HomeBuon lavoroInvisibili al centro: il lavoro sottovalutato delle segretarie scolastiche

Invisibili al centro: il lavoro sottovalutato delle segretarie scolastiche

COMUNICATO STAMPA.

Ci sono professioni di cui si parla molto e altre di cui non si parla quasi mai. Le segreterie delle scuole appartengono a queste ultime. Le mozioni sul personale non docente presentate  qualche mese fa in Consiglio provinciale dalle consigliere Foppa e Rieder sono state respinte. Brigitte Foppa ha poi visitato la segreteria di una scuola per farsi un’idea delle condizioni di lavoro. Si trattava della segreteria di un distretto scolastico in lingua italiana. Le/i sei dipendenti hanno parlato volentieri della loro routine quotidiana, che loro stesse/i percepiscono come per lo più sottoesposta.

Gestiscono una realtà piuttosto complessa: una scuola media e diverse scuole primarie, tra cui una situata in un altro comune; più di 100 insegnanti, con continui trasferimenti; diverse centinaia di alunni e i loro genitori, molti dei quali con un background migratorio. A causa dell’autonomia delle scuole, i compiti sono aumentati a dismisura.

Motore della scuola senza riconoscimenti.

Di fatto se una segreteria smette di funzionare bene, tutta la scuola smette di funzionare. Eppure, i salari sono molto bassi, essendo molte collaboratrici in part-time e/o del 4° livello funzionale.

Il lavoro in una scuola ha parecchia “stagionalità”: in certi momenti dell’anno (ad esempio ad inizio anno scolastico) senza ore straordinarie collasserebbe tutto. Ma gli straordinari non vengono retribuiti. Per chi lavora in part-time gli straordinari non sono proprio previsti. Essendo gli orari di lavoro rigidi e legati all’apertura delle scuole, è anche difficile o impossibile recuperare le ore fatte in più. “Le collaboratrici fanno del vero e proprio volontariato! E questo essendo un 4° livello! È davvero inaccettabile”, commenta la consigliera Foppa.

A questo si aggiunge che attualmente molte segreterie si trovano sotto organico e non ci sono graduatorie a cui attingere. Così le segreterie si devono occupare anche del reclutamento del personale, cosa che invece spetterebbe all’ufficio personale della provincia. “Tra l’altro non ci sono neanche dei criteri per cui sono assegnati determinati numeri di organico alle scuole. Se una scuola si ingrandisce, il personale della segreteria non viene aumentato di conseguenza. E a questo si aggiunge il fatto che in caso di malattia, le collaboratrici non vengono sostituite. Semplicemente le altre devono occuparsi anche del lavoro di chi è assente”, racconta la coordinatrice della segreteria.

Digitalizzazione che rende tutto più complicato

I programmi per la gestione di assenze e altre faccende amministrative dovrebbero facilitare la vita delle persone – e anche di una segreteria. Di fatto però queste sono obbligate a tenere attivo anche il sistema cartaceo perché i programmi non sono interconnessi con quelli delle altre scuole e con quelli dell’amministrazione provinciale, per non parlare di quelli delle scuole di altre regioni. “I plichi che abbiamo visto negli armadi della segreteria sono stati impressionanti e raccontano di un doppio lavoro assurdo e senza senso”, così il commento della consigliera.

PNRR: tanti soldi ma nessuna regia

E ora arrivano anche tanti soldi dai fondi del PNRR. Centinaia di migliaia di euro che le scuole devono investire in tempi brevissimi per la digitalizzazione e (alle superiori) contro l’abbandono scolastico.  Ma le modalità di spesa e rendicontazione sono totalmente diverse da quelle ordinarie di una scuola e le segreterie non ricevono formazione e sostegno. Nessuno ha ancora messo loro a disposizione qualcuno che si occupi di consulenza e coordinamento di questa mole enorme di lavoro, che le segreterie devono sbrigare tra orari di ricevimento, assistenza agli insegnati e normale “casino” quotidiano.

Anche per la gestione “normale” delle questioni le segreterie lamentano la mancanza di un supporto giuridico centrale. Ognuna/o deve fare da sé e scoprire le vie migliori, ma spesso muovendosi su terreni giuridici e amministrativi difficili e insidiosi. “Abbiamo visto una realtà di tanto impegno e un grande carico lavorativo, ma che spesso all’esterno e dalle sfere alte della politica non viene percepita. Sarebbe ora di riconoscere maggiormente il lavoro nelle segreterie scolastiche. Aggiornare i criteri di assegnazione dell’organico, pagare gli straordinari, facilitare la progressione nelle carriere e istituire uno sportello centrale di consulenza giuridica sarebbero i primi passi urgenti per dare il giusto valore a chi tiene in piedi l’organizzazione nelle nostre scuole”, afferma la consigliera Foppa al termine della sua visita.

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Author: Serena

Kommunikationsbeauftragte der Grüne Fraktion.

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