportello centrale al quale le artiste e gli artisti alla ricerca di un atelier possano rivolgersi, che funga anche da tramite tra le operatrici e gli operatori del settore culturale e le locatrici e i locatori privati che affittano (temporaneamente o in modo stabile) i loro beni immobili come atelier o spazio espositivo;
  5. di mettere a disposizione, nell’ambito di un apposito programma di sostegno, aiuti per atelier e spazi di lavoro affittati o comprati.

Bolzano, 12.08.2021

f.to consiglieri provinciali

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

Questa interrogazione è disponibile solo in lingua tedesca.

ANFRAGE ZUR SCHRIFTLICHEN BEANTWORTUNG.

Seit Jahren organisiert Südtirol tolle Projekte zum Zusammenleben der Sprachgruppen und zur Zweisprachigkeit in den Schulen. Die „settimana azzurra“ ist ein solches Beispiel für ein gelungenes Projekt, bei dem Kinder italienischer und deutscher Muttersprache sich über ein Schuljahr zusammen austauschen und als Höhepunkt gemeinsam ans Meer fahren. Das kann in der Praxis nur funktionieren, weil passionierte Lehrpersonen voll und ganz dahinter stehen und an die Wichtigkeit des Sprachenlernens auch außerhalb der Schule glauben. Leider stehen solche Projekte oft vor dem Aus bzw. können gar nicht beginnen, weil die Finanzierung schwierig ist.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wie viele Beiträge hat das Land in den vergangenen 5 Jahren für die „Settimana Azzurra“ zur Verfügung gestellt? (Wir bitten um eine genaue Auflistung nach Jahren).
  2. Wie viele Schulen haben in den letzten 5 Jahren das Projekt „settimana azzurra“ gestartet? (Wir bitten um eine genaue Auflistung nach Jahren).
  3. Wie ist die Außendienstvergütung der Lehrpersonen geregelt? Werden solche Projekte in der Praxis abgesagt, weil die Schulen nicht genügend Ressourcen für den Außendienst zur Verfügung haben?
  4. Besteht die Möglichkeit eines Beitrags-Systems für den Außendienst der Lehrpersonen?

Bozen, 31.05.2023

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

INTERROGAZIONE

Il 5 giugno 2019 il Consiglio provinciale ha approvato la mozione n. 16/18-XVI “Facciamo qualcosa per le specie animali e vegetali a rischio estinzione”. Ancora non abbiamo ricevuto la relazione sullo stato di attuazione e nemmeno riusciamo a trovarla sul sito del Consiglio.

Pertanto, chiediamo alla Giunta provinciale:

  1. A che punto è l’attuazione della mozione n. 16/18-XVI?
  2. Si chiede la relazione sullo stato dell’arte della suddetta mozione.

Bolzano, 31.05.2023

Cons. prov.

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA

Ogni anno mille giovani lasciano l’Alto Adige: questo è emerso da uno studio presentato recentemente da Stefan Luther, direttore del Servizio Mercato del lavoro, e Philipp Achammer. Una sfida sociopolitica che ha bisogno di risposte e azioni concrete.

L’emigrazione dei giovani ha assunto proporzioni drammatiche: per ogni dieci altoatesini che ricevono una formazione professionale all’estero, otto vi rimangono e solo due rientrano. Questi sono gli ultimi dati dell’Ufficio osservazione mercato del lavoro.

Da anni l’emigrazione dei giovani altoatesini all’estero è motivo di preoccupazione. Il fenomeno è aumentato costantemente negli ultimi dieci anni. Spesso e volentieri, al termine della formazione, si sente dire: “Quando avrò finalmente trovato un buon posto in Alto Adige, altrove avrò già cambiato lavoro tre volte”.

Questo vale soprattutto e purtroppo sempre più spesso per le professioni come medicina, infermieristica e istruzione. Ma non solo: anche le persone laureate in informatica, ingegneria, agronomia o economia vengono assunte lontano. L’elenco è lungo e si allunga ogni anno.

La pubblica amministrazione ha avvertito questa tendenza già una decina di anni fa; in un certo senso, era il termometro della fuga dei cervelli. Ciò ha a che fare con gli ostacoli che le persone devono superare per ottenere un lavoro nella pubblica amministrazione: riconoscimento del titolo di studio, patentino di bilinguismo e concorso. Nel complesso, ci vogliono due anni. Ma due anni sono una mezza eternità per i giovani.

A questa sfida si contrappongono le allettanti offerte di grandi città come Vienna, Monaco o Zurigo. Le/i nostre/i giovani sono ben istruite/i, parlano correntemente tedesco, italiano e inglese. Sono perfettamente adatte/i al mercato del lavoro e vengono corteggiate/i e assunte/i rapidamente con buoni stipendi già al primo incarico.

E l’Alto Adige resta indietro: da una parte salari bassi e affitti salatissimi, dall’altro motivazioni personali e maggiori opportunità di lavoro. La provincia può fare poco in fatto di motivazioni personali e opportunità attraenti delle metropoli, ma può fare molto per quanto riguarda i salari bassi e gli affitti salati.

Da dieci anni a questa parte, le/i dipendenti pubblici sono costretti a tirare la cinghia: mentre masse di denaro vengono investite in strade e funivie, insegnanti, infermieri e addetti alla manutenzione delle strade devono accontentarsi delle briciole. La contrattazione collettiva è stata ritardata per anni, fino ad arrivare a una perdita salariale reale del 20%. Prima delle elezioni, la giunta provinciale sembra voler fare qualche miglioramento, ma non vuole colmare il divario del 20%.

In quanto datore di lavoro di circa 40.000 dipendenti, la Provincia avrebbe potuto stabilire degli standard in termini di salari: buoni salari nel settore pubblico si traducono in buoni salari nel settore privato. Buoni salari nelle scuole e nell’edilizia non avrebbero impedito completamente la fuga dei giovani, ma avrebbero potuto rallentarla.

“Ora la fuga dei cervelli è ufficialmente riconosciuta. Un cambiamento di rotta non si fa da un giorno all’altro, ma di sicuro la rotta deve essere ritracciata: un chiaro aumento dei salari in generale, una politica per alloggi a prezzi accessibili e la promozione di realtà creative come la BASIS di Silandro sono solo alcune idee.”

Bolzano, 30.5.2023

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Il Consiglio di stato (sentenza N. 03879/2023REG.PROV.COLL. N. 05772/2020 REG.RIC. pubblicata il 18/04/2023) ha annullato la delibera n. 106/2018 in cui la Provincia autorizzava la realizzazione di un nuovo impianto di risalita di 1.310 metri di lunghezza e una nuova pista a Solda, in un’area di 4,47 ettari nel Comune di Stelvio, in pieno Parco Nazionale dello Stelvio, a completamento del grande carosello sciistico “Ortler-Ronda”, tramite la realizzazione di impianti, con una portata di 550 persone all’ora. L’area sciistica, tuttavia, resta prevista nel Piano del Parco, adottato con delibera della Giunta provinciale n. 522 del 26/07/2022.

Si chiede:

  1. Viste la delibera di giunta n. 522 / 2022 che adotta la proposta del Piano e del Regolamento del Parco dello Stelvio e la sentenza del Consiglio di Stato che annulla la delibera n. 106 / 2018, intende la Giunta, come conseguenza della citata sentenza, rivedere la zonizzazione del parco, relativamente alla zona D2 estesa dalla citata delibera 106?
  1. Se sì, quando la proposta di piano del parco sarà nuovamente adottata nella forma rispettosa della sentenza?
  1. Se invece la Giunta non intende modificare la zonizzazione citata, su quali motivazioni sia giuridiche che politiche si basa questa decisione?
  1. Quali sono i prossimi passi che verranno fatti in riferimento ai citati impianti sciistici e chi li farà?

Bolzano 30.05.2023

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

 

COMUNICATO STAMPA.

I verdi hanno presentato oggi un altro candidato per le elezioni provinciali. Giulio Angelucci, bolzanino persona conosciuta per il suo lavoro e impegno nel settore ambientale, soprattutto nel campo dei rifiuti. Angelucci si occupa di pianificazione ambientale, seguendo, coordinando e concependo più progetti di riduzione dei rifiuti portati avanti dall’agenzia per l’ambiente. Ha seguito tematiche complesse come l’implementazione di sistemi di monitoraggio ambientale con particolare riferimento alle emissioni di nanopolveri e attualmente è impegnato nell’applicazione a livello locale del pacchetto di economia circolare e nella riformulazione del sistema di gestione provinciale dei rifiuti.

Angelucci porta alla politica il suo bagaglio di competenze tecniche. “Ma anche la consapevolezza che la crisi climatica ci mette, come umanità, davanti a delle scelte coraggiose. La crisi ambientale mostra come il mondo sia un sistema complesso e articolato, dove la tecnologia è in grado di dare solo alcune, seppur importanti, risposte. L’approccio deve essere integrato. È necessario agire su più ambiti,” così Angelucci sul perché della sua candidatura nei Verdi.

Su questi temi Angelucci potrà sicuramente dare il suo contributo programmatico. Lo sintetizza così:

  • Stili di vita:

o   Potenziare l’educazione ambientale nelle scuole, introducendo anche il tema della ecologia interiore, cioè una coscienza ecologica.

o   promuovere campagne di sensibilizzazione su stili di vita consapevole, coinvolgendo anche le associazioni di categoria.

  • Spreco alimentare: Abbiamo un obiettivo comunitario che impone di ridurre del 50% lo spreco alimentare, ma non sappiamo se produciamo 80 o 150 kg/anno di spreco alimentare a persona. Per stabilire una strategia è indispensabile almeno avere il dato di partenza. Lo spreco del resto è fortemente condizionato dalle nostre scelte di vita (consumistiche, di comfort, di posizionamento, ecc.) che vanno quindi ripensate senza tornare a forme necessariamente austere.
  • Fare della provincia di Bolzano un distretto di economia circolare, partendo da alcune filiere. Sappiamo che il campo dell’edilizia è uno di quelli che maggiormente impattano sulla impronta ecologica. E qui è indispensabile concepire edifici ad alte prestazioni energetiche.
  • Rivedere il meccanismo dei finanziamenti anche con la riorganizzazione dei settori storici della tutela dell’ambiente tecnica (il cosiddetto technischer Umweltschutz). I servizi pubblici locali possono spogliarsi dell’aspirazione imprenditoriale nell’idea di copiare i privati cercando l’efficacia ancor prima che l´efficienza, con lo scopo di avere tariffe per i servizi pubblici che siano sostenibili e trasparenti. I finanziamenti pubblici dovranno prioritariamente essere impiegati nelle due grandi emergenze, che sono: la siccità (con interventi di mitigazione) e la transizione energetica.

“Con le dovute cautele è possibile affermare che la desiderabilità della transizione ecologica ha più possibilità di successo partendo da una dimensione locale, intesa come dimensione comunitaria tangibile, dove è possibile l’identificazione delle persone con la natura circostante. È necessario che ritorniamo al significato profondo delle parole: economia significa gestione dei beni della casa. Non viviamo di economia, viviamo dei frutti della terra, delle materie prime, l’economia ha l’importante compito di gestire bene queste risorse”, conclude Angelucci.

 

Giulio Angelucci – Biografia

Dal 2001 direttore dell’Ufficio Gestione Rifiuti presso l’agenzia per la protezione dell’Ambiente della provincia di Bolzano.

Nella sua lunga attività professionale e istituzionale ha spaziato in più campi, in particolare in quello della riduzione dei rifiuti, con diverse iniziative come le Lavastoviglie mobili il servizio di riparazione delle biciclette, la certificazione Green event, la campagna di sensibilizzazione più o meno rifiuti incentrata sul vuoto a rendere.

Ha coordinato e condotto per diversi anni l’attività di educazione ambientale con progetti come “La merenda ecologica”, la mostra per le scuole “più o meno rifiuti”, “la tigre di carta”.

Si occupa da molti anni di strategia e pianificazione ambientale, ma anche di sistemi tariffari e dei servizi pubblici, nonché di monitoraggio con particolare riferimento alle emissioni di nanopolveri, i cui risultati sono stati presentati ai convegni internazionali che si sono tenuti a Pula (Sardina 2007, 2009), Venezia (2009) e Zurigo (CEM 2007, 2011).

Attualmente è impegnato nell’applicazione del c.d. “pacchetto economia circolare” e nella riformulazione del sistema di governance e di gestione provinciale dei rifiuti.

Ha sempre accompagnato l’attività lavorativa con studi e approfondimenti che sono stati pubblicati in diverse riviste e volumi collettanei. 

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÁ

 L’articolo 39 della legge provinciale 9 del 2018 fissa il vincolo per alloggi riservati a residenti. L’articolo 97 fissa le sanzioni per eventuali violazioni.

 Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. A chi spetta il controllo del vincolo per residenti previsto dalla LP 9/2018?
  2. Come avviene questo controllo? In particolare, viene fatto un controllo a campione e con quali criteri, sia territoriali che temporali che quantitativi?
  3. Quanti alloggi vincolati per residenti sono stati controllati ogni anno in termini assoluti, e in percentuale rispetto al totale delle abitazioni vincolate, per gli anni intercorsi dalla approvazione della legge nel luglio 2018 fino ad oggi? Si chiede il dato – se possibile – scomposto per comprensori.
  4. Quante violazioni del vincolo per residenti sono state rilevate ogni anno, in termini assoluti, e in percentuale rispetto al totale delle abitazioni controllate, per gli anni intercorsi dalla approvazione della legge nel luglio 2018 fino ad oggi? Si chiede il dato – se possibile – scomposto per comprensori.
  5. I controlli vengono fatti anche su segnalazione? Se sì, le segnalazioni sono arrivate da privati o anche enti pubblici, come i Comuni? Quante segnalazioni sono pervenute, distinguendo per comprensorio, dal luglio 2018 ad oggi? Quante sono arrivate da privati e quante da enti pubblici, specificando da quali enti?

Bolzano 23.05.2023

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÁ

 La città di Bolzano si trova in emergenza abitativa, recenti studi calcolano in diverse migliaia di appartamenti il fabbisogno dei prossimi anni. Per non consumare suolo naturale, si spera nella messa a disposizione di aree già edificate e in particolare delle caserme.

 Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. A che punto è la trattativa tra Stato e Provincia sulla cessione delle caserme di Bolzano?
  2. Quali caserme sono oggetto della possibile cessione?
  3. A quanti metri quadri, o ettari, corrisponde la superficie interessata?
  4. Quali sarebbero i termini di un possibile accordo Stato-Provincia?
  5. La Provincia trasferirebbe poi le aree ottenute al Comune? Il trasferimento sarebbe gratuito, o ci sarebbe uno scambio e in questo caso, in quali termini?
  6. Quali tappe sono ancora da percorrere per arrivare a una positiva conclusione della trattativa e quali tempi sono prevedibili per arrivare a una cessione?
  7. Quali caserme resterebbero invece di proprietà dello Stato e a quali reparti sarebbero destinate?

Bolzano 23.05.2023

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÁ

Nell’articolo 39 della legge provinciale 9/2018 i commi 4 e 4 bis regolano i casi in cui alloggi vincolati per residenti vengano lasciati vuoti oltre i termini consentiti (un anno dall’agibilità e 6 mesi da quando si rende libero). In questi casi il proprietario deve darne comunicazione al Comune e è obbligato ad affittare l’alloggio a canone provinciale o all’Ipes o a persone aventi diritto indicate dal Comune. La procedura è disciplinata con regolamento comunale. La recente riforma dell’art. 39 ha rafforzato questa norma.

 Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Quali Comuni si sono dotati del regolamento comunale previsto dall’art. 39 c. 4 bis della LP 9/2018?
  2. Quante comunicazioni di alloggi vincolati per residenti lasciati vuoti oltre i termini di legge sono pervenute ai singoli comuni della provincia dal luglio 2018 ad oggi? Si chiede il dato distinto per comuni.
  3. Quanti alloggi vincolati per residenti, lasciati vuoti oltre i termini di legge, sono stati affittati a canone provinciale a persone aventi diritto indicate dai Comuni della provincia dal luglio 2018 ad oggi? Si chiede il dato distinto per comuni.
  4. Quanti alloggi vincolati per residenti, lasciati vuoti oltre i termini di legge, sono stati affittati a canone provinciale all’IPES dal luglio 2018 ad oggi? Si chiede il dato distinto per comuni.

Bolzano 23.05.2023

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Questa interrogazione è disponibile solo in lingua tedesca.

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE

Vor ca. einem Monat erhielt die Grüne Fraktion die Antwort auf ihre Anfrage zu einer möglichen Potenzierung des Liftes auf die Langkofelscharte. Lange schon gab es Gerüchte, der aktuelle Korblift solle durch einen größeren ersetzt werden. Dies bestätigte auf unsere Anfrage auch Landesrat Alfreider: Es gebe Bestrebungen eine Umlaufbahn zu errichten, „technisch bedingt durch eine leicht abgeänderte Trasse“. Ansonsten wollte der Landesrat jedoch von keinem genauen Projekt was wissen. Nicht einmal einen Monat später liegt plötzlich ein Projekt vor, das die schlimmsten Erwartungen bestätigt. Mehr als verdoppelt würde die Kapazität der Bahn, die Kubatur der Bergstation würde vervierfacht.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Seit wann hat die Landesregierung Kenntnis vom oben beschriebenen Projekt?
  2. Wie bewerten die zuständigen Landesräte das Projekt?
  3. Wann wird entschieden, ob und in welcher Form das Projekt genehmigt wird? Wie ist der genaue Vorgehens-Iter?
  4. Gehört das Gröderntal zu jenen touristischen Gebieten, die mehr (Tages)Tourist:innen benötigen? Wir ersuchen um eine Bewertung der Landesregierung.
  5. In welches Unterkapitel des Klimaplans fügt sich eine Potenzierung des Korbliftes ein? Wir ersuchen um eine Stellungnahme in Bezug auf die Nachhaltigkeit.

Bozen, 22.05.2023

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler