HomeComunicati stampaUn vecchio gingillo in un nuovo pacchetto. A che prezzo?

Un vecchio gingillo in un nuovo pacchetto. A che prezzo?

Dopo il referendum del 2009 l’aeroporto ha continuato ad esistere, pompato con finanziamenti pubblici. Ma con quel voto almeno un obiettivo era stato raggiunto: il prolungamento della pista e l’uso di aerei più grandi erano di fatto diventati un tabù. Nemmeno il potente Presidente Durnwalder era riuscito a rompere questo tacito patto tra cittadini/e e istituzioni.

Quell’accordo implicito e pragmatico sembra ora completamente dimenticato. Il nuovo piano per l’aeroporto di Arno Kompatscher prevede infatti proprio questo e altro ancora:

  • Il prolungamento della pista di atterraggio.
  • L’utilizzo di aerei più grandi.
  • 6-8 voli all’ora (per un’attività di 12-14 ore al giorno).
  • Più finanziamenti pubblici per promuovere l’aeroporto.
  • Finanziamenti provinciali per investimenti in aeroporto, negozi e parcheggi.

Il Presidente ha parlato chiaramente dei costi finanziari che bisognerà pagare, ma non ha parlato del prezzo che sarà pagato dall’ambiente e dalla qualità di vita soprattutto nella zona di Bolzano/Laives, Oltradige e Bassa Atesina. Anche se Kompatscher e la direzione della ABD ridimensionano i dati sulle emissioni dannose, il traffico aereo resta di gran lunga il più inquinante mezzo di trasporto, nemmeno lontanamente paragonabile a qualsiasi altra forma di mobilità, in assoluta contraddizione con il proclamato “Alto Adige amico del clima”! (cifre di confronto: emissioni CO2 a persona per km In aereo: 380 g/km In Auto solo: 130 g/km In Auto in cinque: 26 g/km In treno: 40 g/km In autobus: 20 g/km) Ma soprattutto ci preoccupa l’altissimo prezzo che dovranno pagare le cittadine e i cittadini residenti lungo il corridoio di decollo ed atterraggio (uno solo, a sud) per l´inquinamento acustico. Dati su questo nelle 150 pagine di presentazione del piano Kompatscher non se ne trovano. Ma studi internazionali parlano di 90 db prodotti da un Boeing in fase di atterraggio. Un’ipoteca per tutta la Bassa Atesina che pagherà il prezzo più alto per poter attirare in Alto Adige turisti “mordi e fuggi” con soggiorni sempre più brevi e viaggiatori per affari che potranno volarsene via sempre più velocemente. Perché, tra i bilanci economici, bisogna pensare anche a questo: aeroporto e alta velocità (BBT) NON favoriranno le piccole imprese turistiche familiari dell’Alto Adige/Südtirol, ma l’imprenditoria d’élite. Però i costi per il progetto ABD verranno pagati da tutti. I semplici contribuenti, le piccole aziende, che con la partecipazione finanziaria della Camera di commercio dovranno sborsare due volte e infine tutti coloro che abitano e lavorano lungo il corridoio aereo. Ci resta solo da sperare che la popolazione dica chiaro che può fare benissimo a meno della nuova versione del vecchio gingillo (per di piú per un´élite) – per più sostenibilità, migliore qualità di vita nella parte meridionale dell’Alto Adige/Sütirol e anche solo per semplice buonsenso.

Brigitte Foppa, Giorgio Zanvettor, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss

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