HomeComunicati stampaBrandstätter e Hager mediatori in segreto?

Brandstätter e Hager mediatori in segreto?

Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba

Dallo scandalo SEL la Giunta non ha imparato niente.

La Giunta provinciale avrebbe incaricato in estate l’avvocato Gerhard Brandstätter e il commercialista Heinz Peter Hager di condurre in gran segreto una trattativa per uscire dallo scandalo SEL. Se ciò fosse vero, sarebbe uno scandalo nello scandalo e dimostrerebbe che la Giunta provinciale dalla catastrofe SEL non ha imparato nulla.

Si continuerebbe infatti con la pessima prassi che ha portato al disastro della politica energetica provinciale:

1) CONFLITTO DI INTERESSI – L’avvocato Brandstätter è il legale di fiducia della SEL e dello stesso ex assessore Laimer, condannato a 2 anni e otto mesi per truffa e turbativa d’asta nelle gare per le concessioni idroelettriche, a danno proprio delle società comunali e in particolare di AE. Non solo, Brandstätter è stato anche uno degli architetti dei contratti segreti che SEL ha firmato con ENEL, nei quali SEL – a gare ancora in corso – si impegnava a ottenere dalla Provincia tutte le concessioni idroelettriche pena il pagamento di gravosi conguagli.

2) MANCANZA ASSOLUTA DI TRASPARENZA. Mentre tutta la popolazione della nostra provincia seguiva attonita gli sviluppi sempre più gravi dello scandalo SEL, la Giunta incaricava segretamente due professionisti di condurre trattative altrettanto segrete, al di fuori di ogni mandato e ogni controllo pubblico. E’ la negazione delle promesse solenni di trasparenza fatte all’indomani dello scandalo come condizione indispensabile per una svolta democratica nel campo dell’energia. E’ la continuazione di una gestione privata e proprietaria del bene energia, classica dello stile Durnwalder e da cui non può uscire nulla di buono.

3) L’ILLEGALITA’ VIENE SANATA. Se il tentativo è quello di salvare per SEL il grosso delle concessioni ottenute con l’inganno, si tratterebbe della pratica cancellazione dello Stato di diritto in Alto Adige. Ribadiamo che la premessa di ogni accordo è invece quella di riportare legalità nel campo energetico: le concessioni ottenute con l’imbroglio vanno revocate e assegnate nuovamente ai progetti migliori, escludendo chi ha barato. Non si può legittimare l’illegalità premiando chi l’ha commessa. Ricordiamo quanto detto dal presidente di AE Sturaro: “Trattare su concessioni frutto di azioni illegali sarebbe un reato che si chiama ricettazione”.

4) LA POLITICA DEGLI ANNUNCI A SCOPO ELETTORALE. L’incarico segreto a Brandstätter e Hager è soprattutto un bluff politico: AE dice di non saperne nulla, i due professionisti affermano che è per ora un “nostro concetto”. Dunque: un nulla. Serve solo per passare le elezioni. Come è servito per prendere tempo il famoso incarico all’esperto Giuseppe Caia, pagato profumatamente dalla Giunta provinciale e il cui parere è evidentemente finito, come era prevedibile, nel cestino della carta straccia. Gettato via un consulente, ora ne vengono chiamati altri due con lo stesso scopo di gettare fumo negli occhi della popolazione alla vigilia delle elezioni.

Non è con queste diplomazie segrete, né con le stesse persone che hanno causato il disastro, che si risolve lo scandalo energia. Invitiamo l’uscente presidente Durnwalder, massimo responsabile politico dello scandalo SEL, a farsi da parte e a lasciare al prossimo nuovo Consiglio provinciale il compito di porre rimedio ai guai che il vecchio Presidente ha combinato.

 

Bolzano, 25 settembre 2013

 

Riccardo Dello Sbarba

Hans Heiss

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