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MOZIONE

L’Alto Adige è una terra da sempre impegnata nella tutela della natura e della biodiversità. I boschi  e gli alpeggi non servono solo per la silvicoltura e l’agricoltura, ma sono anche luoghi di attrazione paesaggistica per i turisti e la popolazione locale. Le montagne e le valli della nostra provincia costituiscono l’habitat naturale di piante e animali. Molte delle nostre specie animali e vegetali sono però a rischio estinzione. La principale minaccia è rappresentata dalla distruzione degli habitat dovuta ai cambiamenti nell’uso del suolo, in particolare a causa di un’agricoltura sempre più intensiva o del- l’abbandono dell’attività di coltivazione. Stando al- la “Lista Rossa delle specie minacciate in Alto Adige”, 3.064 specie, e quindi all’incirca il 41% di tutte quelle prese in esame, vanno classificate come “a rischio estinzione”.

Questa pubblicazione sulla fauna in pericolo risale al 1994 e negli anni successivi è stata ristampata in edizione limitata. Ma da allora la lista non è mai stata aggiornata. Nel 2006 il Museo di scienze naturali dell’Alto Adige ha stilato un elenco delle piante a rischio di estinzione, ma anche questo ha ormai dieci anni. Come ci è stato confermato dall’Associazione biologi Alto Adige, soprattutto la Lista Rossa delle specie minacciate di estinzione avrebbe urgente bisogno di essere aggiornata.

Nel 2014 il Museo di scienze naturali si è nuova- mente occupato delle specie animali minacciate, creando un portale internet che mostra la distribuzione di oltre 4.000 specie animali e vegetali in provincia di Bolzano. Su questo sito si possono consultare i dati relativi alla loro diffusione, accompagnati da apposite cartine, e imparare a conoscere le varie specie animali e vegetali con le loro caratteristiche (www.florafauna.it).

Il sito internet delle ornitologhe e degli ornitologi italiani (www.ornitho.it) segue un principio analogo. Lì si trovano i dati relativi alla distribuzione di varie specie di uccelli e di altri animali, visualizzati su una cartina geografica. Il sito è stato creato per permettere a chi si occupa di ornitologia per professione, ma anche ai non addetti ai lavori, di inserire nelle cartine le informazioni derivanti dalle osservazioni ornitologiche e caricare le foto degli animali.

Anche le applicazioni destinate all’interazione con gli appassionati del settore riscuotono un crescente successo. Attraverso l’app “OstSeeTiere“, (dedicata agli animali del Mar Baltico) è ad esempio possibile segnalare l’avvistamento di mammiferi marini nel Mar Baltico oppure il ritrovamento delle loro carcasse. Chiunque può accedere a queste informazioni attraverso una cartina interattiva. In questo modo anche i non addetti ai lavori possono contribuire alla tutela di queste specie animali e al loro censimento.

Accanto alla mappatura e alla raccolta dati, ai fini di un’ampia tutela della natura e delle specie è necessario effettuare una continua sensibilizzazione della popolazione nei confronti delle specie minacciate di estinzione. E qui la nostra provincia può vantare una lunga tradizione. I meno giovani ricorderanno i manifesti appesi nei più svariati luoghi pubblici e privati, dai rifugi alpini alle stazioni ferroviarie, dagli ambulatori medici agli atri degli uffici pubblici, dagli istituti di formazione alle scuole, in cui si evidenziava l’importanza della conservazione delle specie. Questi poster contribuivano a imprimere nella mente le immagini e i nomi delle specie animali e vegetali sotto tutela e minacciate di estinzione, e nel contempo si appellavano al senso di responsabilità comune.

Oggi invece temiamo ci sia meno consapevolezza al riguardo. Le giovani generazioni, i turisti e i no- stri nuovi concittadini spesso non conoscono le specie protette, e di conseguenza non sono in grado di distinguerle dalle altre.

Anche se la ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio svolge un ottimo lavoro di sensibilizzazione, proponendo eventi nei centri visite dei parchi naturali dell’Alto Adige e distribuendo materiale didattico, queste campagne si concentrano soprattutto sulle specie animali più conosciute, sui diversi habitat e sulle informazioni specifiche relative ai parchi naturali.

Le informazioni sulle specie animali e vegetali meno conosciute sono invece poche. Per questo motivo sarebbe opportuno potenziare e ampliare l’attività informativa esistente, estendendola anche a coloro che sono meno interessati all’argomento delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione, e di conseguenza sono meno sensibili nei confronti del tema della biodiversità. Ma come prima cosa bisogna aggiornare quanto prima l’elenco delle specie animali a rischio estinzione.

Infine le esperte e gli esperti del settore fanno notare che rispetto agli animali esistono molti più dati relativi alle piante ad alto rischio estinzione, e che le istituzioni che effettuano rilevamenti scientifici in ambito naturalistico (come il Museo di scienze naturali ovvero il suo Biodiversity Center, la ripartizione 28, l’ufficio caccia e pesca, l’Istituto per l’ambiente alpino dell’Eurac, il laboratorio biologico della Provincia, la LUB e, occasionalmente, il Centro sperimentale Laimburg e la ripartizione 32) non sono ancora collegate in maniera sufficiente tra di loro. Il ruolo del Museo di scienze naturali in quanto centro per la raccolta dei dati naturalistici andrebbe rafforzato, al fine di garantire continuità nella raccolta e gestione dei dati, e nel contempo un miglior collegamento tra le istituzioni succitate.

Per questi motivi il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano incarica la Giunta provinciale,

  1. di aggiornare la lista delle specie animali minacciate di estinzione, per quanto possibile suddivisa in categorie;
  2. di riproporre, con l’ausilio di manifesti, volantini o altro, le campagne informative incentrate sulle specie animali e vegetali sotto tutela e minacciate di estinzione che si trovano in Alto Adige, aggiornandone il contenuto, la presentazione e gli aspetti legati alla comunicazione;
  3. di integrare il sito web del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige (www.florafauna.it), di migliorarne l’accessibilità in rete, di introdurre un’interfaccia interattiva e di creare un’applicazione per il cellulare;
  4. di valutare, insieme agli esperti e alle esperte, lo sviluppo di un’apposita applicazione che consenta di caricare su una cartina accessibile a chiunque i dati, con luogo e foto, delle osservazioni sul campo di specie animali a rischio di estinzione;
  5. di mettere a disposizione e di assicurare in mo- do stabile il personale necessario per svolgere tutte queste attività, al fine di garantire la continuità dell’attività di ricerca e del lavoro in rete.

Bolzano, 6.12.2018

Landtagsabgeordnete

Brigitte Foppa

Riccardo Dello Sbarba

Hanspeter Staffler

La mozione è stata approvata nella seduta del 5.06.2019.

 

La Giornata mondiale del suolo 2018 è di particolare impatto in Alto Adige: in poche altre regioni alpine il suolo è così altamente considerato e altrettanto insidiato. La sua qualità soffre della crescente cementificazione, viene sempre più sigillato con nuove strade e infrastrutture e viene appesantito da metalli pesanti e pesticidi. Le sue funzioni e la sua forza vitale si riducono man mano e in modo inesorabile.

Il cambiamento climatico riporta più che mai al centro la sua funzione protettiva. Solo un suolo sano, recettivo può assorbire forti e intense precipitazioni e ridurre così il pericolo di erosioni e frane. A questo si aggiunge il suo significato per la vegetazione e il suo ruolo di habitat per i microorganismi.

In Alto Adige da tempo si raccomanda una gestione del suolo attenta e parsimoniosa e lo si ripete da 40 anni. Anche se la nuova legge “Territorio e paesaggio” prevede nei suoi obiettivi una riduzione dell’uso di territorio, questo continua a essere minacciato.

Oggi, quando sta per essere elaborato il programma di coalizione e di governo, il suolo e una gestione attenta delle sue risorse devono avere la priorità tra gli obiettivi della prossima giunta. Per la maggioranza si presenta così la sfida di formulare questi obiettivi non più solo in maniera retorica, ma anche di comunicarle con convinzione. La composizione del gruppo di lavoro addetto all’elaborazione dei punti programmatici relativi all’ambiente, all’urbanistica e all’agricoltura, vista la forte presenza delle lobby (es. Bauernbund) ci lascia interdetti – se le questioni dell’utilizzo di suolo verranno trattate principalmente con lo sguardo di un uso a breve termine, allora ce la possiamo scordare in fretta la tutela del suolo.

Una politica del suolo deve uscire dal piano della retorica e degli interessi e deve essere promossa come tema trasversale tra politica e società.
Tutela del suolo e strategie di risparmio e valorizzazione sono elementi base per il futuro. Noi Verdi continueremo a impegnarci per dare ascolto e voce a questi obiettivi fondamentali.

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

In occasione della Giornata mondiale del suolo, 5 dicembre. 2018