HomeComunicati stampaLegge IPES: il diritto alla casa non può essere una misura educativa!

Legge IPES: il diritto alla casa non può essere una misura educativa!

Il Consiglio provinciale ha trattato oggi il disegno di legge sull’IPES. Il Gruppo Verde ha votato contro una riforma che non è riuscita a tenere il collegamento con la legge Territorio e paesaggio e che è stata peggiorata da alcuni interventi esclusivi della LegaSAlvini. Unica consolazione: abbiamo ottenuto più trasparenza nelle operazioni di acquisto e vendita da parte dell’IPES.

“Il diritto alla casa non può essere una misura educativa, di questo siamo convinti. L’SVP si è fatta trascinare dal suo partner di coalizione, la Lega Salvini che si sembra essere svegliata dalla sua sonnolenza, e ha approvato delle misure populiste che escludono a priori dall’edilizia sociale persone morose e (forse!) colpevoli di reati.”, questo il commento in conclusione del dibattito sulla legge IPES da parte di Brigitte Foppa. Un’altra pillola molto amara è stata anche l’insistenza sulla proporzionale etnica per l’assegnazione degli alloggi. “Un messaggio politico significativo da parte della SVP che a nostro giudizio ci fa fare dei brutti passi indietro nel nostro percorso di convivenza”, così i consiglieri verdi Foppa, Dello Sbarba e Staffler.

Oltre ai peggioramenti introdotti nella giornata odierna, restano i problemi di fondo della legge, che sono:

  • la già delega alla Giunta provinciale di quasi tutte le normative più importanti
  • l’apertura al ceto media degli appartamenti IPES, che inasprirà la concorrenza sociale
  • il “giro di vite” con la limitazione della durata dei contratti di locazione e l’obbligo di presentazione dei documenti di proprietà per i richiedenti stranieri (anche per coloro che non riescono a procurarseli).

Una nota positiva è l’approvazione di un nostro emendamento tramite il quale abbiamo garantito una maggiore trasparenza nelle operazioni di compravendita dell’IPES. Quello che IPES comprerà e venderà dovrà quindi essere reso pubblico ogni anno.

Il giudizio finale resta negativo, questa “riforma” resta un’occasione persa.

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