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Una clausura estiva, al termine di una calda fase di campagna elettorale è stata l’occasione per una riflessione e la definizione di possibili nuove linee di indirizzo. Al centro della lavori di questa clausura estiva 2015 tenutasi a Magrè nel maso Bio di Othmar Sanin, c’erano la struttura organizzativa, l’analisi politica e la definizione dei temi da affrontare per il 2016.
Partendo dal bilancio del bene comune che i verdi hanno recentemente adottato, primo partito in Sudtirolo ad adottare tale procedura, sono stati affrontati i punti di forza e debolezza,  le potenzialità di uno sviluppo  organizzativo sostenibile.
Si è preso atto con soddisfazione della concordanza di obiettivi politici, di valori e stili di vita personale dei verdi. Va ancora migliorata la presenza verde nei comprensori. Già oggi gran parte dei voti verdi proviene dalle zone rurali, ma nell’immaginario collettivo i verdi continuano ad essere considerati come esclusivamente rappresentanti del territorio urbano.
Una delle decisioni della clausura è stata quindi quella di puntare a partire dall’autunno, ad un capillare collegamento con il territorio. I gruppi di lavoro interni al partito hanno necessità di essere valorizzati e collegati reciprocamenti più efficacemente tra loro.
Al momento sono attivi quattro gruppi di lavoro: Donne Verdi, Young Greens, verdECOnomia ed il gruppo sociale; i gruppi definiscono le linee della politica verde nei rispettivi settori di competenza, producono proposte nel settore legislativo ed esprimono pareri sulle proposte dell’amministrazione provinciale.
L’analisi del risultato elettorale e la successiva formazione delle coalizioni hanno nuovamente evidenziato il contrasto tra le posizioni che vedono i verdi in maggioranza o opposizione. In modo evidente ciò emerge dalle situazioni di Merano dove si è vissuto il passaggio da opposizione al governo della città, ma anche dai comuni dove è invece si è vissuto un passaggio contrario come Laives e Bressanone, mentre a Bolzano ci si trova („waiting Benko…!“) in una situazione intermedia. Nessun partito attualmente ha al suo interno talmente tanti scenari diversi ed è quindi una grande sfida convivere con questi contrasti, senza rinnegare il proprio profilo.

Solo continuando nel lavoro sui temi che stanno alla base dei nostri valori ecosociali potrà essere garantito il mantenimento di questo difficile equilibrio, senza mai perdere di vista l’importanza della comunicazione sia interna che esterna.
A livello tematico vediamo la più grande necessità di intervento nell’ambito delle politiche sociali, anche perché ci consideriamo la forza politica più decisa nell’impegno per la solidarietà e la parità dei diritti. Accanto alle tematiche ambientali è quindi proprio il sociale il punto più importante sulla nostra agenda lavorativa.
Principale obiettivo della politica verde rimane quello di cambiare la società secondo un modello che che sia sostenibile. È chiaro che la possibilità di raggiungere questo obiettivo sono maggiori all’interno di una coalizione di governo e dove le condizioni politiche lo permettono i verdi non mancano di mettere a a disposizione le proprie capacità di governo. Dove questo non è possibile i verdi continueranno a svolgere il servizio di opposizione con coscenza e competenza.
Qui trovi altre foto della Klausur.

Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor
Co-Portavoce portavoce Verdi Grüne Vërc

Magrè sulla strada del vino, 11 luglio 2015