HomeComunicati stampaLa legge elettorale va in aula: migliorarla è possibile!

La legge elettorale va in aula: migliorarla è possibile!

source: http://www.buergernetz.bz.it/vote/landtag2013/pre/downloads/mod12-StimmzetteFacsimile.pdf


Questa settimana il Consiglio provinciale si occupa della legge elettorale SVP per le elezioni provinciali. Già in commissione legislativa noi Verdi abbiamo sottolineato le gravi mancanze del disegno di legge. Dopo un lungo, ma costruttivo lavoro, anche grazie alle nostre proposte, il testo è stato nettamente migliorato.
Ricordiamo i cambiamenti più importanti ottenuti in commissione:

  1. Nessuna “poltrona ladina” regalata!
    Il “passo sui ladini” fortemente criticato dalle opposizioni è stato nettamente migliorato. Ora è previsto che, nel caso nessuna persona ladina risulti eletta tra i 35, quella che ha ottenuto il maggior numero di preferenze otterrà il posto dell’ultima persona eletta nella propria lista (e non, come nella prima bozza, il seggio attribuito con i resti a qualcun altro).
  2. Pluralismo democratico reso (più) facile
    Per la presentazione delle liste bisognerà raccogliere le solite 400 firme (mentre nella prima bozza si voleva aumentarle a 500). Anche il numero minimo delle persone candidate per lista è stato limitato a 12 (invece che aumentato a 24, come era previsto inizialmente).
  3. Spazio alle donne
    Nonostante tanti mal di pancia, in commissione è stato impedito l’indebolimento delle quote rosa. Rimane quindi la quota attuale, la quale prevede che nessun sesso possa avere più di 2/3 delle effettive candidature su una lista. Unendo le forze abbiamo così impedito che venisse adottata la formula diabolica “più di 2/3 dei posti in lista”. Questa avrebbe permesso che su una lista si potessero candidare 23 uomini e una sola donna.

Certo esistono ancora diversi margini di miglioramento. A questo proposito abbiamo presentato alcuni emendamenti che renderebbero più efficace la qualità democratica della legge:

  1. Divieto di pubblicità elettorali da parte di associazioni, sindacati e categorie.
    La legge regionale n. 7/1998, in cui è previsto questo divieto, deve finalmente essere attuata. Il nostro emendamento prevede che il testo della legge regionale venga trasposto nella legge provinciale insieme all’inserimento di adeguate sanzioni. In commissione siamo stati accusati di essere i soliti “guastafeste”, ma noi ripresentiamo comunque in aula la nostra proposta. Verrebbero finalmente messi dei paletti al mancato rispetto della par-condicio. In Consiglio regionale abbiamo presentato un disegno di legge con lo stesso obiettivo già nel 2015.
  2. Vera limitazione delle spese elettorali
    Noi sosteniamo la proposta di limitare le spese elettorali a un massimo di 30.000 € per singola persona candidata. La nostra proposta prevede che le spese elettorali volte a sostenere le cosiddette cordate vengano suddivise e comprese nel calcolo. Altrimenti, permettendo la copertura di tali spese tramite il partito, la limitazione delle spese elettorali personali rimarrà pura e inutile formalità.
  3. E le donne ai vertici?
    La nostra proposta di rafforzare la presenza femminile anche ai vertici della provincia, con una donna tra i due vicepresidenti (ma ciò garantirebbe anche gli uomini, il giorno in cui Presidente dovesse essere una donna) ha ottenuto in commissione un solo voto favorevole, quello della proponente. Vedremo che cosa succederà in aula. Infatti la maggioranza ha dimostrato con il dibattito sulla “legge ladina” di non essere contraria alle quote quando si tratta di assicurare una poltrona alla minoranza ladina. Vedremo se le donne in Alto Adige nel loro diritto alle quote raggiungeranno lo status del Ladini.

Bolzano, 10.05.2017
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss
Relazione di minoranza

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