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Il personale scolastico è prezioso

MOZIONE.

Da anni le scuole stanno lanciando segnali di allarme a causa delle condizioni di lavoro del personale amministrativo e ausiliario. In questi anni la situazione del personale è cambiata. Secondo la risposta all’interrogazione consiliare n. 214/19, l’organico dell’amministrazione scolastica comprendeva un totale di 2.185,5 posti nel 2010 e di 2.091 posti nel 2018, ripartiti come indicato nella tabella seguente:

Nello stesso periodo, il numero degli edifici scolastici è aumentato da 405 a 415. Gli alunni sono passati da 74.204 a 75.283.

Ciò significa che i bidelli e le bidelle (che rappresentano essenzialmente il personale ausiliario delle scuole) hanno sempre più lavoro.

Molti anni fa, i bidelli e le bidelle rivestivano un ruolo importante nel sistema scolastico. Infatti, erano disponibili in caso di imprevisti, si occupavano di commissioni e di lavori vari, ma soprattutto erano preziosi interlocutori per i diversi componenti della comunità scolastica. Era a loro che alunni, ma anche docenti, genitori ed esterni si rivolgevano in caso di bisogno con le richieste più svariate.

Purtroppo, negli ultimi anni le cose sono cambiate radicalmente. Ora i bidelli e le bidelle sono diventati addetti alle pulizie. Come se ciò non bastasse, i circa 1.200 bidelli e bidelle si trovano ad affrontare anche tutta una serie di problemi specifici e sono costretti a lavorare in condizioni che vanno urgentemente cambiate.

In primo luogo, l’età media di questa categoria è molto alta, ossia circa 55 anni. Questo significa che numerosi bidelli e bidelle sono fisicamente esausti e non riescono più a resistere allo stress. Molti di loro sono – stando alle dichiarazioni delle associazioni che li rappresentano – “allo stremo”. L’incidenza delle malattie professionali è in aumento. Il gomito del tennista, l’artrite e l’artrosi sono solo alcune delle patologie di cui questa categoria si ammala. Gli/Le assenti per malattia o per pensionamento spesso non vengono sostituiti o vengono sostituiti solo dopo lungo tempo, e pertanto i colleghi e le colleghe devono occuparsi delle pulizie in loro vece.
A causa dell’aumento delle scuole a tempo pieno (il che è socialmente necessario e auspicabile), i bidelli e le bidelle possono iniziare le attività di pulizia solitamente solo dopo le 16.00. Quindi devono lavorare più velocemente, ossia sotto stress.

In particolare, bisogna tenere conto delle grandi superfici che i bidelli e le bidelle devono pulire ogni giorno: dal 2006, è stato stabilito che un bidello/una bidella a tempo pieno debba pulire 1.216 metri quadrati al giorno. Si tratta di circa 160 metri quadrati all’ora, il che non è poco (un grande appartamento all’ora!); tuttavia, spesso, a causa di colleghi assenti o per necessità organizzative, capita che debbano pulire anche 300 metri quadrati.

Tutto questo con uno stipendio lungi dall’essere adeguato, ed espressione di uno status sociale che non rende giustizia a questa categoria.
La situazione è difficile anche nelle segreterie scolastiche. A seguito dell’autonomia delle scuole, ai/alle responsabili delle segreterie sono stati assegnati compiti importanti e di grande responsabilità. I segretari e le segretarie delle scuole soffrono di stress e sovraccarico. Anche i/le dirigenti confermano che la situazione è sempre più precaria. Diverse segreterie scolastiche sono rimaste scoperte.

I profili professionali esistenti sono superati e non corrispondono più ai compiti effettivamente svolti dalle segretarie e dai segretari scolastici. Con l’autonomia delle scuole è aumentata la responsabilità giuridica in un contesto normativo in costante evoluzione. Una consulenza legale vincolante, offerta da uno sportello centrale a cui tutte le scuole possano rivolgersi, sarebbe un presupposto essenziale per una maggiore sicurezza e per una migliore armonizzazione delle misure. Infine, le segretarie e i segretari scolastici, come molti altri dipendenti pubblici, vorrebbero che il loro importante lavoro fosse maggiormente apprezzato e reso visibile.

Burnout, licenziamenti, dimissioni per passare al settore privato testimoniano la difficile situazione del personale amministrativo e ausiliario nelle scuole altoatesine. Tale situazione di emergenza
può causare anche irritazione, frustrazione e persino mobbing, come dimostrano i casi di mobbing segnalati alla consigliera di fiducia, che nel suo primo anno di attività presso l’amministrazione provinciale ha constatato che il maggior numero di casi di mobbing si riscontrano proprio nel settore scolastico. Anche la consigliera di parità si trova ad affrontare un gran numero di casi di discriminazione tra il personale scolastico. Bisogna assolutamente fare qualcosa

Tutto ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

1. di attribuire un maggiore peso, nella descrizione del profilo professionale dei bidelli e delle bidelle, ai compiti di assistenza e supporto all’interno delle comunità scolastiche, e di limitare le mansioni di pulizia (ad esempio a non più del 50% dell’orario di lavoro);
2. di ridurre l’area da pulire per ciascun bidello/ciascuna bidella, adeguandola all’età (ad esempio, meno metri quadrati a partire da 55 anni);
3. di prevedere visite di medicina del lavoro per i bidelli e le bidelle;
4. di elaborare misure per la valorizzazione delle segretarie e dei segretari delle scuole;
5. di adeguare il profilo professionale dei segretari e delle segretarie delle scuole ai compiti da loro effettivamente svolti;
6. di istituire uno sportello di consulenza legale per i/le responsabili delle segreterie scolastiche.

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Author: Heidi

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