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Le nostre candidate e i nostri candidati

Elide Mussner – Collegio Camera Merano-Bolzano-Bassa Atesina

Ladina della Val Gardena. Madre di due figli maschi. Vive in Val Badia.
A Firenze ha studiato lingue e scienze del linguaggio.

Dopo un periodo all’estero, la sua carriera professionale l’ha riportata in Alto Adige nel settore turistico. In quanto responsabile della filosofia e dell’etica aziendale, Elide si è confrontata con l’Economia del Bene Comune e con diversi concetti per un’economia sostenibile, occupandosi attivamente della domanda: come può funzionare un turismo sostenibile?

Per 11 anni Elide ha guidato la Costa Family Foundation, una onlus attiva nel campo della cooperazione allo sviluppo. Il focus del suo lavoro in questi anni è andato soprattutto all‘empowerment femminile in Africa e in Asia.

Elide è membro del gruppo fondatore della Rete dell’Alto Adige per la Sostenibilità e presidente del Consiglio di Formazione del comune di Badia.

Dal 2020 è membro della giunta comunale di Badia, come assessora per la gioventù, il turismo, la sostenibilità e le pari opportunità. Nel 2021 ha preso una decisione importante a favore di un cambio di paradigma nel turismo, esprimendosi contraria ai Campionati Mondiali di Sci in Alta Badia.

Elide Mussner: Perché mi candido?

Stiamo vivendo un momento storico di forte complessità: la crisi climatica, le conseguenze della pandemia, un ordine globale che sempre più vacilla, la crisi energetica. Una crisi globale con forti conseguenze locali. Una crisi globale che però si fa portatrice di un messaggio importante: è tempo di ripensare vecchi schemi! Sono fermamente convinta che ogni difficoltà celi un’opportunità, la quale va riconosciuta e accolta. Oggi c’è vento di cambiamento.

In questo momento più che mai è importante prendere sul serio il proprio dovere democratico, poiché ogni singolo voto vale nella scelta della giusta direzione. Io mi candido perché sento forte questo dovere. Vorrei dare un contributo concreto, impegnandomi per una democrazia più forte, pari opportunità, la giustizia sociale ed ecologica, per protezione ambientale maggiore e non per ultimo, per un’economia capace di affermarsi in futuro.

Se vogliamo riuscire nella svolta verde, necessitiamo di dinamicità e facoltà al compromesso. Una sostenibilità sociale, ecologica ed economica ha bisogno di consapevolezza, la quale va costruita e rafforzata a tutti i livelli. Riconoscendo la misura delle cose, riusciamo ad agire per il bene comune e ad incentivare uno sviluppo sostenibile, distogliendo il focus dal “sempre di più” e ambendo ad un equilibrio armonico tra tutte le parti.

Ho imparato che il cambiamento si sviluppa attraverso decisioni coraggiose, molta pazienza e la facoltà al compromesso. Ogni passo nella direzione giusta dà un immenso contributo. Questo contributo cerco di darlo con la mia candidatura.

Hans Heiss – Collegio Senato Bressanone-Pusteria

Nel suo seguitissimo account Twitter si descrive come “Storico, cons. prov. 2003-2018, in pensione con prospettive”. Storico molto rispettato, stimato e popolare, Hans è stato eletto in Consiglio provinciale per i Verdi nel 2003 e ha svolto il suo “servizio civile” per 15 anni. È il detentore del record di voti di preferenza nella storia dei Verdi dell’Alto Adige e continua a lavorare instancabilmente su progetti di ricerca e iniziative popolari. Critico e ammonitore, osserva lo sviluppo dell’Alto Adige, soprattutto per quanto riguarda il turismo e la tutela del paesaggio: i suoi interventi in merito sono tanto apprezzati quanto temuti, ma sempre azzeccati.

Hans Heiss: Perché mi candido

Perché mi candido per il collegio elettorale Nord-Est del Senato: sono tre le ragioni che mi spingono a riattivarmi e a candidarmi per il mandato di senatore a Roma.

1. Ne va del momento storico. L’Italia ha davanti a sé le elezioni più importanti degli ultimi 30 anni. L’esito delle elezioni sarà determinante per il futuro orientamento della Repubblica. Le prospettive per il futuro sono piene di difficoltà anche sotto una guida del Centro-Sinistra. Se vincesse la coalizione di destra, c’è da aspettarsi una rottura di sistema, che andrà ben oltre la penisola italiana e trascinerà con sé l’Europa. E sarebbe altamente rischioso per l’Alto Adige Südtirol.

2. Ne va dei valori: Elettrici ed elettori in Val d’Isarco e Pusteria hanno diritto di poter scegliere posizioni chiare. La “Blockfreiheit” rafforza la Destra, e la mia chiara posizione come rappresentante dei Verdi e Sinistra Italiana significa la scelta di decisa difesa della Costituzione e dei diritti fondamentali, delle persone e della natura, contro l’eccesso di turismo, infarti del traffico e speculazione edilizia. Io sto per una politica efficace della difesa del clima, della giustizia sociale e lo sviluppo dell’autonomia. Senza tatticismi, senza affarismi, senza vacillare – queste elezioni sono una cosa seria.

3. Ne va della democrazia: il sistema maggioritario e il taglio del collegio senatoriale Nord-est devono garantire l’elezione di un rappresentante della SVP fino all’ultimo giorno – a prima vista. Ma elettori ed elettrici devono avere la possibilità di un’alternativa seria. Di un candidato che non deve nascondersi. Che non ha brame di carriera, e che col suo nome esprime credibilità e impegno dimostrato per anni.

Sono stato Consigliere Provinciale e Regionale dei Verdi Grüne Vërc, ho lavorato tanto in Consiglio, ma ero spesso “tra la gente”. Mi stanno a cuore questa terra, la sua gente, la sua natura. Di loro mi preoccupo, per loro vorrei impegnarmi. A Roma la mia voce sarebbe inconfondibile e forte. Correrei per chi mi ha votato, quindi correte a eleggermi!

Marlene Messner – Collegio Senato Merano-Venosta

Nata nel 1965 a Bressanone, storica e manager culturale. Ha lavorato per oltre 25 anni presso diverse organizzazioni di formazione per adulti in Alto Adige e in Austria, come il Kulturverein di Bressanone, alpha beta piccadilly e ARGE Umwelterziehung a Vienna, oltre a fare delle incursioni nel management musicale (Konzerthaus Wien, Feldkirch Festival).

Per 20 anni è stata direttrice di Urania Merano e dal 2020 Marlene Messner è direttrice generale dell’Associazione Musei dell’Alto Adige. A titolo volontario, Marlene, madre di due figlie, si è attivata come rappresentante dei genitori a tutti i livelli scolastici e ha fatto parte per 9 anni del consiglio di amministrazione del Museo delle Donne di Merano, che rappresenta nella Consulta provinciale per le pari opportunità.

Marlene Messner: perché mi candido

È presto detto. Sono un’ottimista e credo fermamente che il nostro mondo possa ancora essere salvato.
Con la mia candidatura voglio lanciare un segnale politico contro la dottrina della crescita liberale incontrollata, contro il clientelismo e contro il patriottismo ottuso. Voglio sostenere quelle forze politiche che si battono ogni giorno affinché il mio piccolo – e anche il grande mondo – diventi passo dopo passo più sociale, più ecologico, più pacifico, più equo e giusto tra generi e generazioni diverse e più democratico.

Gli ultimi anni, ma soprattutto gli ultimi mesi, hanno reso evidente a tutti noi che le cose non possono andare avanti così. Se non agiamo subito, potrebbe essere troppo tardi. E ciò che è altrettanto ovvio: non è sufficiente per me come individuo, o eventualmente insieme alla mia famiglia, cercare di vivere in un modo o nell’altro nel rispetto dell’ambiente. I piccoli passi sono necessari, ma allo stesso tempo bisogna coinvolgere qualcosa di più grande, il mio quartiere, la mia comunità, il mio Paese.

Questo ci porta al campo della politica. Solo chi si impegna può influenzare le decisioni politiche.

Ma non tutte le direzioni mi sono congeniali. Mi impegno per una politica che abbia in mente il bene comune quando prende le decisioni, e non le lobby con i loro interessi particolari, che vogliono anche vendere come bene comune. Pertanto, auspico e sostengo un processo decisionale partecipativo e che nessuno venga lasciato indietro a causa del suo genere, della sua origine o della sua situazione di svantaggio. Mi impegno affinché gli occhi di tutte e tutti si aprano a una visione ampia, che vada oltre i confini spaziali ma anche oltre la nostra limitata vita, alle generazioni che verranno dopo di noi.

Solo così tutti noi, e naturalmente anch’io, avremo la forza di reggere lo sforzo del cambiamento.

Roberta Rigamonti – capolista nel sistema proporzionale per la Camera dei deputati Europa Verde/Sinistra Italiana

Nata e residente a Bolzano.

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Bologna ha lavorato in diversi studi legali a Bologna e Bolzano.

Da sempre interessata al sociale, al diritto di famiglia ed alla tutela delle persone fragili, approfondisce i propri studi in tutela del minore e mediazione familiare.

Per tredici anni è stata responsabile del Servizio legale e del Servizio per l’amministrazione di sostegno presso la Federazione per il Sociale e la Sanità di Bolzano.

Dall’entrata in vigore della legge sull’amministrazione di sostegno nel 2004, ha sviluppato in Alto Adige un innovativo progetto sociale, il c.d. “Sportello triangolare” per l’amministrazione di sostegno. Lo Sportello promuove il benessere delle persone vulnerabili e delle loro famiglie supportandole con risposte concrete.

Dal 2010 è Direttrice dell’Associazione per l’Amministrazione di Sostegno di Bolzano e Coordinatrice per l’Alto Adige dell’Associazione nazionale “Diritti in Movimento” presieduta dal Prof. Paolo Cendon.

Dal 2020 è membro del Tavolo Nazionale sui diritti delle persone fragili istituito presso il Ministero della Giustizia.

Ricopre a titolo volontario l’incarico di Vicepresidente della Federazione per il Sociale e la Sanità ed è membro effettivo della Consulta per le persone con disabilità del Comune di Bolzano.

 

Le altre candidate e gli altri candidati sulla lista nel sistema regionale proporzionale sono:

MIRKO CAROTTA, nato a Bressanone (BZ) il 21 gennaio 1957
Pensionato, già sindacalista CGIL

RENZA BOLLETTIN, nata a PADOVA, il 16 aprile 1959
Medico – già Assessora al Comune di Riva del Garda