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INTERROGAZIONE

Muell_artikelBoxSembra che il nuovo inceneritore di Bolzano riceva dal 30% al 40% di rifiuti in meno rispetto alla quantità ottimale per il suo funzionamento. Com’è noto il Trentino ha intanto rinunciato a costruire un suo inceneritore. Il nuovo assessore trentino Mauro Gilmozzi ha perciò auspicato “una maggiore integrazione tra Alto Adige e Trentino” per quanto riguarda la politica dei rifiuti. Altrimenti detto: il Trentino trasformerebbe il suo rifiuto secco in Css, cioè combustibile da rifiuto – Combustibile solido secondario (CSS) – , che potrebbe essere poi incenerito a Bolzano. Anche il governatore trentino Ugo Rossi ha dichiarato di aver inviato a Bolzano una simile proposta. Il progetto partirebbe a metà 2014, anche in considerazione dell’imminente esaurimento delle discariche disponibili in Trentino.

Va ricordato che la nostra legge provinciale vieta l’importazione di rifiuti da fuori provincia.

Considerato tutto ciò,

Si chiede:

  • Gli amministratori Gilmozzi e/o Rossi hanno davvero avanzato alla Provincia proposte che prevedano l’incenerimento del loro rifiuto secco, come tale o in forma di Css, nell’inceneritore di Bolzano?
  • Se sì, qual’era esattamente la proposta e che cosa ha risposto la Provincia di Bolzano?
  • A quali normative generali è sottoposto il Css? Non è più considerato vero e proprio rifiuto? E che trattamento è consentito?
  • Il Css è compreso dalla norma di legge altoatesina che vieta l’importazione di rifiuti da fuori provincia, oppure tali materiali non rientrano nelle fattispecie pdella nostra legge, per cui non ne sarebbe vietata l’importazione?
  • Ritiene la provincia di Bolzano che, se perdurasse l’attuale penuria di “carburante” per l’inceneritore di Bolzano, l’utilizzo di Css o “combustibile da rifiuto” possa essere presa in considerazione per portare l’impianto al suo funzionamento ottimale? Se sì, con quali ragioni e in base a quali bilanci ambientali, energetici ed economici?

Cons. provinciali

Riccardo Dello Sbarba
Brigitte Foppa
Hans Heiss

Bolzano, 22.11.2013

DSC_0279Il coordinamento provinciale dei Verdi ha analizzato ieri il risultato delle elezioni e dato precise indicazioni in vista dei futuri colloqui con gli altri partiti e con Arno Kompatscher, candidato presidente della Svp.

Di fronte alle diverse ipotesi comparse sui media, i Verdi ritengono importante precisare che finora non c´è stato alcun contatto con la Svp o altri partiti e attendiamo ancora l´invito al confronto piú volte annunciato da Arno Kompatscher. In tale confronto i Verdi parteciperanno sulla base dei seguenti punti:

1. Rinnovamento.
Il risultato elettorale ha mostrato che la popolazione altoatesina desidera un profondo rinnovamento. Noi siamo disposti a parteciparvi, essendo convinti che i Verdi sono essenzialmente i garanti di un autentico rinnovamento.

2. Contenuti.
Dunque per i Verdi è possibile una partecipazione alla futura Giunta provinciale. Per noi non contano tanto incarichi e “poltrone”, quanto piuttosto un chiaro orientamento sul programma e i contenuti. Noi vogliamo cambiare l´Alto Adige per garantire più giustizia, più democrazia, più ecologia, più convivenza. Questo è il mandato che ci hanno dato gli elettori e le elettrici e a questo ci sentiamo vincolati. Venerdì prossimo si terrá una riunione straordinaria del Coordinamento verde che dovrà fissare la piattaforma programmatica che porteremo negli eventuali colloqui di coalizione.

3. Metodo.
Noi apprezziamo la promessa di Arno Kompatscher di coinvolgere tutte le forze politiche e avviare uno stile partecipativo. L´indicazione di questo metodo processuale ci trova d´accordo. Per questo ci attendiamo un confronto sulla base della pari dignità. Noi siamo disponibili solo come partner a uno stesso tavolo. In nessun caso accetteremo di essere ridotti a “ruota di scorta” e messi di fronte a fatti compiuti o ad essere “aggiunti” alla fine di un processo svoltosi senza di noi.

4. O dentro, o fuori.
In base a quanto detto sopra, é chiaro che non siamo disponibili a sostenere una Giunta semplicemente „dall´esterno“. Noi vogliamo attuare le nostre idee per un Alto Adige migliore. Dunque abbiamo bisogno delle condizioni, politiche e di lavoro, per poterlo fare. Per noi le uniche opzioni possibili sono: o in Giunta o all´opposizione.

Con queste premesse siamo disposti/e a mettere a disposizione le nostre competenze per adempiere in condizioni del tutto nuove al mandato che ci è stato conferito dalle elettrici e dagli elettori.

Bolzano, 05.11.2013
Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa, Hans Heiss