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scuole

Luis Durnwalder ne ha tirata fuori un’altra delle sue: propone di creare un’apposita scuola per bambine e bambini che hanno una lingua madre diversa dal tedesco, dall’italiano o dal ladino, una scuola trilingue solo per loro, una scuola separata perché „non pesino più sulle scuole italiane e tedesche“ e perché possano impadronirsi di entrambe le lingue maggioritarie del territorio. Incredibile, ma vero! Verrebbe quasi da dire: perché gli stranieri sì e gli altri no?

Se non fossero chiari gli obiettivi discutibili e la volontà di ghettizzazione, la proposta sarebbe addirittura incoraggiante: finalmente, grazie agli “stranieri”, si apre uno spiraglio per una scuola plurilingue, così come tanti cittadini e cittadine sudtirolesi auspicano da molto tempo, per far diventare i loro figli e le loro figlie dei cittadini e cittadine europee esemplari e aperte al mondo!

Il rischio invece che si riduca alla creazione di ghetti per stranieri è grande e contrasta con tutta la politica portata avanti dalla stessa Provincia e con i principi della recente „legge sull’integrazione“ che addirittura fissava quote sia nella composizione delle classi che nell’assegnazione degli alloggi sociali affinché non si creassero ghetti separati e „società parallele“.

Se la proposta di Durnwalder intende „liberare“ dai migranti le scuole dei „nostri figli“ e far loro apprendere le lingue in un contesto separato, asettico e “paritetico”, per evitare che poi le famiglie migranti si dichiarino in maggioranza italiane, cosa effettivamente successa all’ultimo censimento, i Verdi si dichiarano fermamente contrari.

Che molte classi siano ampiamente “miste”, soprattutto all’asilo e alle elementari, è una verità, ma è il risultato del cocciuto rifiuto della politica dominante di rispondere al desiderio di plurilinguismo delle famiglie con l’unica soluzione sensata: una scuola multilingue, ma per tutti e tutte!, come offerta aggiuntiva alla scuola in madrelingua.

E questa è da anni la proposta dei Verdi: una scuola dove tutti, dai bidelli a chi insegna fino a chi dirige, ma soprattutto i bambini e le bambine, siano di tutte le lingue di questa provincia, una scuola che faccia della formazione di persone plurilingui il suo scopo fondamentale, una scuola istituita e pensata dalle tre intendenze scolastiche come progetto comune in una visione pienamente europea. Una scuola che potrebbe diventare esemplare in tutta Italia, che indichi la via su come valorizzare in tutto il sistema scolastico, in cui ancora fortunatamente vige la libertà di scelta, quel bagaglio di conoscenze in più che tanti bambini bi- o addirittura trilingui fin dalla nascita portano con sé e che fino a oggi vengono considerati solo come pesanti zavorre.

Consiglieri provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

Young Greens Southtyrol Primarie aperteDai 16 anni in poi si può votare on-line o presso i 10 seggi allestiti in tutta la provincia anche per sostenere una nuova generazione di candidati.

I Young Greens Southtyrol invitano a partecipare questa settimana alle Primarie aperte dei Verdi per sostenere i candidati più giovani. Per la prima volta in tutta Europa, TUTTI gli uomini e TUTTE le donne residenti in Sudtirolo dai 16 anni in poi possono decidere chi guiderà la lista dei Verdi, votando da casa on-line, oppure presentandosi ai seggi con un documento di identità. Su primarieaperte.bz.it ognuno può indicare la propria preferenza fino a domenica 9 giugno.

Il consiglio dei Young Greens:

Tobias “Tobe” Planer, Evelyn Gruber-Fischnaller, Valentino Liberto e Gaudenz Kripp (che si presentano su primarieaperte.bz.it) hanno idee ed energie farsi portatori di programmi dinamici, in favore della cultura giovanile, contro la disoccupazione, per le pari opportunità, per un’economia eco-sociale e per lo sviluppo dell’autonomia. Un terzo della lista dei Verdi per le provinciali 2013 è riservata agli under 35, ma solo un buon risultato alle primarie potranno dare una vera visibilità ai candidati e alle candidate più giovani nella testa di lista. Partecipare significa vivere la democrazia!

Bolzano, 05/06/2013

Young Greens Southtyrol
[email protected]

 

Donne Verdi – Grüne Frauen @ www.offenevorwahlen.bz.it – www.primarieaperte.bz.it

Le nostre candidate (in ordine alfabetico): Sybille Atz, Flavia Basili, Erica Fassa, Brigitte Foppa, Iris Franceschini, Evelyn Gruber-Fischnaller, Marialaura Lorenzini, Franca Toffol, Patrizia Trincanato

http://vimeo.com/67601143

La frase “Non si trova nessuna donna” è ormai trita e ritrita e ha stufato sia donne che uomini. Le donne ci sono, sia nelle liste elettorali che in altri ruoli non tradizionali, ma spesso non si vedono. A questa sorta di oscuramento molte donne hanno iniziato ad opporsi e vogliono appropriarsi dello spazio che rende giustizia al loro impegno.

Così anche nei Verdi Grüne Verc: 9 candidate competenti si mettono in gara per i primi sei posti di lista. “È ora che la legge 215/2012 sarà applicata anche da noi, perché prevede la paritá di genere nelle preferenze di voto. In Lombardia per esempio questo ha portato a un numero maggiore di donne elette e finalmente la politica considera anche le realtà femminili”, dicono le Donne Verdi.