INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Nonostante l’arrivo dell’inverno aumentano le persone che si trovano per strada senza accoglienza né assistenza. Il fenomeno è più visibile a Bolzano: anche per effetto dei decreti Salvini, molte persone devono uscire dai centri profughi – sia chi ha ottenuto, sia chi non ha ottenuto la protezione, mentre alcuni centri sono stati chiusi e finiscono in città, dove sperano di entrare nell’emergenza freddo. Ma molti vivono sotto i ponti.

Si chiede pertanto:

  1. Quanti erano i centri di accoglienza profughi e quante persone vi erano accolte nel mese di novembre del 2018? E quanti centri e persone accolte ci sono alla data di oggi?
  2. Quanti centri sono stati chiusi e perché?
  3. Provincia ha previsioni fino all’anno 2020? Quanti centri e persone accolte ci saranno presumibilmente nel novembre 2020?
  4. Quante persone sono uscite nell’ultimo anno dai centri d’accoglienza, distinti per motivo? (per aver ricevuto il diniego, o dopo aver ottenuto la protezione, o altro).
  5. La Provincia possiede dati su quante persone uscite dai centri siano rimaste in Alto Adige, distinte per motivo di uscita? E sa dove esse si trovino?
  6. In particolare, la Provincia sa dire (anche all’incirca) quante persone uscite dai centri soggiornino ad oggi a Bolzano e Merano?

Bolzano, 18.11.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta e la nostra replica.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Come ogni autunno si ripropone anche quest’anno il problema delle persone senza dimora che vivono per strada. Il problema è particolarmente acuto a Bolzano, dove si riversa anche la maggior parte delle persone uscite dai centri profughi per diversi motivi. I comuni da soli hanno grandi difficoltà a far fronte a questa situazione.

Si chiede pertanto:

  1. La Provincia possiede dati o stime di quante persone si trovino in condizione di precarietà o senza dimora in Alto Adige e in particolare nelle città maggiori: Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone, Laives?
  2. Di queste persone, quante sono uscite dai centri di accoglienza profughi, e quante invece rientrano in altre tipologie di senza tetto?
  3. Chi si occupa di queste persone? La Provincia ha un programma per non lasciare queste persone per strada e aiutare i comuni interessati?
  4. Si chiede in particolare se vi sono misure previste:
    • per chi ha ottenuto forme di protezione e dopo 6 mesi deve uscire dai centri,
    • per le persone che hanno ricevuto il diniego ma non sanno dove sbattere la testa,
    • per le altre tipologie di senza dimora.

Bolzano, 18.11.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta.

COMUNICATO STAMPA.

Contrattazioni estenuanti per il pubblico impiego – le dipendenti e i dipendenti pubblici si meritano un aumento equo e giusto per tutto il lavoro che fanno!

Lo stipendio dei dipendenti pubblici in Alto Adige viene regolamentato nel bilancio provinciale, il quale viene distribuito dalla giunta provinciale in piena autonomia e secondo le proprie finalità politiche. Secondo lo Statuto d’autonomia, l’ordinamento del personale della Provincia, l’accordo di Milano e il patto di stabilità, la Giunta regolamenta in piena responsabilità le uscite per il personale dell’amministrazione provinciale, delle scuole materne, delle scuole, dei Comuni, dell’Azienda sanitaria e delle case di riposo. “Chi sostiene il contrario deve parlare chiaro!” sostiene Hanspeter Staffler dei Verdi.

Gli impiegati pubblici hanno subito dal 2011 una perdita di potere d’acquisto del 10%, nonostante un miglioramento nel contratto collettivo del 2016. Queste persone, con il loro lavoro, costituiscono la spina dorsale della nostra autonomia. Un riequilibrio della perdita di potere d’acquisto dei loro stipendi è necessario per garantire il bene della nostra comunità.

In più l’aumento arretrato degli stipendi è una questione di correttezza tra Giunta e dipendenti pubblici, anche perché le prestazioni sono ben visibili, sia per quantità che per qualità, anche in un confronto nazionale e internazionale: in uno studio del 2013 la nostra amministrazione pubblica risultava essere tra le amministrazioni migliori in un confronto con altre 238 regioni europee.

Bozen, 14.11.2019

Cons. prov.
Hanspeter Staffler
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa

COMUNICATO STAMPA.

In Consiglio Regionale si discute oggi la riforma dei vitalizi dei politici presentata dal Presidente Paccher con un disegno di legge che intende accogliere la legge statale secondo la quale anche per le pensioni dei politici si passa al sistema contributivo.
Da sempre riteniamo che passare al sistema contributivo sia un sistema equo e condivisibile. Vediamo che questo disegno di legge va proprio in questa direzione. Siamo favorevoli soprattutto a tutti gli emendamenti e alle misure volte a garantire tutta la trasparenza possibile. Nulla deve essere nascosto. I calcoli devono essere evidenti e pubblicati e, insieme ad essi, anche la documentazione precisa di ogni emolumento destinato a consiglieri e consigliere, compresi i vitalizi. La tabella distribuita oggi dal Presidente Paccher è un passo utile a dissipare molte polemiche, dimostrando che la legge comporta una riduzione di spesa pubblica. Speriamo che questi calcoli siano affidabili – visto che in passato si sono viste tabelle poi smentite dalla realtà.
La mancanza di trasparenza aumenta drasticamente il pericolo di fare gravi errori, dà ossigeno ai populismi e alle speculazioni, mette in pericolo la democrazia. La pubblicità e la trasparenza sono invece balsamo per la politica e per la democrazia stessa.
Il Gruppo Verde sostiene i vari emendamenti che mirano a ripulire la legge dagli appesantimenti e qualora non fossero accolti, ha deciso di astenersi nel voto finale.

BZ, 13.11.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico è uno strumento importantissimo per accedere a vari servizi e contributi. Per questo è fondamentale poterla compilare in un modo semplice, veloce e attraverso procedure facilmente accessibili.

Wir stellen in diesem Zusammenhang folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico può essere compilata via PEC?
  2. La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico può essere compilata via mail?
  3. La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico può essere compilata attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID?
  4. La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico può essere compilata con la Carta Servizi?

BZ, 13.11.2019

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta. E la nostra replica.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

La dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico è requisito per accedere a vari servizi e contributi nella Provincia Autonoma di Bolzano. Sappiamo che chi non fa la dichiarazione al momento giusto (ad esempio tra il 18° e 19° anno d’età) è penalizzato, in quanto per 18 mesi la dichiarazione “di recupero” non ha valore. Abbiamo avuto notizia di casi in cui a causa di dichiarazioni non consegnate per tempo a delle persone è stato negato di
– Accedere a delle strutture di cura per persone con disturbi psichici
– Scegliere l’ospedale come residenza in caso di malattia grave.

Wir stellen daher folgende Fragen an die Landesregierung:

  1. Questi racconti corrispondono alle disposizioni di legge?
  2. Quali sono i relativi riferimenti di legge?
  3. Qual è la posizione della Giunta Provinciale in materia?

BZ, 13.11.2019

Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta e la nostra replica.

INTERROGAZIONE SU TEMI DI ATTUALITÀ.

Leggiamo sul sito di unibz che “I cittadini non-UE residenti all’estero non possono richiedere subito le borse di studio della Provincia Autonoma di Bolzano. Potrai richiederla solamente dopo un anno di residenza regolare registrata in Alto Adige.”

Si chiede alla Giunta provinciale:

  1. Quanti cittadini/e non UE si sono iscritti a unibz negli ultimi 5 anni?
  2. Quante borse di studio sono previste ogni anno per cittadini non UE?
  3. Quante di queste sono state assegnate negli ultimi 5 anni? Quante per anno?
  4. Con quale motivazione si permette ai cittadini non UE di fare richiesta di borsa di studio solo dopo un anno di residenza regolare in Alto Adige?

Bolzano, 11.11.2019

Cons. prov.
Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hanspeter Staffler

Qui potete scaricare la risposta della giunta. E la nostra replica.

I Verdi altoatesini da oggi membri effettivi del Partito Verde Europeo

Dopo un processo durato diversi anni, I Verdi altoatesini sono stati accolti domenica 10 novembre nel congresso verde europeo nella città finlandese di Tampere come membri a pieno diritto nel Partito Verde Europeo.

I delegati e le delegate dei partiti verdi dell´intera Europa hanno votato a larga maggioranza per l´ingresso dei Verdi altoatesini, sottolineano i/le componenti della delegazione formata da Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Tobe Planer, Verena Frei, Anna Hupel und Rogerio Portanova dopo la votazione.
Sono pochissimi I casi in cui in uno stesso paese vengono ammessi più di un partito verde. L’autonomia altoatesina e il ruolo di ponte tra mondo di lingua italiana e mondo di lingua tedesca sono stati argomenti decisivi per l´ammissione dei Verdi Grüne Verc.
“La partecipazione nel partito europeo significa che potremo partecipare di più alla formazione della politica verde in Europa. Collaboreremo a definire le proposte politiche dsu scala europea su temi come l´ambiente e I trasporti e naturalmente avremo ancora di piú un collegamento diretto col Parlamento Europeo. Per me in particolare rappresenta il punto più alto della mia decennale funzione di portavoce dei Verdi dell´Alto Adige” dice Brigitte Foppa.

Riccardo Dello Sbarba sottolinea l´importanza di avere un retroterra internazionale. “Senza essere inseriti in un contesto più grande, come partito regionale avremmo rischiato di impoverirci e restare soli”.

Anche Tobe Planer è soddisfatto dell´accoglienza nei verdi europei, per cui ha a lungo lavorato. “Per noi è un grande vantaggio per esempio ricevere informazioni rapidamente e di prima mano, e grazie ai molti contatti politici riuscire a portare in Alto Adige idee e personalità interessanti.”

La presenza dei Verdi altoatesini nel Partito Verde Europeo, proposta cinque anni fa dai giovani verdi Anna Hupel e Valentino Liberto, e una pietra miliare della loro storia: un’identificazione chiara, netta – e corrisposta – nell´Europa.

COMUNICATO STAMPA.

Il Gruppo Verde, con un emendamento del Consigliere Hanspeter Staffler alla legge sul codice del commercio, ha provato a indicare una possibile via sudtirolese per gli orari di apertura dei piccoli negozi nei giorni festivi e la domenica.

Gli orari di apertura dei negozi sono di competenza esclusivamente statale e lo Stato lascia ai commercianti la libertà di trovare una propria regola. Secondo le direttive statali i piccoli negozi possono aprire anche la domenica e nei giorni festivi. E i Verdi in Consiglio provinciale si dichiarano contrari a questa regola.

La liberalizzazione degli orari di apertura favorisce le grandi catene e mette invece in difficoltà i piccoli negozianti. L’apertura dei negozi la domenica e nei giorni festivi è svantaggiosa anche dal punto di vista delle famiglie, delle lavoratrici e dei lavoratori.

I Verdi propongono quindi con un emendamento di inserire un accordo sudtirolese tra aziende del commercio, sindacati e associazioni dei consumatori per tenere chiusi i negozi la domenica e nei giorni festivi.

La maggioranza ha bocciato la proposta per dubbi giuridici, ma vuole portare avanti la riflessione dei Verdi e con una disposizione di attuazione provare a portare la competenza alla Provincia.

BZ, 08.11.2019

Consiglieri provinciali
Hanspeter Staffler
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

COMUNICATO STAMPA.

È un progetto che portiamo avanti da alcuni anni. L’ammissione al Partito Verde Europeo (EGP) non è un gioco da ragazzi, ma una faccenda molto seria. Soprattutto per un piccolo partito regionale come il nostro dei Verdi Grüne Vërc. Solo in pochi paesi è stato ammesso più di un partito all’interno dell’EGP: per ora solo Inghilterra/Scozia, Catalogna/Spagna e il Belgio – da domenica anche l’Italia.
Tutto è iniziato nel 2014, quando i Verdi altoatesini lasciarono la “Federazione dei Verdi”, perché l’anno precedente non avevano voluto presentarsi in Alto Adige per le elezioni parlamentari con il partito di sinistra “Rivoluzione Civile”.
Questa scelta per noi sarebbe stata impossibile da spiegare. La trasformazione a partito regionale autonomo fu poi una naturale conseguenza.
In questi anni l’autonomia dei Verdi altoatesini ha portato con sé sicuramente delle conseguenze positive, ma anche alcuni aspetti negativi. Oltre al peso economico dell’autogestione ci è venuta soprattutto a mancare l’appartenenza a qualcosa di più grande. Abbiamo cercato così di riequilibrare questa mancanza attivando e curando la rete con i Verdi austriaci e con i Verdi tedeschi. Grazie a questo lavoro costante sono nati contatti importanti con Tirolo, Baviera, Baden-Württemberg, Hessen, Mecklenburg-Vorpommern, ecc.
Poi arrivò l’idea di Anna Hupel e Valentino Liberto dei Giovani Verdi, che proposero di diventare parte dei Verdi Europei. Una proposta audace che entusiasmò gli allora co-portavoce Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor. Ci mettemmo così al lavoro e presentammo la richiesta di ammissione. Ma mica bastava, capimmo ben presto che questo era solo un primo indispensabile passo per ottenere la prima “Fact Finding Mission” avvenuta nel 2016. Il vertice dell’EGP (entrambi i co-portavoce, Reinhard Bütikofer e Monica Frassoni, la segretaria generale Mar García e diversi membri del direttivo) venne in Alto Adige per verificare se i Verdi Sudtirolesi fossero un partito serio e meritevole di essere accolto. Non parlarono solo con le persone attive all’interno dei Verdi, non si limitarono solo a visitare la nostra sede, ma fecero dei lunghi colloqui anche con persone esterne al partito, per farsi un’idea la più completa possibile. La missione si svolse in modo molto positivo e sei mesi dopo, grazie a un convegno sul turismo organizzato in collaborazione con l’EGP, potemmo constatare direttamente la dimensione e la forza internazionale dei Verdi Europei: delegati da tutta Europa vennero a Merano per discutere di Overtourism.
A dicembre 2017 superammo quindi il primo ostacolo: l’ammissione ufficiale come “candidate member”, avvenuta a Karlstad in Svezia. L’ammissione fu votata dal congresso all’unanimità. Prima però abbiamo dovuto bussare a molte porte, abbiamo contattato delegati da tutti i paesi europei per chiedere il sostegno alla nostra candidatura. E così alla fine abbiamo ottenuto un voto unanime per il primo passaggio alla nostra ammissione.
Due anni dopo, il 10 novembre, è arrivato il momento per l’ammissione definitiva dei Verdi Grüne Vërc nella grande famiglia dei Verdi Europei. Da poco è stata effettuata una seconda Fact Finding Mission, a cui ha partecipato anche il futuro co-portavoce dell’EGP Thomas Vaitz. E di nuovo il verdetto sui Verdi sudtirolesi è stato convintamente positivo.
Contemporaneamente, anche la Federazione dei Verdi italiani ha dato parere positivo al nostro ingresso nel partito verde europeo.
Così le delegate e i delegati Brigitte Foppa, Verena Frei, Riccardo Dello Sbarba, Tobias Planer, Anna Hupel e Rogerio Portanova questo fine settimana saranno a Tampere (Finlandia) – fiduciosi di tornare domenica come membri effettivi del Partito Verde Europeo.

Bolzano, 08/11/2019

Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba
Tobias Planer
Verena Frei
Anna Hupel