HomeBuon climaI parlamentari Svp „dimenticano“ l’incarico ricevuto dal Consiglio provinciale

I parlamentari Svp „dimenticano“ l’incarico ricevuto dal Consiglio provinciale

In una mozione voto rivolta ai parlamentari, il Consiglio provinciale approvò all’unanimità la proposta che possano essere fissati limiti di velocità non solo per motivi di sicurezza, ma anche di salute.

Nella commissione trasporti della Camera si discute in questi giorni della riforma del codice della strada. I parlamentari Svp hanno presentato diverse proposte, come per esempio la n. 193 sulle multe o la n. 192 sui radar per il controllo della velocità, entrambe firmate dall’on. Schullian. Lo stesso Schullian in una corposa proposta di legge ha proposto ben 25 modifiche al codice della strada, tra cui anche all’articolo 142 che tratta di limiti di velocità.

Un’occasione d’oro per mettere all’ordine del giorno della Camera anche le ragioni della protezione della salute e dell’ambiente.

Il Consiglio provinciale ha ampiamente trattato la materia nel gennaio 2016 grazie a una mozione voto del Gruppo Verde. Infatti, quando si parla di limiti alla velocità, viene sempre ricordato che la legge italiana prevede come unico motivo solo quello della sicurezza stradale. Se non si cambia questa normativa, ogni tentativo di fissare limiti alla velocità anche per motivi di salute o ambiente è destinato a fallire.

La consapevolezza di quanto la velocità e l’inquinamento dell’aria siano strettamente legati (+ velocità = + emissioni nocive) e di quanto l’inquinamento metta a rischio la salute, soprattutto in valli come le nostre attraversate da autostrade e superstrade, ha convinto il Consiglio provinciale ad approvare all’unanimità la nostra mozione nella seduta del 12 gennaio 2016. La mozione chiede che anche in Italia doventi possibile fissare limiti alla velocità non solo per motivi di sicurezza,ma anche di tutela della salute e protezione dell’ambiente. La mozione, rivolta al parlamento, già il 2 febbraio 2016 è stata, come prevede la legge, trasmessa alla Camera e in particolare ai parlamentari altoatesini allora in carica tra cui Schullian e Gebhard, firmatari in questi giorni delle proposte di modifica del codice stradale in commissione trasporti.

Purtroppo in nessuna delle loro attuali proposte c’è traccia di quanto chiesto loro dal Consiglio provinciale. E’ davvero incomprensibile che parlamentari altoatesini presentino alla Camera proposte di riforma del codice stradale senza per nulla tenere conto dell’incarico dato loro dal Consiglio provinciale. Dimenticanza? Intenzione? Arroganza? Oppure magari arriverà un nuovo disegno di legge che conterrà finalmente queste proposte?

All’Alto Adige, e soprattutto alle migliaia di persone che vivono lungo l’autostrada e le principali arterie di traffico, resta ancora una debole speranza che i parlamentari altoatesini si facciano carico dell’incarico ricevuto.

Bolzano, 15/02/2019 – consiglieri provinciali Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler

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Diritto alla madreli
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