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Luoghi sicuri

MOZIONE.

I campi profughi situati sulle isole greche di Lesbos e Samos e in altri siti sono ormai da quasi cinque anni in condizioni inaccettabili e di crescente degrado. I e le richiedenti asilo che arrivano lì dalla Turchia vengono sistemati in campi costruiti per ospitare poche migliaia di persone, che però nel frattempo sono sovraffollati molto oltre il limite. Il governo greco non è più in grado di affrontare la situazione che va ben oltre le capacità logistiche del paese e che inoltre non è pronto o non è attrezzato per provvedere a un rapido disbrigo delle procedure di asilo. Il rifiuto degli Stati dell’UE di approvare un meccanismo di distribuzione, che attraverso l’accoglienza di alcune migliaia di persone consentirebbe un alleggerimento momentaneo del-la situazione, aumenta la pressione sul governo greco che senza riguardo la scarica sui profughi – spesso con l’aiuto delle forze dell’ordine.

Dal vasto incendio del campo di Moria nel settembre 2020 la situazione si è inasprita in modo drammatico. La tendopoli costruita al posto del campo distrutto è sovraffollata e inoltre è stata realizzata in un luogo talmente esposto all’acqua e all’umidità da rendere impossibile la permanenza, soprattutto per le famiglie e i bambini. Alcune organizzazioni umanitarie e chiese tentano di prestare aiuto, ma non possono fare altro che lanciare drammatici appelli, come per esempio ha di recente fatto il vescovo di Innsbruck, Hermann Glettler, durante una sua visita a Moria.

Il gruppo “Courage – Mut zur Menschlichkeit” (Il coraggio di essere umani) ha lanciato l’iniziativa “la cartina dei luoghi sicuri”. Svariate organizzazioni, iniziative, comunità religiose, comuni, città e singole persone da tutta l’Austria hanno aderito allo scopo dichiarato di salvare vite umane dai campi profughi della Grecia.

In tutti i Länder dell’Austria ci sono sistemazioni o alloggi completamente vuoti o con posti liberi che possono essere messi a disposizione per accogliere persone in fuga. Tra questi c’è anche un numero consistente di posti idonei ad accogliere in modo particolare bambini, adolescenti o intere famiglie, che corrispondono ai criteri di legge (per esempio per provvedere a bambini e giovani) e dispongono delle strutture necessarie (asili, scuole ecc.). Inoltre c’è anche chi si è offerto di creare ulteriori sistemazioni qualora fosse necessario.

Ciò che succede in Austria, dovrebbe essere possibile anche nella nostra provincia.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

  1. di aderire come Provincia autonoma di Bolzano alla suddetta iniziativa dei “luoghi sicuri”;
  2. di individuare “luoghi sicuri” nella nostra provincia;
  3. di offrire accoglienza in Alto Adige a un determinato numero di profughi nel quadro di un’analoga operazione di soccorso.

BZ, 17.12.2020

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Author: Heidi

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