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INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

L’articolo 13 dello Statuto prevede che i produttori di elettricità consegnino alla Provincia energia gratuita nella misura di 220 KWh per ognuno dei 792.100 KW di potenza nominale media concessa. L’energia gratuita spettante ammonta quindi a 174.262.000 KWh, ma da sempre la Provincia vi rinuncia in cambio d’un compenso che per il 2022, calcolato su prezzi 2021, è di € 24.823.273.

La Provincia di Trento invece ritira l’energia: 140 milioni di KWh per il 2021 per un controvalore che Trento calcola in 35 milioni di €. Con lo stesso calcolo, gli oltre 174 milioni di KWh spettanti a Bolzano avrebbero un controvalore di oltre 43,5 milioni di €, (+75% del previsto compenso in denaro).

Inoltre, ricevendo e poi redistribuendo energia, la Provincia potrebbe alleggerire le bollette di istituzioni, imprese e famiglie, a un controvalore attuale e non calcolato sull’anno prima. L’effetto sarebbe più efficace e duraturo (perché strutturale) rispetto ai contributi-energia elargiti una tantum.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. In base a quali motivazioni anche quest’anno la Provincia ha deciso di rinunciare alla fornitura diretta di energia gratuita preferendo il compenso in denaro?
  2. E’ in corso una valutazione se optare in futuro per l’energia gratuita? Se sì, a che punto è?
  3. Non crede la Giunta che sia opportuno acquisire uno o più pareri autorevoli sulla scelta preferibile per le istituzioni, le imprese e le famiglie altoatesine, tra energia gratuita o compensi in denaro?

 

Bolzano, 18.10.2022

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

La Provincia ha annunciato di voler rinunciare ai propri dividendi in Alperia per far fronte alla grave crisi sociale dovuta all’aumento dei prezzi dell’energia.

L’assessore del comune di Merano Zaccaria, su questo, ha dichiarato in una intervista per l’edizione del quotidiano Alto Adige del 16 ottobre 2022: “La Provincia ha deciso di rinunciare al 10% degli utili che le spettano e di girali ai comuni”. Questa notizia ha naturalmente creato aspettative nelle amministrazioni comunali.

Si chiede alla Giunta provinciale:

Corrisponde al vero che la Provincia trasferirà il 10% dei propri dividendi Alperia ai comuni? Se sì, a quanto ammonterebbe la somma rinunciata dalla Provincia e con quale criterio essa sarebbe “girata” ai comuni? Quale sarebbe la quota che spetta a ciascun comune?

 

Bolzano, 19.10.2022

 

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTULAITÀ.

Il Decreto legislativo 33 del 2013, detto “Codice della trasparenza”, rende possibile l’accesso civico agli atti amministratici e così recita: ““La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”. A questo scopo nei comuni è stato istituito anche l’albo digitale dal quale è possibile scaricare le delibere e gli altri atti amministrativi. Ci giunge però frequentemente la notizia che in molti comuni questi atti vengono esposti per un certo numero di giorni e poi spariscono dall’albo, rendendo così impossibile l’accesso. Ai sensi dell’art. 54 dello Statuto di Autonomia alla Giunta provinciale compete la vigilanza e tutela delle amministrazioni comunali.

Si chiede alla Giunta provinciale:

E’ rispettosa dei diritti di accesso civico previsti dal Decreto legislativo 33 del 2013 la prassi di alcuni comuni che pubblicano solo per un breve tempo delibere e altri atti amministrativi? La pubblicazione non dovrebbe essere permanente per garantire il diritto di accesso civico in ogni momento?

Si prega di indicare i presupposti giuridici della risposta e che cosa intende fare la Giunta provinciale per correggere eventuali prassi inadeguate.

Bolzano, 22.10.2022

Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

 

INTERROGAZIONE SU TEMI D’ATTUALITÀ.

Il carcere di Bolzano è fatiscente e inadeguato a garantire il recupero sociale delle persone detenute e il lavoro del personale penitenziario.  La Ministra Marta Cartabia l’ha visitato il 17 giugno scorso e insieme al Presidente Kompatscher si è pubblicamente impegnata a sbloccare i finanziamenti per la nuova struttura: la soluzione sembrava vicina. Da allora non si è saputo più nulla, mentre nel carcere l’amministrazione fa quel che può, come adibire l’appartamento della direttrice a scuola e biblioteca. Durante la nostra visita del 21 ottobre scorso non abbiamo avuto nessuna notizia che faccia sperare.

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Dopo la visita della Ministra Marta Cartabia si è mosso qualcosa a livello statale per quanto riguarda i finanziamenti? Si sono fatti passi avanti sul loro sblocco, e se sì, quali?
  2. Se non ci sono passi avanti, quali azioni intraprenderà la Provincia per sbloccare la situazione?
  3. La vicenda della ditta appaltatrice è risolta definitivamente? Se sì, chi dunque realizzerà il nuovo carcere e con quale modello di partenariato pubblico privato (se previsto)?
  4. Il tema della compatibilità col piano di rischio aeroportuale è risolto? E come?

 

Bolzano, 22.10.2022

 Cons. prov.

Riccardo Dello Sbarba

Brigitte Foppa

Hanspeter Staffler

 

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Am 19. Oktober wurde in Meransen das neue Seilbahnprojekt („Dörferverbindung Mühlbach-Meransen“) unter großer Bürgerbeteiligung vorgestellt. Das Projekt erhielt an dem Abend großen Zuspruch. Es gab auch kritische Stimmen. Unter anderem wurde auf die unklare Lage des Energiebedarfs der Bahn hingewiesen. Es war die Rede von einem Verbrauch von 280.000 KWH/a. Andere Aussagen sprechen von einem dreimal höheren Verbrauch. Unklar ist auch die Produktionsleistung der geplanten PV-Anlage und die Kollektorfläche. Wir bitten um Klärung.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Von welchem Energiebedarf der Bahn wird in der Planung ausgegangen?
  2. Wurden die Berechnungen vom Planungsbüro überprüft oder stützt man sich einzig auf die Angaben des Herstellers?
  3. Wie wird dieser Energieverbrauch gedeckt und von welchen Kosten pro Jahr muss ausgegangen werden?
  4. Wieviel Energie wird die geplante PV-Anlage jährlich produzieren?
  5. Wie groß ist die Kollektorfläche?
  6. Wo werden die Kollektoren angebracht? Steht genügend Dachfläche zur Verfügung?

Bozen, 27.10.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Am 26. Mai 2021 hat der Schweizer Bundesrat die Gespräche mit der EU-Kommission zum Institutionellen Rahmenabkommen (InstA) abgebrochen. Alle Nachbarregionen sind über die Folgen dieser Entscheidung sehr besorgt. Landeshauptmann Kompatscher hat am 5. Juli 2022 einen Brief der Präsidenten der Kantonregierungen, sowie der Regionen Auvergne-Rhone-Alpes, Baden-Württemberg, Bourgogne-Franche-Comté, Grand Est, Fürstentum Liechtenstein und Vorarlberg mitunterschrieben. Hierin appellieren sie an den Schweizer Bundesrat und die Europäische Kommission „tragfähige Antworten auf die Fragen einer künftigen Zusammenarbeit zu finden“.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Wurde dieser Brief beantwortet? Falls ja, wie und wann?
  2. Welche Aussichten gibt es für die Wiederaufnahme der Gespräche zwischen Schweizer Bundesrat und Europäische Kommission?
  3. Welche Folgen hat das Scheitern dieses Abkommens für Südtirol jetzt und in Zukunft?

Bozen, 02.11.2022

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

ANFRAGE ZUR AKTUELLEN FRAGESTUNDE.

Seit bekannt wurde, dass 8 Millionen Euro für den Neubau des Schlachthofes Bozen veranschlagt werden, ist es um das Thema wieder sehr ruhig geworden. Doch auch andere Aspekte rund um die Schlachtungen warten seit geraumer Zeit auf eine dringend nötige Aktualisierung.

Daher richten wir folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. An welchem Punkt befindet sich die Planung des neuen Schlachthofes in Bozen?
  2. Wo wird der Standort des neuen Schlachthofes sein?
  3. Was ist der Stand der Dinge bezüglich der Neuregelung der Privatschlachtungen?
  4. Wann wird die Landesregierung die Neuregelung der Privatschlachtungen präsentieren?

Bozen, 02.11.2022

 

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

 

Hier könnt ihr die Antwort der Landesregierung lesen.

CONFERENZA STAMPA.

Una scuola non è composta solo da dirigente, insegnanti e alunne:i. Una scuola funziona anche grazie al prezioso lavoro di bidelle:i e personale di segreteria, figure troppo spesso dimenticate, quasi fossero invisibili. Il loro ruolo e i loro compiti sono cambiati nel tempo e le condizioni di lavoro sono arrivate al limite con conseguenze preoccupanti. Il Gruppo Verde e il TeamK il presentano questa settimana in Consiglio Provinciale delle proposte per la valorizzazione del personale non docente delle scuole del Sudtirolo.

Nell’ultimo decennio gli edifici scolastici sono aumentati, mentre il numero di bidelle e bidelli è diminuito. Il lavoro è quindi aumentato esponenzialmente ricadendo su sempre meno persone. Una volta bidelle e bidelli erano figure di riferimento e di supporto per insegnanti, alunni:e e genitori. Nel tempo le loro mansioni sono man mano cambiate e sulle loro spalle grava ora la pulizia e l’igienizzazione degli edifici: attualmente un bidello assunto a tempo pieno deve pulire ben 1.216 mq al giorno – una superficie più ampia di 10 appartamenti! Se si aggiunge che l’età media è di 55 anni, risulta evidente che la mole di lavoro sia decisamente esagerata, cosa che comporta una serie di gravi disturbi alla salute, sia fisica che psichica.

La situazione è difficile anche nelle segreterie scolastiche. Con l’autonomia scolastica i compiti che devono essere svolti dal personale di segreteria sono sempre più complessi e al contempo i profili professionali non sono più adeguati. La responsabilità giuridica è sempre più forte e le difficoltà rendono il lavoro amministrativo a scuola sempre più stressante.

Le conseguenze sul personale sia amministrativo che ausiliario nelle scuole sono malattie fisiche, disagio psicologico, burnout, dimissioni e passaggio al privato con una conseguente carenza di personale nelle scuole pubbliche sempre più preoccupante.

Le pulizie non possono essere l’unica e più importante mansione di una bidella e di un bidello. Il loro profilo professionale va ridefinito. E a supporto del personale amministrativo sarebbe utile uno sportello di consulenza legale a disposizione delle segreterie scolastiche che garantisca così una maggiore sicurezza e armonizzazione delle misure prese dalle scuole” dichiara Brigitte Foppa del Gruppo Verde.

“È assolutamente necessaria una valorizzazione di queste figure professionali, così come una migliore retribuzione, in modo che il lavoro ausiliario e quello amministrativo a scuola tornino a essere attrattivi. C’è bisogno, inoltre, di indennità aggiuntive per le persone che si prendono carico di lavori e responsabilità aggiuntive” afferma Maria Elisabeth Rieder del TeamK.

“Un personale ausiliario e amministrativo motivato e in salute è di vitale importanza per la qualità delle nostre scuole” di questo sono sicure Brigitte Foppa e Maria Elisabeth Rieder che hanno deciso di unire gli sforzi in questa battaglia.

 

Bolzano, 07/11/2022

 

Gruppo Verde e TeamK

MOZIONE.

Da anni le scuole stanno lanciando segnali di allarme a causa delle condizioni di lavoro del personale amministrativo e ausiliario. In questi anni la situazione del personale è cambiata. Secondo la risposta all’interrogazione consiliare n. 214/19, l’organico dell’amministrazione scolastica comprendeva un totale di 2.185,5 posti nel 2010 e di 2.091 posti nel 2018, ripartiti come indicato nella tabella seguente:

Nello stesso periodo, il numero degli edifici scolastici è aumentato da 405 a 415. Gli alunni sono passati da 74.204 a 75.283.

Ciò significa che i bidelli e le bidelle (che rappresentano essenzialmente il personale ausiliario delle scuole) hanno sempre più lavoro.

Molti anni fa, i bidelli e le bidelle rivestivano un ruolo importante nel sistema scolastico. Infatti, erano disponibili in caso di imprevisti, si occupavano di commissioni e di lavori vari, ma soprattutto erano preziosi interlocutori per i diversi componenti della comunità scolastica. Era a loro che alunni, ma anche docenti, genitori ed esterni si rivolgevano in caso di bisogno con le richieste più svariate.

Purtroppo, negli ultimi anni le cose sono cambiate radicalmente. Ora i bidelli e le bidelle sono diventati addetti alle pulizie. Come se ciò non bastasse, i circa 1.200 bidelli e bidelle si trovano ad affrontare anche tutta una serie di problemi specifici e sono costretti a lavorare in condizioni che vanno urgentemente cambiate.

In primo luogo, l’età media di questa categoria è molto alta, ossia circa 55 anni. Questo significa che numerosi bidelli e bidelle sono fisicamente esausti e non riescono più a resistere allo stress. Molti di loro sono – stando alle dichiarazioni delle associazioni che li rappresentano – “allo stremo”. L’incidenza delle malattie professionali è in aumento. Il gomito del tennista, l’artrite e l’artrosi sono solo alcune delle patologie di cui questa categoria si ammala. Gli/Le assenti per malattia o per pensionamento spesso non vengono sostituiti o vengono sostituiti solo dopo lungo tempo, e pertanto i colleghi e le colleghe devono occuparsi delle pulizie in loro vece.
A causa dell’aumento delle scuole a tempo pieno (il che è socialmente necessario e auspicabile), i bidelli e le bidelle possono iniziare le attività di pulizia solitamente solo dopo le 16.00. Quindi devono lavorare più velocemente, ossia sotto stress.

In particolare, bisogna tenere conto delle grandi superfici che i bidelli e le bidelle devono pulire ogni giorno: dal 2006, è stato stabilito che un bidello/una bidella a tempo pieno debba pulire 1.216 metri quadrati al giorno. Si tratta di circa 160 metri quadrati all’ora, il che non è poco (un grande appartamento all’ora!); tuttavia, spesso, a causa di colleghi assenti o per necessità organizzative, capita che debbano pulire anche 300 metri quadrati.

Tutto questo con uno stipendio lungi dall’essere adeguato, ed espressione di uno status sociale che non rende giustizia a questa categoria.
La situazione è difficile anche nelle segreterie scolastiche. A seguito dell’autonomia delle scuole, ai/alle responsabili delle segreterie sono stati assegnati compiti importanti e di grande responsabilità. I segretari e le segretarie delle scuole soffrono di stress e sovraccarico. Anche i/le dirigenti confermano che la situazione è sempre più precaria. Diverse segreterie scolastiche sono rimaste scoperte.

I profili professionali esistenti sono superati e non corrispondono più ai compiti effettivamente svolti dalle segretarie e dai segretari scolastici. Con l’autonomia delle scuole è aumentata la responsabilità giuridica in un contesto normativo in costante evoluzione. Una consulenza legale vincolante, offerta da uno sportello centrale a cui tutte le scuole possano rivolgersi, sarebbe un presupposto essenziale per una maggiore sicurezza e per una migliore armonizzazione delle misure. Infine, le segretarie e i segretari scolastici, come molti altri dipendenti pubblici, vorrebbero che il loro importante lavoro fosse maggiormente apprezzato e reso visibile.

Burnout, licenziamenti, dimissioni per passare al settore privato testimoniano la difficile situazione del personale amministrativo e ausiliario nelle scuole altoatesine. Tale situazione di emergenza
può causare anche irritazione, frustrazione e persino mobbing, come dimostrano i casi di mobbing segnalati alla consigliera di fiducia, che nel suo primo anno di attività presso l’amministrazione provinciale ha constatato che il maggior numero di casi di mobbing si riscontrano proprio nel settore scolastico. Anche la consigliera di parità si trova ad affrontare un gran numero di casi di discriminazione tra il personale scolastico. Bisogna assolutamente fare qualcosa

Tutto ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale

1. di attribuire un maggiore peso, nella descrizione del profilo professionale dei bidelli e delle bidelle, ai compiti di assistenza e supporto all’interno delle comunità scolastiche, e di limitare le mansioni di pulizia (ad esempio a non più del 50% dell’orario di lavoro);
2. di ridurre l’area da pulire per ciascun bidello/ciascuna bidella, adeguandola all’età (ad esempio, meno metri quadrati a partire da 55 anni);
3. di prevedere visite di medicina del lavoro per i bidelli e le bidelle;
4. di elaborare misure per la valorizzazione delle segretarie e dei segretari delle scuole;
5. di adeguare il profilo professionale dei segretari e delle segretarie delle scuole ai compiti da loro effettivamente svolti;
6. di istituire uno sportello di consulenza legale per i/le responsabili delle segreterie scolastiche.

Consiglieri provinciali
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler