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Cura climatica per l’Alto Adige

COMUNICATO STAMPA.

Il 2030 si avvicina in fretta e il cambiamento climatico diventa ogni giorno più evidente. Per risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2 possiamo e dobbiamo agire in più ambiti Turismo e amministrazione pubblica possono dare l’esempio. Con due mozioni i Verdi propongono delle misure concrete per migliorare il bilancio climatico del settore turistico e degli edifici pubblici.

Facciamo un bilancio climatico per il settore turistico

Al momento non esistono calcoli completi e affidabili per quanto riguarda il bilancio climatico del settore turistico nella nostra provincia. Secondo il rapporto sul clima del 2018 realizzato dall’Eurac si aggira intorno al 10% del totale delle emissioni di gas serra.

Singoli esempi di aziende turistiche che hanno fatto questi calcoli di propria iniziativa per migliorare il proprio bilancio energetico e climatico portano a pensare che la responsabilità del settore turistico sul bilancio climatico complessivo potrebbe essere ben maggiore. Sono stati calcolati addirittura 140 kg CO2 per ospite al giorno in certi settori turistici. Questo equivale a emissioni 7 volte superiori rispetto a quelli di un abitante “normale” dell’Alto Adige-Südtirol. Un valore enorme! Riconosciamo gli sforzi di molti albergatori. Ce n’è davvero bisogno.

L’urgenza del tema ci porta a esortare la giunta ad attivarsi per avere al più presto un quadro preciso sulle emissioni nocive per il clima da parte del settore turistico, in modo da poter sviluppare, in collaborazione anche con le aziende, delle strategie adeguate per la loro riduzione.

Miglioriamo l’efficienza degli impianti di riscaldamento e climatizzazione degli edifici pubblici

Il patrimonio edilizio in provincia di Bolzano è responsabile di ca. il 27% delle emissioni di gas serra. Si stima che esistano più di 2000 edifici pubblici, tra cui uffici, ospedali, case di riposo, biblioteche, caserme dei vigili del fuoco, musei, municipi, scuole, con notevole potenziale di risparmio di gas serra. Secondo quanto stabilito dal nuovo piano per il clima elaborato dalla giunta, entro il 2026 solo il 5% degli edifici pubblici sarà sottoposto a risanamento energetico. I tempi quindi per il risanamento complessivo del patrimonio edilizio pubblico si prospettano molto lunghi e noi non ce lo possiamo permettere.

Pur continuando in una prospettiva di risanamento complessivo, riteniamo si debba procedere anche con interventi più rapidi, ma altrettanto importanti, come il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione degli edifici pubblici. Questi sono infatti per la gran parte regolati male e quindi inefficienti. Controllare e ottimizzare al più presto l’efficienza energetica di questi impianti sarebbe un’operazione efficace, a costi contenuti e che andrebbe nella giusta direzione.

Bolzano, 10.5.2022

Cons. prov.
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba

 

Author: Heidi

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Una cura climatica p
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