HomeLavoro consiliareInterrogazioniC’era una convenzione urbanistica per l’operazione immobiliare dell’Hotel Post di Dobbiaco?

C’era una convenzione urbanistica per l’operazione immobiliare dell’Hotel Post di Dobbiaco?

INTERROGAZIONE.

Durante la trattazione in aula della nostra interrogazione su temi d’attualità n. 8/12/20-XVI, “Hotel Post a Dobbiaco: salvare la facciata?”, c’è stata la possibilità di porre alla assessora competente Hochgruber Kuenzer una seconda domanda a voce.

La domanda – riportata agli atti del Consiglio -era la seguente:

DELLO SBARBA (Grüne Fraktion – Gruppo verde – Grupa vërda): “Grazie presidente! Vorrei porre una domanda ulteriore. Adesso purtroppo siamo alle briciole della facciata e dell’edificio, allora guardiamo un po’avanti. Le vorrei fare una domanda sulla prospettiva di quell’area, perché io vedo non solo il brutto che avanza in quell’area, ma anche una gigantesca operazione immobiliare, con enormi profitti per il privato che la fa, questa è la verità. Noi abbiamo notizie che già con la vendita di una piccola parte del nuovo edificio si va oltre il costo d’acquisto, che era circa 1.800.000 euro. Quindi adesso noi, con una serie di decisioni pubbliche, abbiamo consentito a un privato di fare enormi profitti. Io voglio sapere da Lei, assessora, che cosa di quell’operazione viene al pubblico, perché appunto questa operazione è stata fatta grazie a decisioni pubbliche e autorizzazioni pubbliche, quindi che cosa viene al pubblico, sia in termini di valore, sia in termini di beneficio per il pubblico interesse? Cosa c’è di pubblico interesse nell’aver distrutto quell’Hotel e nel ricostruire al suo posto un enorme edificio?”

La risposta dell’assessora è stata la seguente:

HOCHGRUBER KUENZER (Landesrätin für Raumordnung und Landschaftsschutz, Denkmalschutz – SVP): „Das ist natürlich die Frage. Es ist privat, wobei ich nicht glaube, dass es zwischen der Gemeinde und den privaten Besitzern einen Raumordnungsvertrag gibt. In einem solchen wäre ein Benefit für das Gemeinwohl, also für die Gemeinde eventuell möglich, aber ich glaube nicht, dass das der Fall ist. Ich kann mich aber noch genauer informieren. Es ist natürlich ein wunderschöner Platz, aus dem natürlich viel Profit geschlagen werden kann. Es fällt wenig bis gar nichts an die Öffentlichkeit ab, das stimmt. Wie gesagt, ich habe den Raumordnungsvertrag nicht überprüft, ich kann das aber gerne machen. Im neuen Raumordnungsgesetz ist natürlich mit einer Zweckänderung auch eine Abgabe an die Gemeinde vorgesehen“.

[“Questa, ovviamente, è la domanda. È (un edificio) privato, ma non credo che esista una convenzione urbanistica tra il Comune ei proprietari privati. In tal caso sarebbe stato possibile un beneficio per il bene pubblico, cioè per il comune, ma non credo che sia così. Ma posso informarmi ancora meglio. Certo, si tratta di una piazza bellissima, da cui ovviamente si possono trarre molti profitti. Al pubblico tocca poco o nulla, questo è vero. Come ho detto, non ho verificato (se esista) la convenzione urbanistica, ma posso farlo volentieri. Nella nuova legge Territorio e Paesaggio adesso, ovviamente, in presenza di un cambio di destinazione d’uso è prevista anche una cessione di valore al Comune”.

Questo aspetto è molto importante per giudicare l’insieme dell’operazione immobiliare attorno all’ex Hotel Post. Infatti, stipulare una convenzione urbanistica ai sensi dell’articolo 40-bis della vecchia Legge Urbanistica Provinciale (n. 13/1997) era una facoltà e non un obbligo del comune, ma essa avrebbe comportato un beneficio per l’ente pubblico e la popolazione, che senza questa convenzione non è arrivato, lasciando tutto il vantaggio al privato. Fare la convenzione o non farla è dunque una scelta politica rilevante da cui si può giudicare come è stato amministrato un comune.

Per questo desideriamo verificare esattamente come sono andate le cose, se la norma sulla convenzione urbanistica – o qualsiasi altra misura che consentisse un beneficio per il pubblico – potesse in quel momento essere applicata e se, potendolo essere, sia stata applicata oppure no.

Tutto ciò considerato, si chiede alla Giunta provinciale:

  1. All’operazione immobiliare che riguarda l’hotel Post di Dobbiaco, con la sua totale demolizione e ricostruzione di un edificio di altra dimensione e destinazione d’uso, si poteva applicare la norma sulla “convenzione urbanistica” prevista dall’articolo 40-bis della vecchia Legge Urbanistica Provinciale (n. 13/1997)?
  2. Oltre al 40-bis, c’erano altre norme che si potevano applicare a questo caso al fine di far partecipare l’ente pubblico almeno ad una parte dei benefici che l’operazione immobiliare avrebbe generato?
  3. Risulta che all’operazione immobiliare che riguarda l’hotel Post di Dobbiaco sia stata effettivamente applicata la norma sulla “convenzione urbanistica” (art. 40-bis, LP n. 13/1997) o una qualsiasi altra norma, al fine di far partecipare l’ente pubblico almeno ad una parte dei benefici che l’operazione immobiliare avrebbe generato?
  4. Se alla domanda n. 3 la risposta è NO, quali norme sono allora state applicate all’operazione immobiliare che riguarda l’hotel Post di Dobbiaco?
  5. Risulta alla Provincia che nella vicenda urbanistica che riguarda l’ex Post di Dobbiaco sia mai stata considerata, o proposta, l’applicazione delle norme citate nelle domande precedenti, per assicurare all’ente pubblico almeno una parte dei benefici generati dall’intera operazione immobiliare?
  6. Ha un’idea la Provincia di quale plusvalore potrà generare l’intera operazione, una volta conclusa, al privato imprenditore che risulterebbe aver acquisito l’Hotel a un prezzo di € 1.806.500,00?
  7. Quali benefici vengono all’ente pubblico e alla cittadinanza di Dobbiaco dalla suddetta operazione immobiliare, oltre all’allargamento di 6 m. della piazza?
  8. Come giudica la Giunta provinciale il modo in cui le amministrazioni comunali di Dobbiaco, nel corso del tempo, hanno gestito questa vicenda?

 

Bolzano, 30 novembre 2020

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

 

© Fotos: Tageszeitung

Author: Heidi

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