Proteggiamo le donne afghane: l’Italia può e deve aiutare

VOTO.
Dopo la ritirata degli USA e della NATO, in poche settimane, molto più velocemente del previsto, l‘Afghanistan è finito sotto il dominio dei Talebani; la rinuncia a ogni tipo di resistenza e il fallimento totale del governo Ghani hanno accelerato drasticamente l’evolversi della situazione. Nel migliore dei casi ci si può aspettare dal nuovo potere uno stato islamico moderato, ma più probabilmente un emirato in cui i diritti umani e civili devono cedere il passo ai dettami della sharia. Gli sviluppi della società civile, in particolare per quanto riguarda i diritti e l’emancipazione delle donne, messi in moto con il problematico intervento militare delle potenze occidentali, rischiano ora di subire una battuta di arresto e di venire soffocati. Purtroppo, il mondo viene a conoscenza solo parzialmente dell’oppressione, dello sfruttamento e della violazione dei diritti umani perpetrati dai talebani, specialmente a danno di donne e bambini.
La corsa drammatica all’aeroporto di Kabul, dove migliaia di persone hanno tentato una fuga disperata e per lo più inutile, ci ha mostrato la tragedia di molti afghani e afghane che temono per le loro vite e che dal nuovo regime non si aspettano nulla di buono.
In tali circostanze, dopo la disfatta militare e morale delle potenze occidentali, è importante fornire almeno un minimo di aiuto a livello umanitario. Questa assistenza dovrebbe essere offerta soprattutto alle donne afghane che cercheranno con tutte le loro forze di lasciare il Paese.
Per ragioni umanitarie dovrebbe essere offerta a queste donne e alle loro famiglie un’accoglienza in luoghi protetti, al fine di garantire loro il dovuto livello minimo di sussistenza.
La regione Trentino-Alto Adige, come altre regioni e città, ha la possibilità di accogliere un certo numero di donne e minori tra coloro che probabilmente raggiungeranno presto l’Europa attraverso corridoi umanitari o programmi di reinsediamento.
Pertanto il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sollecita Governo e Parlamento
- a prendere in considerazione e a pianificare in tempi rapidi un programma di accoglienza a livello statale per le donne e i minori afghani.
Bozen, 08.10.2021
Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Maria Hochgruber Kuenzer
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler
Sandro Repetto
Paul Köllensperger
Maria Elisabeth Rieder
Peter Faistnauer
Alex Ploner
Franz Ploner
Waltraud Deeg
Jasmin Ladurner
Magdalena Amhof