HomeComunicati stampaTerritorio e paesaggio: salviamo la rappresentanza di genere, il turismo sostenibile e la pianificazione comunale partecipata!

Territorio e paesaggio: salviamo la rappresentanza di genere, il turismo sostenibile e la pianificazione comunale partecipata!

CONFERENZA STAMPA.

Il disegno di legge n. 63/2020, “Modifiche alla legge Territorio e paesaggio”, che andrà in aula questa settimana, porta 51 modifiche a 34 articoli della nuova legge urbanistica, il cui testo originario ha subito (comprese queste ultime) la bellezza di 407 modifiche su 107 articoli in soli 2 anni. Un record deleterio per una legge che doveva portare ordine e trasparenza!

L’analisi del Disegno di legge si trova nella relazione di minoranza di Riccardo Dello Sbarba del Gruppo Verde.

Questi i punti più importanti:

  • Commissioni comunali per il territorio e il paesaggio: non basta una donna sola. La legge in vigore prevede almeno un terzo di donne, ma un emendamento approvato in commissione ha sancito che ne basta una sola. Uno scandalo per una terra civile! Per l’aula proponiamo di ripristinare l’“equilibrata presenza”.
  • Turismo insostenibile. Viene eliminato l’obbligo per i comuni di indicare un tetto massimo di posti letto all’interno dei loro piani di sviluppo turistico. Tolto nel 2018 ogni tetto massimo a livello provinciale, era rimasto almeno questo “calmiere comunale” per cercare di evitare l’eccesso di offerta di posti letto. Va mantenuto!
  • La pianificazione comunale viene aggirata. Viene ampliata la possibilità di trasformare il territorio senza fare il “Piano di sviluppo comunale” e saltando così la partecipazione democratica, che erano le grandi novità della nuova legge. Alle attuali scorciatoie, infatti, se ne aggiungono altre: senza piano né partecipazione, un Comune potrà non solo individuare nuove aree edificabili, ma anche realizzare nuove infrastrutture, modificare gli indici urbanistici e le destinazioni d’uso sia dentro che fuori l’area insediata. Si torna alla logica delle varianti! In aula cercheremo di ridurre queste possibilità. Inoltre, facciamo all’assessora Kuenzer una proposta per salvare in extremis la pianificazione: nessuna variante sia più possibile passati 24 mesi senza che il Comune, come prevede la legge, abbia presentato il proprio piano urbanistico.
  • I miglioramenti imposti dalla impugnazione del Governo. Bene su tutela del paesaggio e separazione tra politica e amministrazione. Male, però, che certi principi costituzionali ce li debba ricordare lo Stato!

Una domanda finale sulla procedura: può una legge così importante e complessa essere trattata in un Consiglio in videoconferenza? Noi riteniamo di no: sarebbe impossibile una discussione ordinata di articoli ed emendamenti.

Chiediamo dunque che la legge, che tra l’altro non ha nulla di urgente, venga trattata solo se il Consiglio potrà riunirsi di nuovo fisicamente in aula.

BZ, 23/11/2020

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

Author: Heidi

Reiche Ritterinnen.
Una società senza v
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