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Thomas-WidmannThomas Widmann alla presidenza del Consiglio Provinciale sarebbe una scelta disastrosa.

Si intensificano i sospetti che l’assessore Widmann verrà escluso dalla Giunta Provinciale e che, per indorare la pillola, gli verrà offerto il posto di Presidente del Consiglio Provinciale.

Per il Consiglio questo sarebbe un disastro, visto che nessun assessore nelle scorse legislature ha brillato per assenza quanto proprio Thomas Widmann. Lo stesso Widmann più di una volta ha manifestato il suo disprezzo per le regole e le procedure parlamentari. Widmann avrà molte competenze – tra queste però non si annoverano certo la gestione delicata di un’istituzione parlamentare e il rispetto per le procedure democratiche.

Non solo i partiti presenti in Consiglio, ma anche i cittadini e le cittadine dovranno sentirsi presi in giro, se un noto spregiatore del Consiglio sarà posto alla sua presidenza.

Sarebbe un duro colpo nei confronti degli sforzi per rivalutare e rafforzare il lavoro del parlamento provinciale. I partiti di maggioranza faranno quindi bene a non prendere seriamente in considerazione questa opzione.

Il fatto che la presidenza del Consiglio Provinciale degeneri a materia di trattativa negli equilibri interni alla Volkspartei ci indigna profondamente.

Hans Heiss
Riccardo dello Sbarba
Brigitte Foppa

Bolzano/Bozen, 19.12.2013

 

Inceneritore Bolzano

È noto che l’inceneritore di Bolzano è stato progettato e costruito con una dimensione eccessiva – contro ogni previsione e contro i ripetuti avvertimenti degli ambientalisti e degli stessi Verdi.

Negli ultimi mesi, e soprattutto dopo che la città di Bolzano ha adottato il nuovo sistema di raccolta, la quantità di rifiuti residui è calata drasticamente, qualcuno ripete che l’inceneritore ha necessità di una “quantità adeguata” rifiuti, anche a costo di importarne da fuori.

La prova che questo rischio è reale l’ha data il nuovo assessore trentino all’ambiente Mauro Gilmozzi . Sul quotidiano ” L’Adige ” del 18 Dicembre 2013 l’assessore ha scritto in un suo editoriale che, nel senso di ” una migliore cooperazione e rafforzamento dell’Euregio ( ! )” sono già stati presi contatti con la Giunta provinciale di Bolzano per trovare soluzioni che consentano di bruciare i rifiuti del Trentino, almeno parzialmente, in Alto Adige. Gilmozzi sottolinea che la proposta è finalizzata a creare sinergie tra Trentino ed Alto Adige nel campo dell’ambiente.

Questo potrebbe “aiutare” la Provincia Autonoma di Bolzano ad affrontare il dilemma di un forno che “ha fame” e che non sappiamo più come nutrire .

L’inceneritore è progettato per 135.000 tonnellate, ma attualmente il territorio “produce” molti meno rifiuti. Le 66.000 tonnellate di Trentino potrebbero compensare questa “lacuna”.

Il fatto che ciò comporterebbe un volume di traffico molto superiore all’attuale, o che crescerebbe di molto l’impatto ambientale totale dell’inceneritore e che esso peserebbe sulla conca di Bolzano non trova posto nelle “preoccupate riflessioni” dell’assessore trentino.

Chiediamo alla futura Giunta provinciale altoatesina di non considerare assolutamente l’ipotesi di importare dei rifiuti dalle province limitrofe. La norma della legge provinciale che vieta tale importazione va mantenuta e rafforzata e va chiaramente ribadita nel nuovo piano di gestione dei rifiuti che avrebbe dovuto redatto in conformità coi requisiti dell’Unione Europea entro fine 2013.

Sul tema abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio provinciale.

Cons. provinciali

Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss

 

Riccardo Dello SbarbaIl Governo nomina i membri della Commissione dei 6 e dei 12: “proroghe” abusive ed espropriazione delle competenze del Consiglio provinciale

Egregia Presiedente del Consiglio provinciale, cara Martha,

per lunedì 23 ci hai convocato come Collegio dei Capigruppo del Consiglio provinciale e tra i punti all’ordine del giorno c’è anche: “Proposte per la valorizzazione del Consiglio provinciale”.

La mia prima proposta è questa: “IMPEDIRE L’ESPROPRIO DI COMPETENZE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE!”.  A questo fine Ti chiedo un intervento immediato presso il Presidente della Giunta provinciale e il Governo di Roma, in particolare Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio.

Il tema è quello della nomina comunicata oggi dallo stesso Ministero dei componenti delle commissioni dei Sei e dei Dodici, cioè gli organi fondamentali per la preparazione e l’approvazione delle Norme di attuazione dello Statuto di autonomia.

Organi più importanti non potrebbero esserci. E dunque non potrebbe esserci competenza più importante per i Consigli provinciali e regionale della nomina, che loro spetta, di una parte dei membri di tali Commissioni.

La nomina è regolata dall’articolo 107 dello Statuto che così recita:

107. Con decreti legislativi saranno emanate le norme di attuazione del presente Statuto, sentita una commissione paritetica composta di dodici membri di cui sei in rappresentanza dello Stato, due del Consiglio regionale, due del Consiglio provinciale di Trento e due di quello di Bolzano. Tre componenti devono appartenere al gruppo linguistico tedesco.In seno alla commissione di cui al precedente comma è istituita una speciale commissione per le norme di attuazione relative alle materie attribuite alla competenza della Provincia di Bolzano, composta di sei membri di cui tre in rappresentanza dello Stato e tre della Provincia. Uno dei membri in rappresentanza dello Stato deve appartenere al gruppo linguistico tedesco; uno di quelli in rappresentanza della Provincia deve appartenere al gruppo linguistico italiano.

Dunque: tre membri della Commissione dei Sei per la Provincia di Bolzano devono essere eletti dal Consiglio provinciale, che così ha fatto all’inizio di ogni Legislatura.

Il comunicato del Ministro Delrio di oggi è in palese contrasto con tale norma. Lo riporto per chiarezza:

IL MINISTRO DELRIO NOMINA LE COMMISSIONI PARITETICHEDI FRIULI VENEZIA GIULIA E TRENTINO-ALTO ADIGEIl Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio ha provveduto alla nomina delle Commissioni paritetiche delle Regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Il Ministro ha nominato i componenti governativi e ratificato i componenti indicati dalle Autonomie, dando via libera alle Commissioni.La Commissione paritetica del Trentino-Alto Adige risulta composta da: on. Lorenzo Dellai, on. Gianclaudio Bressa, Brunhilde Platzer, on. Daniel Alfreider, Franca Penasa, on. Michele Nicoletti nominati dal Governo, Siegfried Brugger e Roberto Pinter nominati dal Consiglio regionale, on. Karl Zeller e Alberto Zocchi nominati dal Consiglio provinciale di Bolzano, Mario Magnani e Diego Pintarelli, nominati dal Consiglio provinciale di Trento.

Non si capisce che senso abbia la frase, che ho sottolineato, sulla “ratifica” dei componenti indicati dalle “Autonomie locali”. Non mi risulta che il Consiglio provinciale abbia rinnovato queste nomine, come è suo diritto e dovere a ogni inizio Legislatura, né che abbia “indicato” alcunché, né tantomeno che sia stato consultato in merito dal Governo. I Nomi indicati sono quelli dei componenti eletti nella scorsa Legislatura, precisamente nel lontano 3 febbraio del 2009 (Zocchi e Zeller).

Non vorrei che questa “indicazione” fosse venuta non dal Consiglio provinciale, che è l’unico organo che ha sovranità in materia, ma dal Presidente della Giunta provinciale. Sarebbe una gravissima espropriazione dei poteri dell’Organo Legislativo dell’Autonomia!

Purtroppo ho motivo di pensare che sia andata proprio così. Lo deduco da un comunicato stampa diffuso dall’Ufficio stampa della Giunta lo scorso 9 dicembre 2013, che riportava le seguenti affermazioni del Presidente Durnwalder:

DALLA GIUNTA: OK ALLA PROROGA DELLE COMMISSIONI PARITETICHE. Dalla Giunta provinciale è arrivata oggi (9 dicembre) l’intesa alla proroga nell’incarico per qualche mese degli attuali membri di nomina provinciale e regionale nelle Commissioni partetiche dei 6 e dei 12. Si potrà pertanto lavorare da subito alle nuove norme di attuazione sul finanziamento dell’autonomia. Le Commissioni dei 6 e dei 12 sono chiamate ad elaborare le norme di attuazione che aggiornano l’autonomia speciale e sono in attesa di rinomina in coincidenza della nuova legislatura. Considerato però che l’agenda politica di Governo e Province prevede un varo in tempi rapidi di alcune norme essenziali – tra cui quelle sul futuro finanziamento dell’autonomia e sul nuovo assetto del parco nazionale dello Stelvio – il Governo valuta l’opportunità di prorogare nella carica le attuali Commissioni, come prospettato nei giorni scorsi dal ministro alle Regioni Graziano Delrio al presidente Luis Durnwalder. La Giunta provinciale ha dato oggi il suo assenso: “Le commissioni paritetiche resteranno nell’attuale composizione presumibilmente per un paio di mesi, prima di essere nominate ex novo da Governo, Province e Regione, ma nel frattempo potranno garantire l’operatività per predisporre le nuove norme”, ha detto il presidente Durnwalder. Gli attuali rappresentanti locali nella Commissione dei 6 sono Alberto Zocchi e Karl Zeller (nominati dal Consiglio provinciale) nonché Siegfried Brugger (di nomina regionale).

Egregia Presidente, cara Martha,

credo tu comprenda quale “vulnus” è stato portato ai poteri del Consiglio se davvero risultasse che sulla testa di tutti e tutte noi Governo e Presidente della Provincia hanno concordato una proroga di fatto di nomine che spettano al Consiglio provinciale. E’ a questo organismo che il Governo semmai doveva rivolgersi per ogni decisione in merito ai nominati nelle Commissioni paritetiche.

Vorrei anche ricordare che nell’ultima riunione dei/delle Capigruppo tu stessa, Presidente, ci hai consegnato un “Elenco di punti istituzionali da trattare” subito dopo l’elezione della Giunta provinciale in cui, al punto nr. 3, è prevista la “Designazione di due persone in rappresentanza del Consiglio provinciale quali membri delle Commissioni paritetiche (Commissione dei Sei e dei Dodici)”.

La vicenda è troppo seria e va immediatamente chiarita.

Per questo ti chiedo con urgenza:

  1. Di metterti immediatamente in Contatto col Ministro Delrio per chiarire le prerogative del Consiglio provinciale in materia e avere informazioni certe su cosa sia successo. Al Ministro va chiesto se, e se sì perché, si sia rivolto al Presidente della Provincia e non al Consiglio provinciale (e a Te, Martha, come nostra Presidente). Va chiesto in quale forma egli si sia rivolto, e se esista un carteggio ufficiale tra Governo e Provincia di Bolzano in materia. Se esiste, va richiesta la consegna di questo carteggio al Consiglio provinciale, attraverso la Tua persona, in modo che Tu poi possa farne avere copia a ogni capogruppo.
  2. Di metterti immediatamente in contatto ciol Presidente della Provincia Durnwalder per fargli le stesse domande e acquisire ogni documentazione utile per chiarire che cosa sia successo. A Durnwalder va chiesto perché si sia appropriato di un potere che spettava al Consiglio, perché non ci abbia neppure consultato e in base a quale norma giuridica abbia agito. Gli va anche ricordato che i poteri devono rispettare le reciproche prerogative e che in una democrazia è gravissimo che l’esecutivo espropri il legislativo di una competenza fondamentale.
  3. Ti chiedo altresì di confermarci che la designazione dei rappresentanti del Consiglio provinciale nelle commissioni dei Sei e dei Dodici sarà fatta al più presto come terzo punto all’ordine del giorno dopo l’elezione della Giunta provinciale. Ti chiedo di informare di questo Ministro e Presidente della Giunta, nonché i vecchi membri – ormai scaduti – designati nel lontano marzo 2009, affinché possano valutare l’opportunità di decisioni prese in fretta e furia prima che il Consiglio abbia potuto procedere alle nomine.

La mia preoccupazione riguarda anche la legittimità di atti compiuti da Commissioni i cui membri siano stati in modo anomalo “indicati” da un potere diverso da quello.

Riccardo Dello Sbarba

Bolzano, 17.12.2013

 

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Prendiamo atto della decisione della Svp di formare per la XV Legislatura una Giunta provinciale col solo Pd e con una maggioranza risicata.

E’ una scelta in continuità col passato, segno soprattutto della debolezza e dei conflitti interni sia della Svp che del Pd. Il rinnovamento di cui tanto si è parlato in campagna elettorale è per adesso rinviato: per realizzarlo serve evidentemente molto più tempo e un lavoro di smantellamento del vecchio sistema, cui dovremo ancora dedicarci nei prossimi 5 anni.

A questo lavoro noi Verdi daremo un contributo con un’opposizione forte e propositiva, con la qualità che abbiamo dimostrato anche in passato di garantire.

Bolzano, 02.12.2013
Riccardo dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hans Heiss